Architettura
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"Quando le strutture prendono forma": mostra sull'arch. Angelo Mangiarotti per i 100 anni della Triennale

La mostra, realizzata con la partecipazione anche di Renzo Piano, dedicata all'architetto e urbanista italiano Mangiarotti, che nella sua carriera ha operato anche all'estero. La mostra è attiva fino al giorno 23 aprile 2023.

Angelo Mangiarotti, architetto delle infrastrutture e urbanista

Architetto, designer, scultore e accademico Angelo Mangiarotti è stato un importante protagonista dell'architettura e dell'urbanistica internazionale, uno dei maestri italiani che ha esportato all'estero la sua filosofia e la sua idea progettuale.

Oltre alla figura di designer, l'arch. Mangiarotti è famoso per aver realizzato infrastrutture e opere di urbanistica, nonché per interventi di ingegneria strutturale, per cui nel 1998 gli ha fatto guadagnare la laurea "Honoris Causa" in Ingegneria riconosciutagli dall'università di Monaco. Tra le sue opere più importanti, sei, di grande valore infrastrutturale e di architettura, le ha realizzate  a Milano.

Parliamo per lo più di stazioni del passante ferroviario e una delle opere, come la Stazione di Milano Repubblica sono realizzate in un'ottica di migliorare la vita dei passeggeri e dei fruitori di quegli spazi da lui creati, come gli ampi spazi di ritrovo e i punti di riferimento, o le soluzioni specifiche per attutire al meglio i rumori, ma anche particolari estetici appositamente studiati per la struttura.

La mostra dedicata all'architetto

La mostra è curata da Fulvio Irace con la partecipazione di Renzo Piano insieme alla collaborazione di Francesca Albani, Franz Graf (sezione architettura), Luca Pietro Nicoletti (sezione scultura) e Marco Sammicheli (sezione design) e con il supporto di Giulio Barazzetta.

Angelo Mangiarotti, Deposito industriale Splügen Bräu, Mestre (Venezia), 1962, foto Archivio Giulio
Angelo Mangiarotti, Deposito industriale Splügen Bräu, Mestre (Venezia), 1962, foto Archivio Giulio

Fulvio Irace, curatore della mostra dichiara-“l’esposizione in Triennale è la prima occasione di restituire alla figura del grande maestro quella complessità che è stata per lungo tempo rimossa dalla sua fama di costruttore attento al processo della cultura materiale e alle tecniche della prefabbricazione. Se è vero infatti che Mangiarotti abbia, per così dire, reinventato l’eterno archetipo della trave e del pilastro, declinandolo per tutta la vita in una strabiliante gamma di variazioni, è altrettanto indubbio – come appunto la mostra mette in luce – che nella sua opera sia contenuta una vena espressiva di grande potenza plastica e scultorea, che lo colloca nel dominio dell’arte oltre che dell’architettura e del design.”

L'allestimento della mostra

L’allestimento della mostra è strutturato per cercare di inquadrare il tema dello spazio, un punto nodale dell'architetto milanese.

Il progetto di allestimento sviluppato da Ottavio Di Blasi & Partners è composto da una serie di piattaforme che ospitano i temi principali della mostra:

  • il nodo e il giunto,
  • la scultura,
  • l’assemblaggio,
  • l’astrazione e la sensualità.

Sono presenti per ogni tavolo delle realizzazioni, prototipi, modelli per richiamare l'idea di laboratorio sperimentale e della capacità di spaziare in diversi campi di Mangiarotti.

Sperimentazione al di là della struttura

Caratteristiche importanti delle opere di Mangiarotti, che si traspirano dalla mostra sono l'attenzione per i materiali, la sperimentazione e le funzioni statiche delle soluzioni adottate che vanno al di là della sola struttura. C'è infatti sperimentazioni con marmo, vetro e cemento.

Il percorso espositivo parte dal corridoio d’ingresso, lungo la cui parete sinistra è collocata una timeline, ispirata alla caratteristica atmosfera dello studio dell’architetto: una lunga parete colorata piena di immagini e disegni dei suoi progetti principali e si dispongono ad illustrare il suo composito universo creativo.

Nella parete di fronte, si trova una quadreria con una serie di disegni di mano dell’architetto, a illustrare la sua grande capacità espressiva e il valore che dava al disegno per sviluppare la sua idea progettuale.

All'interno della sala, il fruitore troverà grandi stampe di fotografie fuori scala che riprendono vari dettagli, sia interni che esterni, dei suoi progetti, calandolo all’interno di un percorso che illustra i temi principali della sua incessante ricerca. Senza divisioni forzate tra confini disciplinari, si ha così la possibilità di percepire la continuità di alcuni temi formali che si allacciano e riprendono in tempi diversi e alle diverse scale, come suoni ricorrenti in un complesso testo musicale.

Sono presenti grandi tavoli dove ci sono materiali d'archivio, tra cui disegnidocumenti, immagini e maquettes e attorno si distende un paesaggio dove si trovano sculture a testimoniare la profonda vena artistica che caratterizza tutta la sua vita.

Periodo della mostra

La mostra si svolge dal 27 gennaio 2023 al 23 aprile 2023.

Dove si svolge

La mostra è installata presso la Triennale di Milano (Galleria A + mezza C).

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