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Quando la solitudine diventa pericolo: rischi e soluzioni per i lavoratori isolati

I lavoratori isolati, a causa della natura delle loro attività, si trovano ad affrontare sfide e pericoli unici nel loro ambiente quotidiano. Questo contesto di lavoro, privo del supporto immediato di colleghi o supervisori, rende la sicurezza dei lavoratori una preoccupazione di massima importanza. È cruciale, dunque, effettuare una valutazione accurata dei rischi, sia ambientali che psicosociali, che questi lavoratori possono incontrare mentre operano in solitudine.

Purtroppo, con l'aumento dei costi della manodopera, il fenomeno dei lavoratori solitari sta diventando sempre più comune e abbraccia un’ampia gamma di categorie professionali.

La valutazione dei rischi legati al lavoro in isolamento è un processo complesso che va oltre la semplice analisi dei pericoli immediati. È necessario prestare attenzione non solo alla salute e alla sicurezza, ma anche ad eventuali emergenze che possono insorgere.

Un aspetto particolarmente preoccupante è rappresentato dalla possibilità che un lavoratore si infortuni mentre è solo. In tali situazioni, l'assenza di collegamenti diretti con colleghi o supervisori può ostacolare gravemente il ricevimento di assistenza tempestiva. Quando si verifica un infortunio in isolamento, la capacità di contattare i soccorsi può risultare limitata o addirittura assente, aumentando così i rischi di conseguenze gravi.

Per affrontare efficacemente questi problemi, è fondamentale che la valutazione dei rischi preveda una mappatura dettagliata dei pericoli ambientali e operativi, accompagnata da strategie e strumenti per gestire le emergenze.

Questo implica l'implementazione di protocolli di comunicazione chiari, l'utilizzo di dispositivi di allerta e sistemi di monitoraggio, nonché la fornitura di formazione specifica su come comportarsi in caso di incidente.

A proposito di questo, nel 2015 l'Italia ha avviato importanti iniziative normative nel campo della salute e sicurezza sul lavoro, allineandosi a best practice internazionali simili a quelle di paesi come il Regno Unito, dove si stima che circa 8 milioni di lavoratori operino in solitaria.

Il Testo Unico sulla salute e sicurezza (D.Lgs. 81/2008) ha subito aggiornamenti significativi, introducendo misure specifiche per proteggere i lavoratori isolati, toccando alcuni aspetti chiave:

  • Valutazione dei Rischi: È stata enfatizzata la necessità di una valutazione approfondita dei rischi specifici per i lavoratori che operano in isolamento, che comprenda non solo i rischi fisici, ma anche quelli psicosociali. I datori di lavoro sono tenuti a identificare i fattori di rischio correlati all'isolamento e a sviluppare strategie per mitigarli.
  • Misure Preventive: Sono state introdotte disposizioni affinché le aziende attuino misure preventive rigorose, inclusa l’adozione di dispositivi di comunicazione e allerta, che consentano ai lavoratori solitari di segnalare tempestivamente situazioni di emergenza.
  • Formazione: È stata potenziata l'importanza della formazione per i lavoratori isolati, imponendo obblighi espliciti di fornire istruzioni dettagliate su come gestire situazioni a rischio e utilizzare correttamente i dispositivi di sicurezza.
  • Sistemi di Monitoraggio: Le nuove normative incoraggiano l’implementazione di sistemi di monitoraggio per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori durante le loro operazioni in isolamento.
  • Riferimenti Normativi: È stata riconosciuta una maggiore importanza delle linee guida fornite dalle istituzioni competenti, con raccomandazioni specifiche per la gestione del lavoro solitario che possono variare in base al settore di attività.

Perchè i lavoratori isolati sono più a rischio: un'analisi svelata

I lavoratori solitari, noti anche come “lavoratori isolati”, comprendono tutti coloro che svolgono il proprio lavoro in contesti in cui non possono essere visti o ascoltati da altri membri del personale.

Ma non fraintendiamoci: non è che abbiano maggiori probabilità di subire incidenti rispetto a chi lavora in gruppo. Tuttavia, la loro condizione di isolamento li espone a un rischio molto più elevato; un incidente che si verifica quando sono soli può rapidamente degenerare in una situazione decisamente più seria.

Ma che tipo di rischi affrontano realmente i lavoratori isolati?

Ecco alcuni dei più significativi:

  • 1. Lesioni e Infortuni Derivanti dal Lavoro Svolto
    Un’anomalia evidente per i lavoratori isolati è la possibilità di incorrere in lesioni e infortuni durante le attività quotidiane. La mancanza di colleghi o di supervisori nei paraggi aumenta drasticamente il rischio di incidenti, poiché non c'è nessuno pronto a intervenire tempestivamente in caso di necessità. È come trovarsi su un campo di battaglia invisibile: ogni mossa può comportare rischi inaspettati.
  • 2. Il Valore del Tempo in Situazioni di Emergenza
    In un’emergenza, il tempo è un fattore cruciale. Purtroppo, i lavoratori isolati corrono il rischio di affrontare lunghe attese nell’ottenere l'assistenza di pronto soccorso. Questa mancanza di accesso immediato può aggravare ulteriormente le conseguenze di un infortunio, portando talvolta a scenari tragici. È come se il ticchettio dell’orologio diventasse la tua più grande preoccupazione.
  • 3. Monitoraggio delle Condizioni di Lavoro e Salute
    La salute dei lavoratori isolati è spesso trascurata a causa dell’assenza di un supervisore. Non ricevere un adeguato monitoraggio può compromettere gravemente il benessere generale e l'igiene personale, lasciando i lavoratori vulnerabili e a rischio di problemi di salute a lungo termine. È fondamentale che ci sia un’adeguata supervisione per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare.
  • 4. Incidenti di Movimentazione Manuale
    Infine, non possiamo dimenticare gli incidenti legati alla movimentazione manuale. Senza un supporto adeguato, la manipolazione di carichi pesanti o l’esecuzione di compiti fisicamente impegnativi possono portare a infortuni gravi. Questo rischio aumenta esponenzialmente per chi lavora da solo, rendendo fondamentale l’adozione di misure di sicurezza appropriate.

  

Quali soluzioni? Misure di prevenzione e protezione

Tecnologie di sicurezza

Nel mondo moderno, l’innovazione tecnologica ha reso possibile migliorare significativamente la sicurezza dei lavoratori isolati, in particolare nei cantieri. Ecco alcune soluzioni pratiche:

  • Applicazioni di Sicurezza Personale: Ci sono molte applicazioni per smartphone progettate per garantire la sicurezza dei lavoratori. Queste applicazioni includono funzionalità come pulsanti di allerta che inviano un messaggio di emergenza ai contatti designati, tracciamento della posizione in tempo reale e cronologia delle posizioni. Esempi di tali applicazioni possono essere “Life360” o “SafeTrek”. Nel contesto di un cantiere, un lavoratore può utilizzare un'app del genere per attivare un’allerta immediata in caso di un infortunio o di un incidente, inviando anche la propria posizione esatta ai soccorsi.
  • Dispositivi di Localizzazione GPS: I dispositivi GPS portatili permettono ai datori di lavoro di monitorare la posizione dei lavoratori isolati e garantirne la sicurezza. Questi dispositivi possono inviare avvisi automatici in caso di movimenti sospetti o se il lavoratore non si muove per un certo periodo di tempo. Ad esempio, in un cantiere edile, un operaio che lavora in un'area remota può indossare un dispositivo GPS. Se l'operaio non si muove per un periodo predefinito, il sistema inviato un alert ai supervisori per attivare una verifica della situazione.
  • Sistemi di Comunicazione: Le tecnologie di comunicazione, come i radio, i telefoni satellitari o i sistemi di messaggistica istantanea progettati per ambienti di lavoro remoti, sono cruciali. Permettono ai lavoratori di restare in contatto anche in assenza di rete cellulare. Ad esempio, in un cantiere di costruzione situato in una zona rurale, i lavoratori possono utilizzare radio bidirezionali per comunicare rapidamente tra loro e con i supervisori, facilitando l'intervento immediato in caso di emergenze.
  • Tecnologie di Monitoraggio della Salute: Dispositivi indossabili che monitorano i parametri vitali, come il battito cardiaco e il livello di ossigeno, possono fornire un ulteriore livello di sicurezza, allertando i lavoratori e i supervisori in caso di anomalie. In un cantiere, ad esempio, un lavoratore che utilizza un monitoraggio della salute indossabile può ricevere un avviso se la frequenza cardiaca raggiunge livelli pericolosi, consentendo un intervento tempestivo prima che si verifichi una crisi.

Queste tecnologie non solo aumentano la sicurezza, ma possono anche dare ai lavoratori una maggiore tranquillità, sapendo di avere il supporto a portata di mano. Integrare queste soluzioni nei protocolli di sicurezza dei cantieri è un passo fondamentale verso la creazione di un ambiente di lavoro più sicuro.

  

Formazione e Risorse

La formazione è fondamentale per garantire che i lavoratori isolati siano preparati ad affrontare situazioni di rischio. Ecco alcune iniziative e pratiche che le aziende possono adottare:

  • Corsi di Sicurezza Iniziali e Ricorrenti: È essenziale che i lavoratori isolati ricevano una formazione adeguata prima di iniziare le loro attività. Ciò dovrebbe includere l’uso dei dispositivi di sicurezza e la gestione delle emergenze. Inoltre, corsi di aggiornamento regolari aiutano a mantenere viva la consapevolezza e le competenze. Ad esempio, in un cantiere edile, i lavoratori possono partecipare a corsi specifici che coprono l'uso corretto di attrezzature come gru e escavatori, oltre a insegnare le procedure da seguire in caso di infortunio o incidente.
  • Simulazioni di Emergenza: In ogni contesto lavorativo e in particolare nei cantieri si dovrebbero organizzare esercitazioni pratiche in cui i lavoratori isolati possono esercitarsi nella gestione di situazioni di emergenza. Questi scenari possono aiutare a rafforzare la fiducia e a migliorare la reattività in caso reale. Per esempio, un cantiere potrebbe organizzare una simulazione di evacuazione in caso di incendio o inondazione, dove i lavoratori devono seguire procedure specifiche per garantire la loro sicurezza e quella degli altri.
  • Materiale Informativo: Fornire risorse scritte o digitali che descrivano procedure di emergenza, contatti e utilizzo di strumenti di sicurezza è cruciale. Può essere utile anche avere poster visivi nelle aree di lavoro che mostrano i passaggi da seguire in caso di emergenza. In un cantiere si potrebbero affiggere manifesti che indicano i numeri da contattare in caso di emergenza e illustrazioni chiare delle uscite di sicurezza.
  • Supporto Psicologico: Offrire accesso a risorse per il benessere mentale e il supporto psicologico, come counseling o gruppi di supporto, è fondamentale. La formazione non dovrebbe solo concentrarsi sulla sicurezza fisica, ma anche sul benessere generale dei lavoratori. In un cantiere, ad esempio, potrebbe essere implementato un programma di “buddy” in cui i lavoratori possono supportarsi a vicenda e accedere a sessioni di counseling disponibili per affrontare lo stress legato al lavoro e l'isolamento.

Incorporare questi elementi di formazione non solo garantisce la sicurezza dei lavoratori isolati, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più coeso e supportivo, dove la salute mentale e fisica viene valorizzata.

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La "Sicurezza sul Lavoro" comprende tutte le misure, le procedure e le normative destinate a proteggere la salute e l'integrità fisica e psicologica dei lavoratori durante l'esercizio delle loro attività professionali. La sicurezza sul lavoro è regolamentata dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 noto anche come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (TUSL).

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