Quando è iniziato l’Antropocene

Qual’è il cambiamento reale che abbiamo impresso sull’ambiente? si tratta di una domanda che sempre più spesso ci poniamo e grazie alla numerose ricerche fatte in ogni parte del mondo è oggi possibile rispondere in diversi modi.

E se fosse possibile collegare le risposte come un diagramma a puntini, uno di quelli che troviamo sulla settimana enigmistica, allora forse potremmo dare una risposta alla madre di tutte le domande in termini di sostenibilità: quando è iniziato l’antropocene, quando abbiamo davvero superato il limite ed è iniziata l’era in cui l’uomo sta sensibilmente modificando l’ambiente.

Sul “Washington Post” un articolo dal titolo “Hidden beneath the surface” affronta la questione attraverso i risultati di una ricerca fatta sul lago Crawford.

I ricercatori stanno infatti esaminando attentamente il Lago Crawford come possibile candidato per la designazione della "spina dorsale dorata", un punto di riferimento nel registro geologico che segna l'inizio dell'Antropocene, un'epoca in cui l'impatto dell'umanità sui sistemi terrestri è stato profondo.

I sedimenti contaminati da inquinanti degli anni '50 presenti nel Lago Crawford rappresentano un segno tangibile della transizione dall'ambiente stabile del passato alla realtà incerta e in rapido cambiamento che l'umanità ha creato.

Questo articolo esplora l'importanza del Lago Crawford nel comprendere le profonde trasformazioni causate dall'attività umana e sottolinea l'urgente necessità di adottare misure proattive per prevenire ulteriori danni.

L'influenza umana, senza precedenti

Gli scienziati affermano che negli ultimi sette decenni l'umanità ha causato di portata e velocità superiori a quelli verificatisi nei precedenti settemila anni.

Mai nella storia del nostro pianeta una singola specie ha avuto la capacità di provocare danni così estesi, né la possibilità di evitare tali danni. Questa presa di coscienza segna un punto di svolta fondamentale, spingendo i ricercatori a ridefinire le regole che regolano la traiettoria della Terra.

Francine McCarthy, docente di scienze della Terra presso l'Università di Brock, sostiene che le azioni dell'umanità abbiano stabilito un nuovo punto di riferimento per il futuro del pianeta.

La ricerca della Golden Spike

Ogni epoca della storia terrestre inizia con una "spina dorsale dorata", un punto nel registro geologico in cui sono conservate prove incontrovertibili di una trasformazione globale.

Nel 2009, la Commissione Internazionale di Stratigrafia ha istituito un gruppo di lavoro per investigare le prove dell'Antropocene e individuare un possibile sito per la spina dorsale dorata. La ricerca di questa testimonianza elusiva ha portato i ricercatori in diverse località, dalle vette montuose alle profondità degli oceani, dal ghiaccio antartico ai reef corallini tropicali.

Nel 2018, la loro ricerca ha condotto McCarthy e il suo team al Lago Crawford in Ontario.

Il potere delle golden spike

Le golden spike dorate costituiscono punti di discontinuità nella storia della Terra, sottolineando le trasformazioni avvenute attraverso continenti in movimento, l'evoluzione delle specie e le fluttuazioni di carbonio e temperatura.

Questi segni delimitano epoche distinte nel tempo geologico e aiutano gli scienziati a comprendere le forze che hanno modellato i climi del passato.

Attraverso la comprensione dei cambiamenti climatici passati, i ricercatori acquisiscono preziose informazioni sulle possibili conseguenze del riscaldamento globale attuale.

Il lavoro di McCarthy, incentrato sulla ricerca dei sedimenti lacustri come indicatore dei cambiamenti climatici passati, ha assunto una nuova importanza grazie alla scoperta del Lago Crawford come indicatore unico dei cambiamenti globali.

L'importanza del Lago Crawford

Il Lago Crawford, un tempo un modesto lago situato in un parco nei sobborghi di Toronto, ha attirato l'attenzione degli scienziati per le sue caratteristiche eccezionali.

Il collega di McCarthy, Martin Head, geologo presso l'Università di Brock, ha riconosciuto la straordinaria composizione chimica del lago, non riscontrabile altrove.

Il Lago Crawford rappresenta un'anomalia notevole, perfettamente adatto a svolgere il ruolo di indicatore dei cambiamenti globali.

Il suo registro sedimentario contiene informazioni preziose sulle passate destabilizzazioni ecologiche causate da drastici cambiamenti di temperatura, che hanno portato all'estinzione di specie.

Lezioni del passato, azioni per il futuro

Le approfondite ricerche di McCarthy sulle precedenti rivoluzioni planetarie sottolineano le possibili conseguenze dell'inazione di fronte al cambiamento climatico attuale.

Le prove storiche ricavate dai sedimenti lacustri, che abbracciano milioni di anni, illustrano vividamente come le fluttuazioni di temperatura possano destabilizzare gli ecosistemi e portare all'estinzione delle specie.

Per evitare la ripetizione di questa pericolosa storia, sono necessarie azioni urgenti e coraggiose.

L'identificazione del Lago Crawford come possibile Golden Spike rappresenta un campanello d'allarme che ci ricorda che è giunto il momento di adottare misure decisive per mitigare e adattarsi al cambiamento climatico.

Conclusioni

I sedimenti contaminati del Lago Crawford risalenti agli anni '50 potrebbero contenere la chiave per designare ufficialmente il lago come punto di inizio dell'epoca Antropocene, un momento cruciale nella storia della Terra in cui l'impatto dell'umanità ha raggiunto proporzioni senza precedenti.

Riconoscere le profonde trasformazioni causate dall'attività umana è fondamentale per comprendere e affrontare le sfide che ci troviamo di fronte nel confronto con il cambiamento climatico.

Le lezioni apprese dal passato, come rivelato dalle Golden Spike come il Lago Crawford, devono guidarci verso un futuro sostenibile e resiliente.

L'opportunità di prevenire ulteriori danni è nelle nostre mani e l'urgenza di agire non può essere sottovalutata.