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QUALITA': L’Italia vota contro la futura ISO 9001

by: UNI

I lavori di revisione della norma più diffusa ed utilizzata al mondo - la ISO 9001 sui requisiti dei sistemi di gestione per la qualità - sono entrati nel vivo con la bozza ISO/CD 9001 rilasciata dal comitato tecnico internazionale ISO "Quality management and quality assurance - Quality systems", in particolare grazie all'attività del gruppo di lavoro "Revision of ISO 9001".

La bozza prefigura sostanziali modifiche rispetto alla norma attualmente in vigore, in linea con un approccio che vuole una revisione significativa del testo di norma, imposto dai cambiamenti che hanno caratterizzato il sistema socioeconomico mondiale durante l’ultimo decennio, e che lo caratterizzeranno prevedibilmente in futuro. L'obiettivo generale è di consentire alle organizzazioni, ai loro clienti e a tutte le parti interessate, di trarre un più concreto e durevole vantaggio dai sistemi di gestione per la qualità.

La bozza sinora elaborata mostra tuttavia numerosi punti critici che hanno portato la Commissione tecnica UNI "Gestione per la qualità e metodi statistici" a esprimere un voto negativo (analogamente ad altri 10 Paesi, tra i quali Germania, Giappone e Stati Uniti) e a proporre degli interventi migliorativi che potranno essere oggetto di discussione alla prossima riunione del comitato tecnico ISO che si terrà in Portogallo nella prima settimana di novembre.
“Il parere negativo dell'Italia è supportato da più di 80 commenti tecnici, tra generali e di dettaglio” – spiega Mauro Rivara, componente della Commissione UNI "Gestione per la qualità e metodi statistici" e Delegato italiano all’ISO TC 176 – “E’ fondamentale evidenziare ora eventuali imperfezioni del Committee Draft, perché quando il documento sarà giunto alla fase di ISO/DIS potrebbe essere oggettivamente più complesso intervenire, col rischio di perdere concrete opportunità di miglioramento.”

Pur apprezzando gli sforzi sinora compiuti, la posizione italiana esprime dunque la necessità di effettuare alcune modifiche al testo.
“La norma sta andando nella direzione giusta”, prosegue Rivara. “Si stanno ottenendo gli obiettivi principali, tra cui avere una norma più applicabile, più semplice anche per le piccole imprese. Tuttavia è strategico che le nostre perplessità siano espresse in questa fase. L’ISO/CD 9001 introduce tre nuovi requisiti riguardanti: il contesto dell’organizzazione, le parti interessate, il rischio. Il parere negativo dell’Italia è dettato anche dal fatto che questi tre nuovi requisiti non sembrano sufficientemente correlati allo scopo della norma, che è rimasto invariato: conformità del prodotto e soddisfazione del cliente.”

Uno degli aspetti innovativi è dunque l’attenzione che la nuova ISO 9001 intende riservare al contesto in cui l’organizzazione opera e alle sue altre parti interessate, oltre ai clienti: un aspetto significativo che la Commissione UNI chiede sia espresso con maggiore incisività e chiarezza, evidenziando come la soddisfazione delle esigenze ed aspettative delle parti interessate (inclusi la collettività e le persone che lavorano nell’organizzazione stessa) possa portare a più alti livelli di “customer satisfaction”, costituendo il nuovo fattore di competizione, dal momento che già ora per molte organizzazioni le aspettative dei clienti per un prodotto “eticamente responsabile” rappresenta un elemento molto critico. Un’attenzione etica che si estende anche ai processi realizzativi, alle politiche e alle strategie dell’organizzazione e dei suoi partners.

Il concetto di “rischio” è l’altro elemento sul quale l’Italia ha chiesto un approfondimento. La bozza di nuova ISO 9001 include infatti anche aspetti di “risk management”. Tuttavia l’Italia ritiene necessario, al fine di evitare ambiguità, avvicinare la definizione di “rischio” utilizzato nel testo con il concetto già consolidato in altre norme e documenti tecnici ISO, in particolare con quello più completo definito per esempio nella norma ISO 31000 e nella Guida 73 (“Risk management - Vocabulary”).
“Non chiarire lascerebbe eccessivo spazio all’interpretazione ”, commenta Rivara. “Bisogna invece dare maggiore concretezza e aumentare la coerenza interna al sistema normativo.”

Per accrescere il valore della nuova ISO 9001 come efficace strumento di gestione che possa concretamente aiutare le organizzazioni a migliorare la propria competitività e la capacità di soddisfare il cliente, il testo del Committe Draft dovrebbe inoltre evidenziare con maggiore forza alcune relazioni giudicate di particolare rilevanza, come per esempio la politica per la qualità e gli indirizzi strategici, l’analisi dei dati e il livello di maturità dell’organizzazione, gli obiettivi per la qualità e il “Return on Quality Investment” e, infine, i piani di miglioramento e le necessità di innovazione. Anche in questo caso le relazioni risultano ancora non sufficientemente chiarite.

Un ulteriore punto critico riguarda i riferimenti al coinvolgimento e alla competenza delle persone: questi risultano ancora deboli e frammentari. Considerata l’importanza delle persone nelle organizzazioni, nonché il loro ruolo centrale nell’efficacia di un sistema di gestione per la qualità, l’ISO/CD 9001 dovrebbe sviluppare specifici requisiti che riguardino il loro coinvolgimento, motivazione e competenza nell’applicare il sistema, anche in coerenza con la nuova ISO 10018:2012 “People involvement and competence”.
“Si tratta di un altro significativo elemento di critica: il testo dell’ISO/CD 9001 non fornisce la sufficiente sottolineatura dell'importanza della motivazione delle persone, elemento invece fondamentale per il successo di un’organizzazione. Evidenziare questo aspetto significa dare un contributo sostanziale all'efficacia del sistema di gestione.”

Anche dal punto di vista del collegamento con le altre norme della famiglia ISO 9000, la bozza di futura norma presenta alcuni aspetti che necessitano un approfondimento. In primo luogo è la coerenza interna tra la ISO 9001 e la ISO 9004 a non essere messa in sufficiente evidenza, specie là dove si parla di “gestione responsabile della qualità”, che la prima considera di fatto dal punto di vista del cliente mentre la seconda dal punto di vista delle altre parti interessate per il successo durevole dell’organizzazione: una relazione che va debitamente espressa e rafforzata.
In secondo luogo andrebbe maggiormente evidenziato anche il collegamento con la ISO 9000 - anch’essa attualmente in fase di bozza in revisione – in quanto ciò che essa esprime come fondamenti del sistema di gestione per la qualità, la futura ISO 9001 li traduce in forma di requisiti.

L’Italia si è ritagliata un ruolo autorevole nel campo dei sistemi di gestione per la qualità, anche in virtù del numero elevato delle certificazioni di conformità alla ISO 9001 rilasciate nel nostro Paese (siamo al secondo posto nel mondo, preceduti solo dalla Cina). Un dato che si spiega con il nostro particolare tessuto imprenditoriale, composto per lo più da micro, piccole e medie imprese.
“E’ vero” – conferma Rivara – “Il numero delle certificazioni ISO 9001 in Italia è notevole, come notevole è il numero delle nostre imprese. Il fatto sul quale riflettere è che la diffusione della certificazione di sistema potrebbe essere molto più elevata e la domanda da porsi è: perché molte imprese non adottano ancora un Sistema di Gestione per la Qualità? Che cosa le trattiene? Attualmente uno degli aspetti ‘demotivanti’ è che la norma ISO 9001 in vigore ha ancora un approccio percepito come più formale che sostanziale, nonostante già dal 2000 ci sia stata una certa semplificazione proprio sotto l’aspetto ‘documentale’. L’ulteriore passo è che sia l’organizzazione stessa a scegliere cosa documentare ed il livello relativo più appropriato, in funzione del suo contesto, dei suoi prodotti e dei suoi obbiettivi, oltre quanto prescritto per la dimostrazione di conformità.”

Importante è infatti spostare l’attenzione sull'efficacia pratica del sistema di gestione e su come liberare le risorse da dedicarci.
“La nuova edizione della ISO 9001 sarà un passo in avanti in questa direzione, a vantaggio dei clienti, di altre parti interessate e dell’organizzazione stessa, anche attraverso una più forte correlazione con i fondamenti della qualità espressi nella ISO 9000 e il successo di lunga durata dell’Organizzazione a cui mira la ISO 9004”, conclude Rivara.

Secondo il calendario dei lavori, l’ISO/DIS 9001 dovrebbe vedere la luce entro il mese di febbraio 2014. La pubblicazione finale della nuova ISO 9001 dovrebbe avvenire entro la fine del 2015.