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Quadro nazionale delle certificazioni: il parere del CNI sulle competenze professionali degli ingegneri junior

Il Consiglio Nazionale sostiene che il sistema delle competenze professionali dell'Ingegnere, incluso l'Ingegnere iunior, non è stato alterato dalle normative sovranazionali introdotte, basando questa conclusione sull'analisi della disciplina e sul fatto che il Quadro Nazionale delle Qualifiche mira a comparare i titoli di studio senza modificare il quadro esistente delle competenze professionali.

La richiesta di parere sulle competenze professionali dell'Ingegnere iunior, giunta al Consiglio Nazionale, solleva interrogativi cruciali in merito all'adeguatezza delle normative vigenti. Il contesto è delineato dalla domanda di un professionista con oltre 10 anni di esperienza nella progettazione di impianti elettrici, il quale, pur possedendo una laurea triennale in ingegneria elettrica industriale, si trova in una posizione delicata quando deve firmare progetti.

Il Quadro Normativo

Il Consiglio Nazionale sottolinea innanzitutto che la competenza di fornire interpretazioni ufficiali delle norme professionali spetta al Ministero della Giustizia e al Ministero dell'Università, in base al DPR 5/06/2001 n.328. Il Consiglio esprime un parere non vincolante, suggerendo che l'Ordine richiedente informi i propri iscritti sulla corretta denominazione professionale: "Ingegnere" per la sezione A e "Ingegnere iunior" per la sezione B.
Il Consiglio Nazionale evidenzia che la questione richiede un approfondimento dei rapporti tra ordinamento nazionale, ordinamento europeo, fonti del diritto e normativa professionale. Al momento, non vi sono pronunciamenti ufficiali sul caso specifico. Tuttavia, il Consiglio fornisce spunti di riflessione senza analizzare dettagliatamente tutte le implicazioni della questione.

A parere del Consiglio Nazionale, in base ai dati ed agli elementi a disposizione – la conclusione dell’indagine operata spinge nella direzione per cui il sistema delle competenze professionali dell’Ingegnere in generale, e dell’Ingegnere iunior in particolare, non è stato modificato per effetto della introduzione nell’ordinamento di tali normative, di derivazione sovranazionale.

Questo perché l’analisi della concreta disciplina mostra come il Quadro nazionale delle qualificazioni-QNQ e il successivo DM 8 gennaio 2018 mirano a comparare e raffrontare i titoli di studio e di formazione professionale italiani al quadro europeo, per favorirne la spendibilità delle diverse qualificazioni in ambito nazionale ed europeo, anche in funzione della mobilità CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI Protocollo U-rsp/12981/2023 del 07/11/2023 geografica e professionale, oltre che a promuovere la valorizzazione personale e delle esperienze individuali, ma non ad alterare il quadro vigente in materia di competenze professionali, definito dalle legge professionale.

Sul piano giuridico-formale, inoltre, ragioni di ordine sistematico e di rispetto della gerarchia delle fonti del diritto ostano a stabilire che attraverso un semplice decreto ministeriale (quale, appunto, il Decreto Ministero del Lavoro datato 8 gennaio 2018) si possa pensare di cambiare l’assetto ordinamentale di una Professione.

Il parere dell'ANAC supporta la posizione del Consiglio Nazionale, affermando che il decreto ministeriale del 2018 non ha modificato la distinzione di competenze tra laureati triennali e specialistici. L'ANAC sottolinea che il Quadro Nazionale delle Qualifiche serve come sistema di riferimento senza influenzare i requisiti per l'iscrizione alle diverse sezioni degli albi professionali.

IN ALLEGATO LA NOTA INTEGRALE DEL CNI.

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