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Protezione e impermeabilizzazione degli ambienti interrati: esempio di intervento con tecnologia Volteco

In questo articolo i dettagli dell'intervento di riqualificazione degli interrati del residence Costaverde di Tortoreto (TE) che hanno garantito una protezione duratura ai gas, una barriera efficace contro l’umidità e una corretta impermeabilizzazione.

Ambienti interrati insalubri: come risolvere il problema delle infiltrazioni?

La presenza d’infiltrazioni significative negli ambienti interrati (garage, cantine, depositi, etc…) ne hanno impedito l’utilizzo per lungo tempo, rendendo i locali malsani. Una situazione gravosa che ha da subito fatto emergere la necessità di una riqualificazione degli stessi a regola d’arte per eliminare ogni residuo di acqua, umidità e gas che potesse pregiudicarne la salubrità, in primis per gli utilizzatori, ma anche in riferimento a tutte quelle attività e servizi di hotellerie a cui gli interrati sono generalmente adibiti. 

Simile intervento di riqualificazione con protezione impermeabile dall’acqua di falda si è reso necessario, in seconda battuta, anche per aumentare la durabilità dell’intera struttura. 

Dopo aver eseguito le consuete operazioni preliminari di demolizione e di preparazione delle superfici sono stati realizzati il magrone e il tracciamento della platea di fondazione.

 

Protezione e impermeabilizzazione con tecnologia Volteco - ante intervento

 Stato di fatto degli ambienti interrati prima dell'intervento di protezione e impermeabilizzazione Crediti: Volteco

 

Il Team H2OUT di Volteco sceglie la tecnologia Amphibia per fare la differenza

Sulla superficie orizzontale, un posatore specializzato del Team H2Out di Volteco ha applicato Amphibia: la membrana sintetica impermeabile autoriparante, autosigillante ed autoagganciante al calcestruzzo con funzione di barriera all’acqua, al vapore e di protezione ai gas radon e metano. 

Una scelta ritenuta più adeguata rispetto al vespaio areato con cupole in plastica considerato lo spessore notevolmente inferiore del pacchetto composto dalla membrana Amphibia rispetto al sistema tradizionale. L’esecuzione di scavi profondi, necessari per il posizionamento delle cupole in plastica, non era fattibile perché avrebbe comportato una profondità dello scavo molto elevata con conseguente piano di imposta delle nuove strutture decisamente al di sotto di quello dell’intradosso delle travi esistenti, su cui poggiano i muri di fondazione, rendendo le lavorazioni successive estremamente pericolose.

L’applicazione di Amphibia, al contrario, ha consentito di limitare la profondità dello scavo al raggiungimento dell’altezza utile minima dei locali, rimanendo circa solo 10 cm sotto il piano intradossale delle travi di fondazione esistenti.

Prima dell’applicazione dell’intonaco impermeabile, il vuoto creatosi tra il piano del magrone e l’intradosso della trave di fondazione è stato ricostruito con muratura portante, così da dare continuità all’impermeabilizzazione verticale fino alla quota del magrone.

Sulle parti orizzontali relative al piede e, a volte, alla testa della trave di fondazione, dove non è stato possibile utilizzare la membrana idroreattiva in quanto non realizzabile una nuova struttura in c.a. di confinamento, la continuità del sistema a tenuta idraulica è stata garantita dall’intonaco impermeabile armato e dalla guaina liquida elastica, entrambi applicati senza soluzione di continuità tra di loro. 

Il raccordo tra l’intonaco impermeabile armato trattato con guaina liquida elastica e la membrana idroreattiva, sia sulle superfici orizzontali che verticali, è stato sempre eseguito tramite sormonto della membrana sull’intonaco, prima della sigillatura tra i due sistemi con waterstop bentonitico e mastice idroespandente.

 

Protezione e impermeabilizzazione con tecnologia Volteco degli interrati del Residence Costaverde
Crediti: Volteco

 

Al di sopra della membrana Amphibia è stata realizzata una platea in calcestruzzo armato di idoneo spessore per sopportare le spinte idrauliche ed i carichi di esercizio.

 

Protezione e impermeabilizzazione con tecnologia Volteco degli interrati del Residence Costaverde
Crediti: Volteco

 

Le riprese di getto sono state sigillate con WT 102, waterstop bentonitico utilizzato anche per tutti i corpi passanti presenti, integrato con mastice idorespandente Akti-Vo 201 soprattutto nei punti più irregolari e disomogenei, come dimostrano le foto a corredo.

 

Protezione e impermeabilizzazione con tecnologia Volteco degli interrati del Residence Costaverde
Crediti: Volteco

 

Per le pareti in muratura portante si è provveduto ad applicare l’intonaco impermeabile armato Bi Mortar Plaster Seal con l’apposita rete in fibra di vetro, alcali resistente, Revomat, rendendo poi la soluzione elastica tramite applicazione di Plastivo 250, guaina liquida polimeromodificata resistente alla controspinta idraulica.

Per tutti i ripristini e gli interventi localizzati si è applicata Spidy 15, malta impermeabile a presa rapida, un vero jolly di cantiere, ideale per tutti i tipi di interventi localizzati. Alcuni giunti superficiali sono stati invece sigillati con sistema Bi Flex.

La finitura del Plastivo 250 è stata poi ottenuta con X-Lime, intonachino a base calce con funzione anticondensa in presenza di una corretta areazione e di un ricircolo all’interno dei locali.

Grazie a una scelta accurata del mix di soluzioni specialistiche Volteco più adatto e all’esperienza del partner del Team H2Out di Volteco, che ha eseguito i lavori, l’intervento di riqualificazione degli ambienti interrati del residence Costaverde, nonostante la sua complessità, è stato realizzato a regola d’arte.

É stato possibile dare nuova vita a degli spazi, molto utili, finora inutilizzati, garantendo una protezione duratura ai gas, una barriera efficace contro l’umidità e una corretta impermeabilizzazione.

 

Protezione e impermeabilizzazione con tecnologia Volteco - post intervento

Gli ambienti interrati a intervento ultimato
Crediti: Volteco

 

I prodotti Volteco utilizzati nell'intervento di riqualificazione degli interrati

WT 102: cordolo bentonitico idroespandente

Akti-Vo 201: mastice idroespandente di gomma sintetica

Spidy 15: malta impermeabile a presa rapida

Revomat: rete in fibra di vetro alcali resistente

Amphibia 3000 Grip: membrana impermeabile multistrato idro-reattiva, autoriparante e autosigillante

Bi Mortar Plaster Seal: intonaco impermeabile a spessore fibrorinforzato

Plastivo 250: guaina liquida polimero modificata deformabile per impermeabilizzazione di strutture interrate resistente alla controspinta idraulica

sistema Bi Flex: combinazione di elementi impermeabili per il trattamento dei giunti e delle fessure composto da un NASTRO ELASTICO a base di un TERPOLIMERO ELASTOMERICO e da un ADESIVO EPOSSIDICO bicomponente

X-LIME: intonachino di finitura idrofobizzato a base di calce, premiscelato, di colorazione bianca

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