Proteggere le strutture da condizioni aggressive con le malte DRACO: il caso del ripristino della banchina del Porto di Mykonos
Le strutture collocate in ambienti marittimi rischiano un degrado repentino, a causa del contatto con acqua di mare, cloruri e solfiti. DRACO offre molte soluzioni per la protezione strutturale anche in condizioni particolarmente aggressive: nell’articolo quelle scelte per il porto di Mykonos.
L'ambiente marino è molto aggressivo con le strutture in c.a., sia per la presenza di solfati, magnesio e cloruri ma anche per l'azione del vento
L’intervento riguarda la ristrutturazione di una delle banchine d’attracco del Porto di Mykonos, una delle isole greche più popolari del gruppo delle Cicladi. Tale area, di circa 150 mq di superficie, è situata in prossimità del pontile e destinata all’attracco e all’ormeggio delle navi traghetto per il trasporto passeggeri e auto.
La banchina, realizzata in calcestruzzo armato, presentava un avanzato stato di degrado, con evidenti segni di deterioramento sia a livello estetico che strutturale, tali da richiedere un intervento di ripristino immediato.
L’ambiente marino è noto per essere particolarmente aggressivo nei confronti delle opere in conglomerato cementizio armato. Lo stato degenerativo dell’area è imputabile ad una molteplicità di azioni e interazioni, tra le quali vanno considerate:
- quelle di tipo chimico derivanti dalla presenza dei solfati, dei composti di magnesio e dei cloruri;
- quelle di tipo fisico, connesse con la dissoluzione dei leganti e con le pressioni osmotiche dei processi di cristallizzazione/ricristallizzazione dei sali igroscopici;
- quelle meccaniche, conseguenza sia dei fenomeni di cavitazione e erosione indotti dal moto ondoso, che dall’abrasione determinata dal transito dei veicoli in entrata e uscita dai traghetti ormeggiati.
Non sono inoltre da sottovalutare i meccanismi degenerativi dovuti all’azione aggressiva del vento, che, spirando dal mare, trasporta sulla banchina sali e particelle solide fortemente abrasive. Altro fattore di degrado è rappresentato dai sali spruzzati nell’aria dalle onde, che, depositandosi sulle superfici di calcestruzzo, determinano stati sollecitativi in grado di indurre fessurazioni. Nelle zone direttamente bagnate dal mare, a queste azioni si somma anche quella dei depositi di organismi animali e vegetali, che, con gli acidi organici prodotti, neutralizzano l’alcalinità del conglomerato, depassivano le armature e provocano la precipitazione dei sali nelle porosità capillari.
In considerazione dei fenomeni degenerativi descritti, per la ricostruzione della pavimentazione della banchina d’attracco è stata impiegata FLUECO 175 C CR FR, una malta colabile a ritiro compensato con maturazione in aria, fibrorinforzata con fibre metalliche flessibili inossidabili, ideale per ripristini strutturali in ambienti aggressivi. Per la sua specifica formulazione e le prestazioni di tipo chimico, fisico e meccanico, il prodotto è in grado di contrastare i meccanismi all’origine del degrado.
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Descrizione dei lavori e soluzioni DRACO
Le fasi di lavorazione hanno previsto la rimozione del vecchio calcestruzzo degradato fino ai cassoni e il rifacimento di una nuova soletta in calcestruzzo, sulla quale sono stati ancorati e regolarmente distanziati i profilati metallici a doppio T in acciaio di irrigidimento dell’impalcato. Quindi è stato eseguito il getto di completamento della soletta per uno spessore pari a 15 cm al fine di realizzare la pavimentazione della banchina.
Il getto è stato realizzato mediante colatura di tre strati di FLUECO 175 C CR FR, ciascuno di spessore pari a 5 cm, fino a completo riempimento dei volumi tra le travi metalliche, fungenti da cassero.
Prima di gettare il primo strato di malta, sulla soletta in calcestruzzo è stato applicato EPOX RIPRESA, un adesivo strutturale bicomponente a base di resine epossidiche in fase acquosa, specifico per la realizzazione di riprese di getto tra calcestruzzo fresco e indurito, in ragione di 0,3 kg/m2. La sua applicazione garantisce non soltanto un’elevata adesione al supporto in calcestruzzo, ma anche resistenza chimica e impermeabilizzazione all’acqua, ai sali, agli idrocarburi e alle soluzioni acide e alcaline, e una polimerizzazione in totale assenza di ritiro.
Successivamente è stato realizzato il primo dei tre strati di FLUECO 175 C CR FR di spessore 5 cm, sul quale è stato applicato l’adesivo EPOX RIPRESA per garantire la ripresa di getto e l’adesione del successivo strato. Quindi sono stati realizzati gli altri due strati di FLUECO 175 C CR FR, interponendo, tra uno e l’altro, l’adesivo epossidico.
FLUECO 175 C CR FR è ideale per contesti come quello preso in esame, nei quali l’opera è costantemente sottoposta a sollecitazioni che rischiano di diminuirne repentinamente la durabilità, poiché sviluppa alte resistenze meccaniche iniziali e finali, è impermeabile, durevole anche in ambienti altamente aggressivi e garantisce un’elevata adesione all’acciaio e al calcestruzzo.
Le sue caratteristiche sono infatti tali da contrastare in modo efficace il tipo di degrado al quale è soggetta l’area di intervento: la bassa porosità capillare e l’elevata compattezza conferiscono alla malta cementizia una notevole resistenza alle aggressioni di tipo chimico-ambientale derivanti dal contatto con l’acqua di mare e con gli agenti aggressivi presenti nell’ambiente marino quali cloruri e solfati.
Inoltre, grazie alle caratteristiche chimico-fisiche dei suoi componenti, è totalmente impermeabile all’acqua, resistente ai cicli di gelo-disgelo e non è soggetta a carbonatazione.
La specifica formulazione di FLUECO 175 C CR FR, unitamente alle fibre metalliche flessibili in acciaio al cromo FIBERCROM e al contenimento degli spessori entro 5 cm, consente l’eliminazione della rete elettrosaldata, facilitando le operazioni di posa in opera; la contemporanea presenza di fibre sintetiche, che contrastano il fenomeno fessurativo, favorisce l’assenza di cavillature e fessurazioni da ritiro plastico.
FLUECO 175 C CR FR risponde ai principi definiti nella EN 1504-9 “prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo: definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della conformità” principi generali per l’uso dei prodotti e sistemi” ed è conforme ai requisiti minimi richiesti dalla en 1504-3 “Riparazione strutturale e non strutturale” per le malte strutturali di classe R4.
Sul terzo ed ultimo strato di FLUECO 175 C CR FR, sono state applicate due mani di EPOMALT FAST 100, una malta resinosa epossicementizia bicomponente, ideale per il rivestimento in esterno di pavimentazioni industriali in calcestruzzo. Resistendo efficacemente all’abrasione e all’attrito volvente e radente, il prodotto è particolarmente idoneo anche per applicazioni in aree interne ed esterne soggette a transito intenso.
Può essere lasciata ‘a vista’ grazie alle ottime caratteristiche fisico-meccaniche e all’effetto antiscivolo. Grazie alla sua matrice epossicementizia, EPOMALT FAST 100 è dotata di una discreta capacità di deformazione plastica che assicura un’eccellente capacità di prevenzione dei fenomeni fessurativi e di distacco e può essere applicata anche in presenza di climi freddi, pioggia, cicli di gelo e disgelo e sali disgelanti, garantendo un’ottima resistenza chimica.
EPOMALT FAST 100 è impermeabile e traspirante, in quanto capace di realizzare una barriera protettiva che impedisce il passaggio dell’acqua e degli agenti aggressivi, permettendo al contempo l’espulsione del vapor d’acqua. Può essere applicata anche in presenza di umidità, realizzando una barriera chimica anche all’umidità e al salnitro. La sua consistenza di pasta morbida ne consente l’applicazione a spatola e una posa semplice e veloce.
Il progetto di risanamento della banchina del porto di Mykonos è solo uno dei tanti esempi dell’efficacia delle soluzioni DRACO per il ripristino di strutture e infrastrutture, ideali anche per i contesti più aggressivi. Le malte DRACO della linea FLUECO sono infatti studiate per rispondere ad ogni esigenza strutturale, garantendo sempre massima sicurezza e durabilità.
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