Proprietà di ritiro e Creep di un cemento ibrido a basso contenuto di clinker
La nostra redazione ha trovato un interessante articolo su MDPI sulle proprietà di ritiro e creep di un cemento ibrido a basso contenuto di carbonio. Abbiamo utilizzato l'AI per analizzare i risultati della ricerca e li sintetizziamo in questo articolo, mettendo in risalto le conclusioni su questo tema di forte attualità.
Il settore delle costruzioni è in costante ricerca di materiali sostenibili che riducano l'impatto ambientale senza compromettere le prestazioni strutturali.
Un recente studio pubblicato su MDPI da Vít Šmilauer e colleghi - Shrinkage and Creep Properties of Low-Carbon Hybrid Cement - ha analizzato le proprietà di ritiro e creep di un cemento ibrido a basso contenuto di carbonio, noto come H-cemento, contenente solo il 20% di clinker di Portland.
Questo articolo riassume i principali risultati della ricerca, evidenziando le implicazioni tecniche e l'importanza attuale nel contesto della sostenibilità ambientale.
Shrinkage and Creep Properties of Low-Carbon Hybrid CementShrinkage and Creep Properties of Low-Carbon Hybrid CementIntroduzione
La produzione globale di cemento ha raggiunto 4,1 miliardi di tonnellate nel 2019, contribuendo a circa l'8% delle emissioni globali di CO₂ [1]. Ridurre l'impatto ambientale dei materiali da costruzione è quindi una priorità. Gli H-cementi combinano il clinker con una significativa quantità di materiali cementizi supplementari, sfruttando sia i processi di idratazione che di attivazione alcalina [6].
Composizione dell'H-Cemento
L'H-cemento studiato contiene:
- 20% di clinker di Portland
- 65% di ceneri volanti
- 10% di scorie d'altoforno macinate (GGBFS)
- 5% di attivatore alcalino (principalmente Na₂SO₄)
Questa composizione riduce significativamente le emissioni di CO₂ rispetto ai cementi tradizionali [8,9].
Metodologia
Sono stati condotti test per valutare:
- Ritiro autogeno: misurato secondo la norma ASTM C1698-19 [17].
- Ritiro igrometrico: valutato su provini di diverse dimensioni per analizzare l'effetto delle dimensioni sul ritiro.
- Creep (viscosità): sia il creep di base che totale sono stati misurati su cilindri di calcestruzzo, confrontando i risultati con i modelli B4 e EC2 [18,19].
Risultati
-
Ritiro Autogeno
- L'H-cemento mostra valori di ritiro autogeno simili al cemento CEM II/B-S 32.5 R fino a 7 giorni.
- Dopo 7 giorni, l'H-cemento presenta un ritiro autogeno minore, attribuito alla sua composizione altamente diluita e all'utilizzo di ceneri volanti che reagiscono lentamente [22].
-
Ritiro Igrometrico
- Il ritiro igrometrico dell'H-cemento è simile a quello del cemento di riferimento.
- Tuttavia, l'H-cemento perde massa d'acqua più rapidamente, probabilmente a causa di una struttura capillare più grossolana che facilita l'evaporazione.
-
Creep
- Il creep di base e totale dell'H-cemento rientra nelle deviazioni standard dei modelli B4 e EC2.
- Comportamento simile al calcestruzzo con alto volume di ceneri volanti (HVFAC) [29].
Discussione
L'H-cemento combina i benefici dei cementi pozzolanici e dei sistemi attivati alcalinamente. Nonostante la riduzione del clinker, mantiene proprietà meccaniche adeguate per applicazioni strutturali. La maggiore porosità contribuisce a un ritiro autogeno minore dopo 7 giorni e facilita l'evaporazione dell'acqua, influenzando il ritiro igrometrico.
Conclusioni
- Sostenibilità Ambientale: L'H-cemento rappresenta un passo avanti nella riduzione delle emissioni di CO₂ nel settore delle costruzioni.
- Proprietà Meccaniche: Mantiene proprietà di ritiro e creep comparabili ai cementi tradizionali, rendendolo adatto per l'uso strutturale.
- Applicazioni Future: Potenziale per applicazioni in calcestruzzi ad alte prestazioni e come soluzione per infrastrutture sostenibili.
Riferimenti
[1] Andrew, R.M. (2019). Global CO2 emissions from cement production. Earth System Science Data, 11, 1675–1710.
[6] Palomo, A., Krivenko, P., & Garcia-Lodeiro, I. (2014). Hybrid cements: a compromise between alkali-activated slag cements and Portland cements. Cement and Concrete Composites, 45, 17–29.
[8] Šmilauer, V., et al. (Anno). Titolo dell'articolo. Nome della rivista.
[9] Dohnalová, L., et al. (Anno). Titolo dell'articolo. Nome della rivista.
[17] ASTM C1698-19. (2019). Standard Test Method for Autogenous Strain of Cement Paste.
[18] EN 1992-1-1:2004. Eurocode 2: Design of concrete structures.
[19] Bažant, Z.P., & Hubler, M.H. (2014). Model B4 for creep, drying shrinkage and autogenous shrinkage of normal and high-strength concretes with multi-decade applicability. Materials and Structures, 47(6), 1049–1077.
[22] Li, W., et al. (2006). Investigation on microstructure and micro-mechanics of high volume fly ash concrete. Cement and Concrete Research, 36(6), 1076–1083.
[29] Neville, A.M. (1996). Properties of Concrete. John Wiley & Sons.
Conclusione Generale
L'introduzione dell'H-cemento potrebbe rivoluzionare il settore delle costruzioni, offrendo una soluzione concreta per ridurre le emissioni di CO₂ senza compromettere le prestazioni strutturali. La ricerca di Šmilauer e colleghi fornisce una solida base scientifica per l'adozione di questo materiale innovativo, sottolineando l'urgenza e l'importanza di sviluppare tecnologie sostenibili nel contesto attuale.
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp