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Progetto di restauro digitale per la Basilica di Superga: un protocollo d'intesa rilancia il patrimonio torinese

Il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Torino (MIT) coordina il restauro e la digitalizzazione della Basilica di Superga, supportato da enti come il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte, il Comune di Torino e partner privati, in un progetto di valorizzazione integrata. L'intervista al BIM Manager del Provveditorato alle Opere Pubbliche Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Alessandro Betassa.

Basilica di Superga, restauro digitale: il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Torino (MIT) in prima linea con istituzioni ed enti privati

La Basilica di Superga, gioiello del patrimonio architettonico torinese, si appresta a vivere una nuova vita grazie a un ambizioso progetto di restauro e valorizzazione. Il Protocollo d'Intesa firmato lo scorso luglio tra le principali istituzioni coinvolte garantirà l'adeguamento degli impianti, il miglioramento dell'accessibilità e la riqualificazione generale del complesso monumentale. Questo intervento, frutto di una sinergia tra pubblico e privato, non solo preserverà un bene di inestimabile valore storico e artistico, ma ne promuoverà la fruizione da parte di un pubblico sempre più ampio.

In occasione del Meeting di Rimini, il 23 agosto scorso, all'interno del convegno "BIM: la gestione digitale delle opere del futuro" è stato presentato il progetto di digitalizzazione con metodologia HBIM della Basilica che disciplinerà l'intero ciclo dell'appalto.

Al termine della presentazione, Ingenio ha avuto l'opportunità di intervistare alcuni dei principali attori coinvolti nel progetto di recupero e valorizzazione dell’opera.

 

La digitalizzazione per il recupero del patrimonio della Basilica di Superga Meeting 2024
"La digitalizzazione per il recupero del patrimonio della Basilica di Superga". (da sinistra a destra) Daniele Ballarin, Responsabile Basilica di Superga; Andrea Pellegrino, CEO Cloud4BIM; Roberto Giangualano, BIM & Digitalisation Consulting Services Department Harpaceas Srl; Alessio Bertella, Partner e Manager BIM & Digitalization Consulting Services Department Harpaceas Srl; Erika Barbagallo, BIM Coordinator Provveditorato Opere Pubbliche Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria; Alessandro Betassa, BIM Manager Provveditorato Opere Pubbliche Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria e Andrea Dari, Editore e Direttore responsabile di Ingenio. (Nadine Venturi)

 

Di seguito l'intervista della redazione di Ingenio ad Alessandro Betassa, tecnico Responsabile Ufficio BIM -Bim Manager -Bim Coordinator, Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti - Provveditorato alle Opere Pubbliche del Piemonte, Valle D'Aosta e Liguria Tecnico Responsabile dello Sviluppo Digitale.

 

LEGGI ANCHE:  Scan to BIM, dal rilievo 3D al modello HBIM della Basilica di Superga

 

Il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Torino all'avanguardia nella digitalizzazione: un team dedicato al BIM

L'organizzazione del team del Provveditorato alle Opere Pubbliche della città di Torino e le principali attività.

 

BIM Manager Alessandro Betassa

Faccio parte della sede decentrata del MIT, Provveditorato alle Opere Pubbliche della città di Torino, che ha le competenze sul Piemonte, Val d'Aosta e Liguria, possediamo un Ufficio BIM interno, strutturato in un Team dedicato composto da 15 persone operativo da 2 anni, credo che come MIT, oltre che un’unicità organizzativa di possedere un settore dedicato e certificato, posso affermare che siamo ad un ottimo stato di progressione della digitalizzazione come PA.

Abbiamo ottenuto le certificazioni ICMQ e nello staff dedicato al BIM, ci sono due BIM manager, me compreso che coordino insieme all'Ingegner Erika Barbagallo. Nel Team sono presenti sei BIM coordinator e nove ingegneri di supporto che introducono l'argomento BIM suddivisi per disciplina, questo supporto è propedeutico alla futura certificazione dei nove colleghi.

Inoltre, abbiamo creato un intero settore di legal-BIM coordinato dal dirigente amministrativo e quattro avvocati dell’’Ufficio gare e Contratti. Quindi abbiamo cercato di strutturare a 360 gradi un team completo che possa occuparsi delle esigenze della Stazione Appaltante.

L’Ufficio BIM per la Val d'Aosta, per il Piemonte e per la Liguria, supporta i RUP e tutti gli appalti in BIM. La nostra parte di digitalizzazione è durata tre anni e continuerà a proseguire, essendo in continua evoluzione e aggiornamento, diciamo che quello che abbiamo fatto fino ad ora è un buon “primo passo“.

Inoltre, il nostro obiettivo è arrivare alla certificazione SGBIM (Sistema di Gestione BIM) nel 2025, e poi proseguire con la certificazione ISO 9001 del nostro flusso di lavoro, questo per raggiungere un livello di qualità digitale elevato della Stazione Appaltante. Per una struttura di Pubblica Amministrazione decentrata come la nostra è sicuramente un arduo percorso, perché le risorse finanziarie non sono sempre disponibili, ma essendoci molto entusiasmo riusciremo a progredire come abbiamo fatto fino ad ora.

Attraverso appalti in BIM come quello di Superga e come quelli che ho citato durante il talk, del PNRR e PNC, contiamo molto che la nostra sede centrale ci fornisca ulteriori risorse per crescere, dal momento che, credo, che siamo i primi ad aver concretizzato gruppo strutturato e dedicato al BIM anche in visione dell’obbligatorietà del 1° gennaio 2025 dettata dal D.lgs. 36/2023 per appalti (Codice Appalti ) dal valore uguale e sopra il milione di euro.

Da circa un anno o poco più, tendenzialmente operiamo in BIM anche se la soglia non lo richiede come obbligatorietà, continuiamo a farlo come "palestra di allenamento", proprio perché abbiamo riscontrato numerosi vantaggi nel digitalizzare gli appalti ed anche per ciò che riguarda la nostra operatività ed i nostri flussi di lavoro, precisione e risparmi in termini di tempo e risorse finanziarie.

 

Restauro digitale della Basilica di Superga: protocollo d’intesa con enti pubblici e privati

 

Il ruolo del Provveditorato nel restauro digitale della Basilica di Superga.

 

BIM Manager Alessandro Betassa

Come ho precedentemente citato durante la conferenza, è stato istituito un protocollo di intesa tra vari enti, generato dal Provveditorato ed Agenzia del Demanio di Torino, che hanno coinvolto il Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Comune di Torino ed a breve parteciperà anche la Città metropolitana per il recupero della Basilica di Superga. Dove il MIT nello specifico, il Provveditorato, avrà la funzione di Stazione Appaltante a prescindere da quale attore stanzierà risorse finanziarie disponibili.

L’accordo, della durata di 5 anni con possibilità di proroga, segna l'inizio di un'importante collaborazione istituzionale per il recupero e la valorizzazione del complesso architettonico aprendo la strada a ulteriori collaborazioni pubblico-private per il finanziamento di altri interventi di valorizzazione.

Considerato che il concept del Meeting di Rimini 2024 è focalizzato sull’essenziale, direi che l’essenza di questa conferenza oltre al mirato recupero del patrimonio, evidenzia come il networking tra tutti gli attori possa alzare notevolmente il grado di professionalità e di qualità del risultato.

Attualmente le risorse stanziate dal MIT sono nel complesso oltre i 9 milioni di euro destinati all’accessibilità universale attraverso il superamento della barriere architettoniche e del rifacimento dell’impianto elettrico ed antincendio dell’edificio.

Il Protocollo d’intesa, inoltre, prevede un tavolo tecnico periodico tra tutti gli attori coinvolti in allineamento su strategie, progressione degli intenti, sulla programmazione sia finanziaria che operativa. Proprio dal primo tavolo tecnico è nata la strategia di realizzare ogni appalto dedicato alla Basilica con la metodologia BIM a prescindere dall’obbligatorietà, questo per ottenere un modello dello stato di fatto sempre aggiornato che permetta analisi e programmazioni predittive per la conservazione del bene.

   

Basilica di Superga di Filippo Juvarra, restauro digitale.
Basilica di Superga di Filippo Juvarra, restauro digitale. (MIT - Provveditorato alle Opere Pubbliche di Torino)

   

Creare un modello digitale della Basilica di Superga non ha un obiettivo dedicato unicamente al recupero e rifunzionalizzazione, ma vuole anche essere memoria storica di ciò che rappresenta un edificio iconico di Torino ed inoltre, la conservazione e testimonianza di tutti gli interventi che verranno eseguiti da qui in futuro, in modo tale che si possa avere una panoramica dettagliata e condivisa tra proprietà, gestore ed usuari che permanga nel tempo, cosa che in passato attraverso l’uso del cartaceo si è spesso persa la memoria dell’eseguito creando difficoltà nella definizione dello stato di fatto.

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