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Progettazione DfMA Integrata e città del futuro

Casi Studio di Progettazione DfMA (Design for Manufacturing and Assembly e Computational Design) e un approccio incentrato sui cittadini nella pianificazione delle Smat City, al centro dell’ultimo evento di IDTUk.

Verso una Progettazione DfMA Integrata

Il 14 Giugno si è tenuto il secondo incontro dell’anno per la comunità di Italians in Digital Transformation UK (IDTUk) per parlare di progettazione DfMA e città del futuro. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, il gruppo IDTUk é tornato a riunirsi in persona presso gli uffici di AKT II a Londra. Visto il grande successo dei precedenti incontri online, gli organizzatori hanno organizzando un evento ibrido, unendo così la comunità di Londra con quella residente in Italia.

Il primo intervento ha visto il contributo di Federico Borello sull’approccio DfMA (Design for Manufacturing and Assembly) alla progettazione, fabbricazione e costruzione.

Federico Borello è un Architetto iscritto all'albo (OAT e ARB), attualmente con sede a Londra; è il co-fondatore insieme a Massimiliano Manno, di base a Sydney, di ENCODE – Design & Technology, avente un focus principale sui temi di Virtual Design and Construction (VDC) and Design for Manufacturing and Assembly (DfMA).

 

Come ENCODE ha colmato il gap esistente tra progettisti tradizionali e nuove tecniche digitali emergenti 

ENCODE lavora a fianco di Architetti, Ingegneri e Costruttori allo sviluppo di progetti innovativi dalle fasi di progettazione preliminare fino alla fabbricazione e costruzione, tramite metodologie di rappresentazione e fabbricazione digitale avanzate.

L’approccio basato sul sviluppo di gemelli virtuali parametrici (Virtual Twins) unito alla metodologia e ai processi di progettazione per la fabbricazione e assemblaggio (DfMA), consente la collaborazione e l’integrazione del know-how e dei requisiti dei molteplici stakeholders di progetto, permettendo lo sviluppo di quest’ultimo e delle sue parti come un prodotto, analogamente ai processi dell’industria aerospaziale e automobilistica, garantendo una maggiore sicurezza, affidabilità, velocità di esecuzione e sostenibilità.

 

I benefici dell’approccio DfMA

  • Velocità - riduce notevolmente il programma in cantiere attraverso l'uso di elementi prefabbricati.

  • Minori costi di montaggio – riduce il numero di parti uniche, diminuendo la quantità di manodopera richiesta.

  • Maggiore qualità e sostenibilità - l'automazione dei processi aumenta l'efficienza in ogni fase progettuale, riduce gli scarti nella fase di costruzione, e garantisce una maggiore efficienza nella logistica del cantiere grazie alla riduzione del movimento veicoli.

    Benefici dell’approccio DfMA

  • Tempi di montaggio ridotti - riduce i tempi di assemblaggio utilizzando pratiche standard come l'assemblaggio verticale e parti auto allineanti. Garantisce inoltre che il passaggio dalla fase di progettazione a quella di produzione sia il più agevole e rapido possibile.

  • Maggiore affidabilità – aumenta l'affidabilità in quanto riducendo il numero di parti di progetto, diminuisce così la possibilità di errore.

  • Sicurezza – sposta parte delle attività di cantiere in un ambiente di fabbrica controllato, contribuendo significativamente ad un aumento della sicurezza.

L’approccio Model-Based

Federico ha continuato l’intervento spiegando come ENCODE cambi l’approccio del team di progetto da “Drawing based” a “Model-based”, introducendo come l’utilizzo di gemelli virtuali parametrici permettono di produrre le informazioni di fabbricazione e assemblaggio riducendo le tempistiche di progetto anche dalle forme più complesse.

 

da “Drawing based” a “Model-based”

 

Tramite l’utilizzo dell’approccio “Model-Based”, é anche possibile simulare il trasporto in cantiere dei vari elementi di progetto, ottimizzandone il posizionamento e orientamento all’interno dei rispettivi container, riducendo costi di trasporto e semplificandone la gestione.

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La città del futuro

Il secondo intervento é stato condotto da Emilia Cardamone, Ingegnere Edile, con diversi anni di esperienza nel settore delle costruzioni e della pianificazione urbana. In BSI dal 2017, attualmente guida il Team Digital Built Environment, occupandosi di Smart City.

Le Nazioni Unite hanno stimato che oggi il 55% della popolazione mondiale vive nelle aree urbane, una percentuale che dovrebbe aumentare fino al 68% entro il 2050. Ciò significa che le persone si stanno attualmente spostando dalle aree rurali alle aree urbane molto rapidamente e abbiamo bisogno di città e comunità per affrontare nuove sfide come la sostenibilità, l'accessibilità, le nuove modalità di pendolarismo e l'assistenza sanitaria, ad esempio.

L'ascesa di nuove tecnologie come IoT, intelligenza artificiale e 5G sta creando enormi aspettative su ciò che le città e le comunità future potranno offrire. Tuttavia, al fine di garantire che le tecnologie digitali soddisfino queste nuove prospettive, è fondamentale adottare un approccio incentrato sui cittadini che costruisca una strategia forte e resiliente per i gestori delle città e delle comunità, nonché un luogo che attiri persone, imprese e investitori . Avere in atto numerose tecnologie emergenti nelle città non sempre fornisce i risultati attesi.

Tanto è già stato fatto per orientarsi verso un approccio urbano pronto per il futuro, ma c'è ancora molto da raggiungere. Allontanarsi da un approccio esclusivamente tecnologico e considerare la sostenibilità e la resilienza al centro del motivo per cui una città dovrebbe essere Smart è fondamentale, soprattutto dopo gli insegnamenti del COP26.

 

Le città sono un hotspot per le emissioni di CO2!

Le nostre città attualmente  contribuiscono a circa il 70% delle emissioni mondiali di CO2 dall'energia. Poiché le città sono responsabili di una percentuale così ampia di emissioni di CO2, sono un buon obiettivo per i cambiamenti che potrebbero alleviare l'impatto delle emissioni sul clima mondiale. 

Un terzo delle emissioni proviene dal settore dei trasporti e da come ci spostiamo.

 

L’esempio di Copenhagen

Oggi per le vie di Copenhagen circolano più bici che auto e il 62% dei residenti raggiunge il lavoro pedalando (435 KM di piste ciclabili e semafori intelligenti). La città dispone di mezzi di trasporto pubblici elettrici e ad idrogeno (Cityringen). Una concezione moderna di design é stata adottata per gli edifici, che sono efficienti e green attraverso materiali sostenibili e sensori IoT.

Tramite queste politiche, la città di Copenhagen dal 2005 al 2020 ha ridotto del 42% le emissioni di CO2!

 

Come gli standard possono aiutare

Emilia ha illustrato come l’uso degli Standard può aiutare nel pianificare e implementare le smart city. Un caso emblematico é la penisola di Greenwich (Londra) che è il più grande progetto di rigenerazione urbana del Regno Unito. Gli Standard PAS 181 e ISO 37106 sono stati utilizzati per sviluppare l'approccio alla delivery delle città intelligenti.

La strategia di pianificazione di Greenwich é stata basata sul seguire standard internazionali per poter consentire una facile condivisione dei dati con la creazione di un ambiente culturale cooperativo, che cerca di imparare e condividere.

 

Standard e smart city

 

L'opinione di chi partecipa agli eventi IDTUk

Ho scoperto IDTUk online e partecipato a un primo meeting on-line durante la pandemia. Il 14 giugno ho avuto l’opportunità di partecipare fisicamente. La trasformazione digitale è diventata negli ultimi anni una priorità, tuttavia, a seconda dell’ambiente di lavoro questa può assumere sfumature molto diverse. Ho trovato gli incontri di IDTUk molto interessanti ed utili ad ampliare la visione di cosa implementazione digitale voglia dire al di fuori del circolo delle mie conoscenze. Particolarmente interessante il fatto che gli organizzatori facciano tesoro della possibilità di connettersi on-line, rimuovendo cosi i limiti geografici. Avendo la fortuna di vivere a Londra, l’incontro si è prolungato in una piacevole opportunità di networking difronte a una pizza dando la possibilità di un ulteriore scambio di idee e contatti oltre ai temi affrontati durante gli interventi. Rimango in attesa di una data per il prossimo evento in settembre.

Giulia Pustorino, BIM Manager presso Weston Williamson+Partners e WIB Regional Lead Coordinator (UK/EU)


Se siete interessati a partecipare alle prossime iniziative e seguire Italians in Digital Transformation UK, trovate informazioni sulla pagina linkedin, sui social media usando l’hastag #IDTUK o potete contattarci a info.idtuk@gmail.com

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