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Profili di ruolo professionale relativi a 'Transizione Digitale': la nuova norma UNI 11621-7:2024

La norma UNI 11621-7:2024, disponibile a partire dal 26 settembre, definisce i profili di ruolo professionale di terza generazione relativi alle attività svolte nel settore "Industria-Impresa-Transizione 4.0", basandosi sui principi stabiliti nella UNI 11621-1.

Nuovi Standard UNI per la transizione digitale: i profili chiave nel mercato ICT

La norma va ad ampliare la famiglia di norme UNI 11621 sui profili di ruolo professionale per l'ICT elaborate dalla Commissione Tecnica UNI/CT526. Essa definisce i ruoli dei professionisti della “Transizione Digitale”, che oggi sono molto ricercati dal mercato, sia per il vantaggio competitivo dato dalle tecnologie di cui si occupano, che per le agevolazioni fiscali connesse.


LA TROVI QUI: Norma UNI 11621-7:2024 - Attività professionali non regolamentate - Profili di ruolo professionale per l'ICT - Parte 7: Profili di ruolo professionale relativi a “Transizione Digitale”

 

Il corpus normativo sulle attività professionali s’inserisce inoltre nel contesto dell’Unione Europea, come strumento utile alla mobilità delle persone e all’abbattimento delle barriere alla libera circolazione del capitale umano.

Lo standard Europeo EN 16234, che fornisce un riferimento di competenze richieste ed in uso nel settore delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) e nei settori ad esso correlati, si basa sulle norme elaborate da UNI/CT526.

Per “Transizione Digitale”, si intende l’insieme di tecnologie e progettualità previste nei Piani industriali italiani “Industria-Impresa-Transizione 4.0” e successivi, essa rappresenta un’evoluzione significativa nell’ambito della Quarta Rivoluzione Industriale.

Questa evoluzione è possibile grazie alla digitalizzazione sempre più pervasiva dei processi e all'integrazione di tecnologie avanzate come l'Internet of Things (IoT), l'intelligenza artificiale, il cloud, la robotica e l'analisi dei dati.

I punti caratterizzanti di questo ambito sono l’interconnessione capillare dei sistemi fisici e digitali e l’integrazione delle informazioni provenienti da macchinari e impianti nei sistemi informativi aziendali.

L’investimento in impianti che utilizzano queste tecnologie può dare notevoli vantaggi competitivi, ma richiede un’accurata analisi dei requisiti, una progettazione attenta non solo all’efficienza, ma anche alla sicurezza e alla manutenibilità, una valutazione corretta del ROI e, nel caso di utilizzo agevolazioni fiscali, la dovuta attenzione al rispetto delle norme fiscali.

Tutto questo richiede l’apporto di figure professionali di alto livello, che possono essere interne all’azienda o consulenti esterni.

La presente norma definisce compiti, competenze e abilità richieste ai professionisti della transizione digitale e ne identifica il livello di autonomia e responsabilità.

Pertanto essa è uno strumento a supporto sia delle imprese che hanno l’esigenza di nominare figure professionali all’interno della propria struttura o di essere affiancate da professionisti esterni nell’effettuazione di investimenti in beni materiali ed immateriali, sia dei professionisti, come strumento di autovalutazione e di miglioramento delle proprie competenze nel settore.

La norma definisce tre profili professionali:

  • Consulente per la Transizione Digitale
  • Progettista per la Transizione Digitale
  • Valutatore per la Transizione Digitale

I primi due profili sono relativi alla progettazione ed all’introduzione del paradigma 4.0 nelle aziende, e possono intervenire fin dalla fase di definizione degli obiettivi aziendali in termini di digitalizzazione dei processi, oppure nelle fasi successive di progettazione, implementazione, manutenzione e mantenimento dei requisiti.

Il terzo profilo è relativo alla valutazione della conformità dei sistemi 4.0 a sistema funzionante o in fase di completamento per valutare il rispetto dei requisiti e produrre le attestazioni e la documentazione probatoria ai fini della conformità ai requisiti di legge.

L’attività dei professionisti di questo profilo è importantissima quando si utilizzano agevolazioni fiscali.

Questa norma è nata dalla felice collaborazione della commissione UNI/CT 526, che fornisce un quadro di riferimento per i ruoli professionali del settore ICT e dalla commissione UNI/CT 519, che si occupa specificamente delle tecnologie abilitanti per Industry 4.0 per la quale è stato relatore l’ing. Ugo Gecchelin.

 

Si ringrazia il contributo di Ing. Enrico P. Mariani, relatore della norma per UNI/CT 526

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