Prodotti da costruzione, impatto ambientale sotto la lente
La sostenibilità dei prodotti da costruzione suscita ogni giorno di più l’interesse non solo dei grandi committenti ma anche dei singoli cittadini che, nella scelta della propria abitazione, vogliono tener conto delle conseguenze che essa comporta.
“Lo strumento principe per valutare l’impatto ambientale di un prodotto è l’analisi del ciclo di vita, o Lca (dall’acronimo inglese Life Cycle Assessment), un documento complesso che può essere riassunto con la Dichiarazione ambientale di prodotto o Epd (Environmental Product Declaration) - spiega Massimo Cassinari, responsabile dei Sistemi qualità, ambiente e sicurezza di ICMQ, l’istituto di certificazione leader nelle costruzioni -. Lo studio Lca analizza la vita di un prodotto dalla culla alla tomba, cioè dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento finale”.
A definire le regole che garantiscono a livello nazionale o internazionale un approccio omogeneo allo studio del ciclo di vita di ogni singolo prodotto sono le istituzioni definite “program operator”. Esse mettono a punto un documento che fissa parametri standard e che viene individuato con l’acronimo inglese Pcr (Product Category Rules).
A rilasciare la Dichiarazione ambientale di prodotto (Epd) è invece un ente terzo e indipendente che attesta la veridicità dei contenuti e li rende pubblici permettendo così di comparare prodotti tra loro simili. “La Dichiarazione convalidata viene resa pubblica attraverso un apposito sito internet che consente all’utilizzatore finale di confrontare le caratteristiche ambientali di prodotti simili o alternativi. Ad esempio è possibile confrontare le prestazioni ambientali di una tegola in laterizio con quelle di una in cemento” aggiunge Cassinari.
LE FASI DI VITA DI UN PRODOTTO
In genere la vita di un prodotto viene divisa in tre fasi:
1. upstream: include tutto quello che succede prima di arrivare allo stabilimento di produzione;
2. core: comprende tutti gli aspetti ambientali connessi con la produzione;
3. downstream: tiene conto dell’utilizzo del prodotto e del suo smaltimento a fine vita.
Questa classificazione è efficace per prodotti i cui impatti ambientali più significativi ricadono nella fase core: si tratta in generale di prodotti destinati direttamente al consumatore finale come, per esempio, i biscotti, i tessuti o le sedie.
IL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI DA COSTRUZIONE
I prodotti da costruzione hanno però una vita più movimentata. Per loro questo schema può dunque risultare incompleto. Se si prendono in considerazione un mattone o un carico di calcestruzzo, si potranno infatti individuare almeno quattro fasi:
1. estrazione delle materie prime, trasporto allo stabilimento/impianto e produzione;
2. trasporto al cantiere e posa in opera;
3. vita dell’edificio;
4. smaltimento finale dell’edifico.
È per questo che sono state definite delle linee guida specifiche per l’edilizia.
UNA NORMA SPECIFICA PER LE COSTRUZIONI
Nel 2012 il CEN, l’ente di normazione europeo, nell’ambito del settore “sostenibilità delle costruzioni”, ha pubblicato la norma EN 15804 (Dichiarazioni ambientali di prodotto – regole chiave di sviluppo per categoria di prodotto).
La norma fornisce indicazioni su come le quattro fasi di vita sopra elencate debbano essere prese in considerazione per mettere a punto una Pcr, e di conseguenza una Epd, che descriva efficacemente le caratteristiche dei prodotti e consenta ai progettisti di scegliere, dati alla mano, i materiali e le tecnologie che riducano l’impatto ambientale.
“Anche se la EN 15804 è recentissima sta già suscitando l’interesse di numerose categorie di produttori di materiali da costruzione. Molte associazioni o singoli produttori cominciano a scrivere Pcr secondo le linee guida della norma. E a breve seguiranno le prime Epd, viste come uno strumento per differenziarsi sul mercato con un’operazione di trasparenza che sarà sicuramente apprezzata da progettisti e committenti” conclude Cassinari.
Al momento è possibile certificare diversi prodotti. ICMQ è accreditato da Accredia (n. registrazione 002H) per la verifica e convalida delle dichiarazioni ambientali di prodotto per i cementi (Pcr 2004:1), per il calcestruzzo (Pcr 2005:7) e per l´acciaio per il cemento armato – acciaio saldabile (Pcr 2011:02).
INFO --> ICMQ SpA
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Tel +39 02 7015081
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