Prevenzione rischio sismico: dal fondo di competenza 100 mln per il 2022-23
Pubblicata in Gazzetta ufficiale l'ordinanza del Capo di Dipartimento della Protezione Civile che disciplina l'utilizzo di 100 mln di euro per la prevenzione del rischio sismico, da utilizzare nel biennio 2022-23. Ora si attende un decreto del Capo del Dipartimento della PC che ripartirà le risorse tra le 17 regioni caratterizzate da maggiori livelli di pericolosità sismica, con la distribuzione che avverrà in misura proporzionale al rispettivo indice sismico.
Saranno le Regioni a dover programmare i vari interventi sui territori
In continuità con le azioni avviate attraverso il Piano settennale 2010-16, proseguite poi nelle annualità 2019-21 grazie al rifinanziamento del fondo, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale l'ordinanza che disciplina l'utilizzo di 100 milioni di euro per la prevenzione del rischio sismico per il biennio 2022-23.
Quasi 11 mln di euro (10.8) sono destinati ad azioni di prevenzione non strutturale quali studi di microzonazione sismica e analisi della Condizione Limite per l’Emergenza, mentre 87,2 milioni di euro sono dedicati ad azioni di prevenzione strutturale di riqualificazione sismica sul patrimonio pubblico di interesse strategico per le finalità di protezione civile. Gli altri due milioni serviranno a supportare le attività di coordinamento e monitoraggio del fondo, anche con specifici accordi con i centri di competenza.
Ora si attende un decreto del Capo del Dipartimento della PC che ripartirà le risorse tra le 17 regioni caratterizzate da maggiori livelli di pericolosità sismica, con la distribuzione che avverrà in misura proporzionale al rispettivo indice sismico. La programmazione degli interventi sui territori spetterà direttamente alle Regioni.
Sismica
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