Antincendio | Normativa Tecnica | Progettazione
Data Pubblicazione:

Prevenzione incendi: nuova vita per la normativa a San Marino

Con la pubblicazione del decreto attuativo (D.D. 117/2023) che delinea nuove procedure per le attività soggette, entra in vigore la Legge n. 75/2023 “Legge sulla Prevenzione incendi”. Un aggiornamento normativo importante per la piccola Repubblica, che si allinea così agli standard europei in tema di prevenzione incendi.

Aggiornare la norma? Un obbligo di legge

Può sembrare uno strano gioco di parole, ma è così in realtà.

La Legge 27 gennaio 2006 n. 21 "Organizzazione della Protezione Civile" agli articoli 3 e 4 demanda al Coordinamento di Protezione Civile (Organo istituzionale con 4 Segretari di Stato [Ministri] ed il Capo della Protezione Civile) la promozione, l'approvazione e l'attuazione di tutte le attività volte alla previsione e prevenzione delle ipotesi di rischio, comprese le normative di sicurezza e antincendio per la costruzione di nuovi edifici o la manutenzione o l'adeguamento di quelli esistenti e degli impianti tecnologici.

Sempre nella stessa Legge, nelle norme finali e transitorie, all'art. 15, si dice che devono essere predisposte le normative di cui al punto 1 dell’articolo 3 della presente legge, ivi comprese quelle necessarie a regolare le misure e le cautele da adottare nella progettazione ed esecuzione delle opere di costruzione utili a minimizzare i rischi di incendio e salvaguardare l’incolumità di persone e cose.

L'art. 4 della stessa legge, inoltre, demanda alla figura del Capo del Servizio di Protezione Civile, la responsabilità nell'applicazione e verifica delle norme in materia di sicurezza e antincendio.

L'art. 33 dell'Allegato A della Legge n. 188/2011, così come modificato dal Decreto Delegato n. 28/2014, al comma 2 lett. h) attribuisce tra le missioni del Servizio di Protezione Civile, quella di: Presidiare la normativa di settore, fornendo supporto tecnico, anche ai fini del suo aggiornamento, alle Segreterie di Stato Competenti, agli Organismi di Coordinamento, alle Commissioni istituite per Legge, a quelle istituite dal Congresso di Stato e ad altre UO dell’Amministrazione nonché provvedendo all’emanazione di circolari tecnico-informative.

In Italia quali normative antincendio esistono? Consulta la pagina Antincendio con tutte le novità nell'ambito di normativa, impianti e tecnologie disponibili per ridurre il pericolo o spegnere il fuoco.

Un rinnovamento necessario

Era necessario un rinnovamento, indubbiamente. Il Decreto n. 122 del 1985 ormai non reggeva più.

La Repubblica di San Marino aveva bisogno di una nuova norma di prevenzione incendi.

La premessa normativa, sopra riportata, risulta quindi necessaria per comprendere come il passaggio compiuto risulti essere stato necessario, il quadro normativo sammarinese in materia portava il peso di una legge di prevenzione incendi ormai obsoleta e non aderente alle necessità del Paese, il quale presenta un forte insediamento di realtà artigianali, produttive, commerciali ed attività a rischio incendio in genere.

Il Servizio di Protezione Civile, avendo al suo interno la sezione di prevenzione incendi, è da sempre deputato ad esprimersi su progetti di prevenzione incendi e, fino ad oggi, proprio sulla base di quel vecchio impianto normativo del 1985. Ma cosa diceva quel decreto?

Qualsiasi intervento edilizio che necessitava di titolo autorizzativo, ad eccezione di quelli che interessavano unità immobiliari destinate a civile abitazione, dovevano recepire parere di conformità evaso del Servizio Antincendio della Protezione Civile. Tutto, quasi tutto, passava attraverso il setaccio prescrittivo del Servizio che si esprimeva però per linee generali, avendo, nella stragrande maggioranza dei casi, per esprimersi, a disposizione elaborati grafici e relazioni organizzate per acquisire il titolo edilizio abilitativo e non quindi una documentazione figlia di una progettazione antincendio. Da aggiungere, inoltre, sempre nella stragrande maggioranza dei casi, che ignota era l’attività che vi fosse all’interno dei locali, sempre che attività vi fosse. Al sopralluogo da parte del Servizio poi, per l’evasione del Nullaosta utile ai fini del rilascio del Certificato di Agibilità, si scopriva cosa realmente vi fosse negli ambienti oggetto di verifica e si correva quindi ai ripari con ulteriori prescrizioni qualora ve ne fosse stato bisogno.

Il bug normativo era tale che poteva essere rilasciato nullaosta antincendio, sopra richiamato, per ambienti a volte vuoti, non ancora interessati da lavorazioni o depositi al loro interno e successivamente si sarebbe potuta insediare un’attività a rischio incendio, ma il nullaosta era già stato evaso e i buoi, ormai, erano scappati.

Con questo non si vuole certamente affermare che il rischio incendio in territorio era preso con leggerezza, ma certamente non era strutturato ed era carente di normativa di riferimento per la progettazione con un timido riferimento alle norme italiane ma mai suggellato con un disposto normativo certo. Le aziende, le attività, le realtà sammarinesi a rischio incendio erano consapevoli di ciò, e da sole, per responsabilità e per senso civico, in moltissimi casi, avevano già provveduto autonomamente ad aumentare la propria sensibilità verso la sicurezza antincendio affiancando una progettazione dedicata a quella esclusivamente edilizia, quest’ultima presente per quell’anacronistico decreto del 1985 da cui tutto partì.

Ad onore del vero un tentativo di individuazione delle attività a rischio incendio in territorio era stato fatto con il Decreto Delegato n. 146/2010 il quale, adottando l’elenco delle attività soggette allora vigente in Italia, richiedeva alle stesse la presentazione di fascicolo (Fascicolo di Intervento per le attività a Maggior Rischio Incendio) nel quale doveva essere indicata l’anagrafica dell’attività, il layout, le sostanze pericolose presenti e i presidi antincendio in azienda. La mappatura delle attività in territorio a rischio era così stata effettuata e riconosciuta utile ai fini dell’intervento dei mezzi di soccorso ma, purtroppo, rimaneva pur sempre una mera rappresentazione dello stato di fatto senza alcuna progettazione antincendio a monte. Il problema, quindi, rimaneva.

Progettazione e architettura sostenibile e inclusiva: i principi della Dichiarazione dell'Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino
L'intervista al presidente dell'Ordine degli Ingegneri e Architetti di San Marino l'arch. Luca Zanotti per raccontare come è nata la Dichiarazione firmata il 3 ottobre 2022, quali sono i suoi obiettivi, i suoi principi e come si possono tradurre in progetti concreti.

La nuova legge

Con la Legge 2 maggio 2023 n. 75 si mette finalmente al centro l’attività a rischio incendio, denominata, come nella vicina Italia “attività soggetta alle visite e ai controlli di prevenzione incendi”. Si definiscono infine, in maniera univoca, i criteri da utilizzare ai fini della progettazione antincendio facendo esplicito riferimento al quadro normativo italiano ed europeo senza pretesa alcuna e nessuna ambizione di voler reinventare una materia già conosciuta e approfondita da altre realtà omologhe e ben più collaudate.

Oltre al tecnico abilitato, si introduce la nuova figura del professionista antincendio quale tecnico abilitato specializzato anche in prevenzione incendi a seguito di frequentazione di un corso con rilascio di abilitazione a firmare dichiarazioni, perizie ed altri documenti richiesti dalle procedure di istruzione delle pratiche antincendio.

La pubblicazione del decreto attuativo (Decreto Delegato n. 117/2023) che definisce i criteri e le procedure per le attività soggette e che rende vigente la suindicata legge, segna inevitabilmente un nuovo inizio nel panorama sammarinese della prevenzione incendi.

Vengono riproposte le attività soggette elencate nel D.P.R. 151/2011 italiano e la medesima classificazione in tre categorie (A, B e C) in funzione del rischio con valutazione del progetto per le attività B e C (rischio medio ed elevato) e successiva Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) prima dell’avvio dell’attività. Le attività di tipo A non avranno fase istruttoria da parte del Servizio di Prevenzione Incendi ma potranno iniziare l’attività previa presentazione della sola SCIA.

Pur garantendo un tempo tecnico di raccordo per le attività esistenti che dovranno verificare se i loro standard di sicurezza antincendio possono essere rispondenti a quelli indicati dal nuovo impianto normativo, sono previste attività di sopralluogo e sanzionatorie per quelle attività che non dovessero allinearsi con i disposti della nuova normativa fino alla sospensione dell’attività stessa.

Fondamentale continuerà ad essere il supporto del Comitato Tecnico Misto, istituito nel 2007 strumento che permane anche nel nuovo assetto normativo; esso è un tavolo tecnico, che esprime pareri tecnici non vincolanti, su attività che richiedono particolari approfondimenti e al quale partecipano, per la Repubblica italiana personale del Comando provinciale del Vigili del Fuoco territorialmente più prossimo allo Stato di san Marino, ossia Rimini, con il suo Comandante e Vigili del Fuoco, per la Repubblica di San Marino un delegato della Segreteria di Stato con delega alla Protezione Civile, un rappresentante della Protezione Civile ed uno del Servizio Antincendio.

..CONTINUA LA LETTURA NEL PDF


L'approfondimento è preso da un intervento realizzato durante l'evento Archidays organizzato dall'Ordine degli architetti e degli ingegneri di San Marino.


Articolo integrale in PDF

L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.
Il file PDF è salvabile e stampabile.

Per scaricare l’articolo devi essere iscritto.

Iscriviti Accedi

Antincendio

Area di Ingenio dedicata tema della sicurezza al fuoco: normativa vigente, sistemi e tecnologie avanzate per la prevenzione e il controllo degli incendi

Scopri di più

Normativa Tecnica

Con questo TOPIC raccogliamo le news e gli approfondimenti che riguardano il tema della normativa tecnica: le nuove disposizioni, le sentenze, i pareri e commenti, l’analisi di casi concreti, il commento degli esperti.

Scopri di più

Progettazione

News e approfondimenti riguardanti il tema della progettazione in architettura e ingegneria: gli strumenti di rilievo, di modellazione, di calcolo...

Scopri di più

Leggi anche