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Prevenzione incendi: la progettazione inclusiva e gli spazi calmi

La sicurezza inclusiva è un concetto cruciale nella progettazione moderna degli edifici, mirato a garantire che tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità fisiche, sensoriali o cognitive, siano protette durante un'emergenza. Questo articolo esplorerà l'importanza della progettazione inclusiva, i principi del Codice di Prevenzione Incendi, l'implementazione di spazi calmi in vari tipi di edifici e i vantaggi dell'uso di dispositivi stand-alone per la comunicazione bidirezionale negli spazi calmi.

La Progettazione Inclusiva e il Codice di Prevenzione Incendi

La progettazione inclusiva è alla base del DM 03/08/2015, e incorpora i principi della sicurezza per le persone con diverse disabilità.

Questo approccio considera tutte le forme di disabilità - motorie, sensoriali e cognitive, sia temporanee che permanenti - come parte integrante della progettazione antincendio.

Il Codice richiede che gli edifici siano progettati per permettere a tutti gli occupanti di evacuare in sicurezza, o di trovare rifugio in spazi sicuri temporanei noti come "spazi calmi".

Si riporta un l’estratto del paragrafo del Codice di Prevenzione Incendi G.2.1Principi e caratteristiche del documento” punto 3:

L’impostazione generale del presente documento è basata sui seguenti principi:
[…]
f. inclusione: le diverse disabilità (es. fisiche, mentali o sensoriali) e le specifiche necessità temporanee o permanenti degli occupanti sono considerate parte integrante della progettazione della sicurezza antincendio;
[…]

  

L'Inclusione nelle Emergenze

Il concetto di inclusione nel contesto delle emergenze va oltre la semplice accessibilità fisica. Comprende anche la necessità di pianificare per coloro che potrebbero avere difficoltà sensoriali, come le persone con problemi visivi o uditivi, così come le persone con difficoltà cognitive che potrebbero avere bisogno di assistenza per comprendere e reagire alle situazioni di emergenza. Inoltre, l'inclusione riguarda anche persone con disabilità temporanee, come una gamba rotta, e coloro che possono essere presi dal panico durante un'emergenza.

 

Spazi Calmi: un rifugio sicuro

Definizione e Requisiti

Spazio Calmo

Uno spazio calmo è definito dal Codice di Prevenzione Incendi come un luogo sicuro temporaneo dove gli occupanti possono attendere assistenza per completare l'evacuazione.

Questo spazio deve essere progettato per essere facilmente accessibile e sicuro per tutte le persone.

Secondo il paragrafo S.4.9.1 del Codice, lo spazio calmo deve:

  • Essere contiguo e comunicante con una via d’esodo o inserito in essa, senza costituire intralcio all’esodo (Fig.1).
    Nel caso lo si preveda all’interno di un vano scala, l’area adibita a stazionamento non deve intralciare l’esodo, una rappresentazione grafica molto utile la troviamo nella normativa inglese (Fig.2).

 

Figura 1 - Illustrazione S.4-6: Esempio di spazio calmo (area of rescue assistance) secondo norma ISO 21542.
Figura 1 - Illustrazione S.4-6: Esempio di spazio calmo (area of rescue assistance) secondo norma ISO 21542.

   

Figura 2 – Diagram 21: Refuge formaed in a protected stairway
Figura 2 – Diagram 21: Refuge formaed in a protected stairway

  

  • Avere dimensioni tali da poter ospitare tutti gli occupanti del piano che ne abbiano necessità, nel rispetto delle superfici minime per occupante di tabella S.4-36 (Fig.3).

Le dimensioni dello spazio calmo devono essere tali da poter ospitare tutti gli occupanti con disabilità del piano nel rispetto delle superfici lorde minime indicate ovvero:

  • 0,70 m2/persona deambulante;
  • 1,77 m2/persona non deambulante;
  • 2,25 m2/persona allettata.

   

Figura 3 – Tabella S.4-36: Superfici minime per occupante
Figura 3 – Tabella S.4-36: Superfici minime per occupante

  

Elementi Chiave degli Spazi Calmi

Per garantire l'efficacia degli spazi calmi, è essenziale includere:

  • Pareti resistenti al fuoco (almeno REI30) e elementi di chiusura (almeno E30-Sa);
  • Sistemi di comunicazione bidirezionale per permettere agli occupanti di richiedere assistenza. Il comunicatore bidirezionale, per essere accessibile da tutti, deve essere posizionato in modo tale che il tasto risulti a 100cm da terra;
  • Eventuali attrezzature da impiegare per l’assistenza (es. sedia o barella di evacuazione, …);
  • Chiare indicazioni sui comportamenti da tenere in attesa dell'arrivo dell’assistenza.
  • Inoltre, lo spazio calmo deve essere contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010- E024 o equivalente (Fig.4).

  

Figura 4 – Tabella S.4-8: Esempi di segnali UNI EN ISO 7010. Dalla norma ISO 16069 “Graphical symbols - Safety signs - Safety way guidance systems (SWGS)
Figura 4 – Tabella S.4-8: Esempi di segnali UNI EN ISO 7010. Dalla norma ISO 16069 “Graphical symbols - Safety signs - Safety way guidance systems (SWGS).

  

Elementi Chiave degli Spazi Calmi

Scuole

Nelle scuole, è fondamentale progettare spazi calmi che siano facilmente accessibili per studenti e personale con disabilità e segnalati chiaramente nei corridoi. Questi spazi devono essere ben segnalati e attrezzati con sistemi di comunicazione e assistenza. L'obiettivo è garantire che tutti possano trovare un rifugio sicuro in caso di emergenza.

Autorimesse

Zone designate nei parcheggi, con accesso facile e segnaletica chiara. Le autorimesse condominiali rappresentano una sfida per la gestione della comunicazione bidirezionale. La soluzione è avere dispositivi collegati a un call-center, garantendo che le richieste di assistenza siano sempre ricevute e gestite prontamente, senza dover affidarsi a soluzioni improvvisate come telefoni cellulari.

Edifici alti

Spazi calmi su ogni piano, integrati nei vani scala protetti. Nelle torri e nei grattacieli, è essenziale avere spazi calmi su ogni piano. Questi devono essere facilmente accessibili e ben segnalati, con adeguate attrezzature per l'assistenza. Questo garantisce che tutti gli occupanti, indipendentemente dalla loro capacità di deambulazione, possano trovare un luogo sicuro.

Hotel

Aree sicure ben segnalate per gli ospiti con mobilità ridotta. Gli hotel devono prevedere spazi calmi per ospiti con disabilità. Questi spazi devono essere vicini alle vie di fuga e dotati di sistemi di comunicazione bidirezionale. In caso di emergenza, gli ospiti devono sapere dove andare e come comunicare la loro presenza per ricevere assistenza.

Uffici

Spazi di rifugio accessibili nei piani degli uffici, ben indicati e facilmente raggiungibili. Negli uffici, gli spazi calmi devono essere contigui alle vie d'esodo e non intralciare l'evacuazione. Devono essere abbastanza grandi da ospitare tutti gli occupanti con disabilità. L'implementazione di questi spazi aumenta la sicurezza e la fiducia dei dipendenti e visitatori.

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Si ringrazia FSE PROGETTI per la gentile collaborazione

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