Prevenzione incendi in ospedale: linee guida INAIL

Normative per la prevenzione incendi nelle strutture ospedaliere

Le strutture ospedaliere sono degli enti che svolgono attività molto complesse e dove il tema della sicurezza diventa un elemento cruciale, soprattutto la sicurezza nei confronti del rischio incendi. Infatti è essenziale che la prevenzione incendi sia integrata con le altre misure strutturali e gestionali, identificando soluzioni preventive per garantire la sicurezza degli utenti e soddisfare le aspettative di chi si affida con fiducia ai servizi ospedalieri.

Il D.M. 18/09/2002 ha per scopo l'emanazione di disposizioni di prevenzione incendi riguardanti la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie in relazione alla tipologia delle prestazioni erogate, in seguito riportate e classificate sulla base di quanto riportato all'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997:

• strutture che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno;
• strutture che erogano prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo e/o diurno;
• strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio.

Con Decreto 29 marzo 2021 viene introdotto la RTV 11 ossia le norme tecniche di prevenzione incendi per le strutture sanitarie, questa è destinata alle sole strutture che erogano prestazioni di tipo sanitario e assistenziale, escludendo le case di riposo per anziani a carattere residenziale per ospiti autosufficienti. La RTV 11 si può usare in alternativa al decreto del Ministro dell’interno 18 settembre 2002 e distingue la tipologia delle strutture sanitarie secondo le seguenti classificazioni:

• SA sono attività che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo o diurno;
• SB sono attività che erogano prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo o diurno;
• SC sono attività che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio.

Le RSA possono essere classificate SA o SB a seconda della prestazione erogata dalla attività.

Linee guida INAIL per la gestione delle emergenze

L'Inail ha recentemente pubblicato un documento che offre indicazioni destinate a migliorare particolari aspetti organizzativi e gestionali nelle strutture sanitarie che ospitano apparecchiature per la risonanza magnetica (RM).
La pubblicazione chiarisce che l’organizzazione della sicurezza antincendio si basa sulla messa a punto di un piano di emergenza ANT (PE ANT) dove devono essere indicati:

• caratteristiche dei luoghi, vie di esodo, modalità di rilevazione incendi e diffusione allarmi;
• numero persone, lavoratori presenti, addetti antincendio (AA) e loro formazione;
• azioni che gli AA devono mettere in atto;
• procedure per esodo e richiesta d’intervento delle squadre di emergenza (SQEM) e dei VVFF;
• modalità di intervento negli ambienti con particolari criticità di rischio, come ad esempio le sorgenti di radiazioni ionizzanti (sorgenti RI), campi elettromagnetici (CEM), criogeni, etc.

Il PE ANT deve includere planimetrie con le vie d’esodo, ubicazione dei presidi ANT e di soccorso, indicazione
dei sistemi di disattivazione dell’alimentazione elettrica e delle altre linee di distribuzione, compresi i gas medicali.
Negli ambienti per la RM è fondamentale stabilire procedure antincendio specifiche, tenendo conto della presenza di CEM e fluidi criogenici, e formando adeguatamente gli addetti per gestire attrezzature amagnetiche.

Il sistema di rilevazione incendi deve essere attentamente selezionato, infatti è necessario installare estintori amagnetici (cioè non interagenti con i campi elettromagnetici) e dotare il sito di dispositivi di intervento con altri agenti estinguenti, che devono essere collocati in prossimità degli accessi e rispettare le norme vigenti. Inoltre, è fondamentale avere a disposizione una coperta ignifuga e una quantità di acqua sterile per gestire le emergenze in caso di incendio.

Le sale RM con magneti superconduttori devono avere un sensore per rilevare fughe di elio e un impianto di ventilazione di emergenza che aumenti il ricambio d'aria, così come devono essere presenti dispositivi per il controllo della ventilazione nella sala RM. Nello specifico, infatti, il personale preposto deve essere in grado di disattivare completamente la ventilazione della sala RM in caso di incendio. Inoltre, siccome gli incendi in sala RM e nel locale tecnico sono principalmente causati dalle apparecchiature elettroniche e dal calore generato, è importante quindi non lasciare materiali combustibili o infiammabili in queste aree.

Le vie di esodo diventano fondamentali in caso di incendio, infatti, devono essere segnalata chiaramente e le porte di accesso controllato devono avere sistemi di apertura libera dall'interno, senza utilizzo di chiavi, mentre le porte elettrificate devono prevenire aperture accidentali e garantire l'uscita in caso di malfunzionamenti o assenza di energia.

Concludendo, le linee guida INAIL pongono particolare attenzione nel conoscere le criticità legate ai campi elettromagnetici (CEM) e ai fluidi criogenici, poiché essi richiedono un'alta attenzione nei siti RM. Difatti, durante le emergenze, il mancato rispetto delle procedure può aumentare i rischi di gravi incidenti e diventa essenziale garantire non solo una formazione adeguata ma una presenza di dispositivi per gestire allarmi e interventi, evitando così ulteriori pericoli ovvero di esporre a rischi eccessivi lo stesso personale preposto.

LE LINEE GUIDA INAIL SONO SCARICABILI IN ALLEGATO.