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Prevenire in qualsiasi modo, ma PREVENIRE. Siamo davvero in grado di prevenire gli incendi?

scalisi.jpgDue bambini rimasti uccisi dalle fiamme, non ci si può dare pace a tali conseguenze. Un tragico bilancio di un vasto incendio che ha coinvolto tre appartamenti di un palazzo antico, nel pieno centro a Messina, tragedia che ha riacceso i riflettori sul tema della prevenzione degli incendi.

Come loro tanti sono i casi nazionali di morte per incendi nelle proprie abitazioni. Forse in alcuni casi il silenzio è il miglior modo per essere vicini alle famiglie… però, mi domando: siamo veramente preparati ad agire in caso di incendio anche nella propria abitazione?

E quanti edifici sono esposti allo stesso pericolo?

Per incendio s’intende l’infiammarsi e il bruciare di sostanze costituenti colture, vegetazioni, costruzioni, edifici, beni mobili, ecc. con danni a cose e persone. L’incendio è quindi una combustione sufficientemente rapida della quale non si ha il controllo e che si sviluppa senza limitazioni nello spazio e nel tempo.L’obiettivo primario è la salvaguardia delle vite umane cui fa seguito quello della tutela dei beni.Secondo delle statistiche, la principale causa di incendi ed infortuni in casa si localizza statisticamente in cucina. Tuttavia, la maggior parte delle morti per incendi che si verificano in casa, iniziano generalmente con innesco da oggetti temporanei.Oltre la metà dei bambini fino a 5 anni che muoiono a causa di incendi in casa dormono al momento dell’incendio. Un terzo di questi bambini sono troppo piccoli per reagire in maniera adeguata.
Gli incendi nella casa che possono essere fatali solitamente iniziano nel salotto o nelle camere da letto. Gli incendi in casa e i decessi si verificano più frequentemente durante i mesi più freddi, cioè da dicembre a febbraio, a causa dei diversi sistemi di riscaldamento utilizzati.

Negli Stati Uniti (il 94 %) ha almeno un allarme connesso al rivelatore di fumo. Tuttavia, solo tre quarti delle famiglie ha almeno un rivelatore di fumo in funzione. Spesso infatti vengono disattivati per consentire agli inquilini di fumare in casa o “effettuare un barbecue” sul balcone.

I sistemi di sprinkler riducono il rischio di morte in un incendio in casa di circa il 73%.

Gli allarmi dei rivelatori di fumo e i sistemi sprinkler possono ridurre le morti da incendi di un 82% e le lesioni per la stessa causa di oltre il 46%.

Le normative antincendio in generale, in Italia come all’estero, sono finalizzate a garantire l’adozione di tutte quelle misure idonee a prevenire l’insorgere di un eventuale incendio, cioè a minimizzare la probabilità di insorgenza delle cause che possono provocare un principio di incendio, e ad impedire la propagazione dello stesso all’interno dell’attività in cui è insorto.In particolare, per conseguire gli obiettivi di incolumità delle persone e la tutela dei beni, le attività soggette alla normativa antincendio devono essere progettate, realizzate e gestite in modo da:

  • minimizzare le cause di incendio;
  • garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti;
  • limitare la propagazione dell’incendio all’interno dell’attività in cui è iniziato;
  • limitare la propagazione dell’incendio agli edifici o locali contigui;
  • garantire la possibilità che gli occupanti lascino i locali indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo;
  • garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.

Nel caso di Edifici di Civile Abitazione, quanto detto si traduce concretamente nel:

  • garantire determinati requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali portanti (tanto maggiori quanto maggiore è l’altezza dell’edificio);
  • prevedere la realizzazione di compartimenti antincendio (che impediscano la propagazione di un eventuale incendio) mediante l’adozione di elementi strutturali non combustibili con determinati valori di resistenza al Fuoco (Pareti REI, Porte REI, Solai REI);
  • garantire l’esodo degli occupanti l’edificio mediante l’adozione di un congruo numero di vie di esodo praticabili;
  • garantire determinate caratteristiche delle vie di esodo (scale di tipo protetto, cioè delimitate da pareti e porte aventi determinati requisiti REI, scale di tipo a prova di fumo ovvero scale accessibili mediante filtri a prova di fumo, e/o scale di sicurezza esterne);
  • eliminare o disporre in maniera ordinata ed all’interno contenitori metallici qualsiasi tipo di materiale combustibile lungo le vie di esodo;
  • prevedere la realizzazione di impianti (elettrici, riscaldamento, condizionamento, gas) secondo la regola dell’arte;
  • prevedere l’adozione di specifici impianti antincendio (Impianto di spegnimento ad acqua manuale con Idranti e/o Naspi, Impianto di Rivelazione e Segnalazione Incendi, Estintori), progettati e realizzati secondo la regola dell’arte;
  • garantire un’adeguata manutenzione degli impianti antincendio.

Qualche anno fa, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sezione – Pistoia, diffondono la cultura della sicurezza con dei corsi formativi nelle scuole, chiamato: “Casa Sicura", corsi formativi per bambini per la prevenzione degli incidenti domestici, diffondendo le conoscenze su come affrontare i rischi domestici, a partire dagli eventi incidentali più frequenti e di favorire la formazione di una cultura della prevenzione sulla propria vita (https://casasicuravvf.it/).

MARIA SCALISI

 

Ho volutamente mettere la foto di Maria nell'articolo per far conoscere a tutti una GRANDE risorsa del Nostro Ordine.

Impegno, amore e dedizione sono gli "ingredienti" che rendeno forte una persona che diventerà sicuramente un bravo Ingegnere.

Maria sta dimostrando di possedere tutte e tre le qualità e sono sicuro che a breve, la costanza e la disponibilità che mette quotidianamente, Le sarà ripagata anche nel campo lavorativo.

Francesco Triolo