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Presentato il "Rapporto Ocse sulle performance ambientali: Italia 2013"

Definire le priorità per la crescita sostenibile del Paese, attraverso una serie di valutazioni e raccomandazioni di medio-luongo periodo. È quanto si propone il Rapporto Ocse sulle performance ambientali: Italia 2013, presentato questa mattina a Roma dal ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, e dal direttore del Dipartimento Ambiente dell’Ocse, Simon Upton. Il documento sarà trasmesso dal ministro Clini al nuovo Parlamento affinché le raccomandazioni formulate siano tenute in considerazione nella politica per la crescita dell’Italia.

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO OCSE SULLE PERFORMANCE AMBIENTALI: ITALIA 2013
DICHIARAZIONE DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE CORRADO CLINI:
“DALL’OCSE UN IMPORTANTE CONTRIBUTO AL NUOVO PARLAMENTO PER DEFINIRE LE PRIORITÀ PER LA CRESCITA SOSTENIBILE DEL PAESE”

“Desidero sottolineare il valore e l’importanza del Rapporto dell’OCSE sull’ambiente Italia 2013, che oggi viene presentato ufficialmente, in primo luogo per il suo carattere di oggettività e terzietà, essendo il frutto di un attento lavoro di analisi delle informazioni e dei dati raccolti con scrupoloso metodo, effettuato da un  prestigioso organismo internazionale, dal quale l’Italia ha sempre avuto utili indicazioni per il miglioramento delle scelte politiche e di governo, principalmente in campo economico ma anche in molti altri ambiti e materie. Trasmetterò il Rapporto dell’OCSE al nuovo Parlamento affinché le raccomandazioni formulate siano tenute in considerazione nella politica per la crescita dell’Italia.

Voglio ancora sottolineare la raccomandazione che considero la più rilevante tra quelle indicate dall’OCSE: l’Italia deve adottare un’agenda verde per la crescita con un programma coerente e integrato di misure per la de-carbonizzazione dell’economia, che guardi non solo al breve ma anche al medio-lungo periodo. A questo proposito oggi il Cipe ha approvato il Piano Nazionale 2013-2020 per la decarbonizzazione dell’economia.

Occorre cogliere le enormi potenzialità per investimenti e lavoro presenti nei settori della green economy in senso stretto, e nelle altrettanto grandi prospettive di ripresa e di sviluppo legate alla trasformazione dei settori produttivi tradizionali e maggiormente inquinanti. Molte iniziative sono già state intraprese ma è necessario assicurarne la continuità e ampliandone la portata.

Infine, voglio ribadire quanto l’OCSE raccomanda per rendere più efficiente il sistema della governance pubblica, a tutti i livelli di responsabilità, così da aumentarne l’efficacia e la capacità di rispondere alle esigenze del Paese. L’OCSE prende in esame, come caso di analisi, la gestione dell’acqua: anche in questo settore, la messa in campo delle misure necessarie per allineare la gestione e l’uso di una risorsa vitale può convertirsi in output positivi sul piano economico e sociale e deve essere integrata in un disegno più ampio di messa in sicurezza dell’assetto complessivo del territorio dal punto di vista idrogeologico.

La visita della delegazione dell’OCSE e la presentazione ufficiale del Rapporto Ambiente Italia 2013 cadono in un momento-chiave della vita politica del Paese: prendiamo quindi atto delle raccomandazioni dell’OCSE come di un importante contributo alla definizione del quadro delle priorità da mettere all’ordine del giorno”.

Corrado Clini

www.minambiente.it/archivio/comunicati/EPR_Assessment_and_recs_ITALY_2013_ITA_-_8_Feb.pdf

www.minambiente.it/archivio/comunicati/EPR_Highlights_ITALY_2013_ITA.pdf