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Posa pavimenti e rivestimenti: membrane antifrattura e impermeabili, cosa c'è da sapere?

Abbiamo realizzato un’intervista ad Albano Bertolini, referente Assistenza Tecnica Fassa Bortolo, per sapere di più sul tema. Nell'articolo le soluzioni Fassa Bortolo per proteggere e conferire maggior durabilità alle superfici, anche su sottofondi problematici.

Desolidarizzazione e impermeabilizzazione sotto piastrella

Per proteggere e conferire maggior durabilità, anche su sottofondi problematici, Fassa Bortolo ha ampliato l’offerta del Sistema Posa Pavimenti e Rivestimenti con una nuova gamma di membrane desolidarizzanti e impermeabilizzanti.

La linea FASSA LAMINA SYSTEM, composta da tre membrane innovative, offre una soluzione efficace per l’incollaggio su fondi eterogenei e problematici di rivestimenti sia di tipo ceramico che lapideo. Grazie a questa linea di prodotti è possibile intervenire in modo preventivo, proteggendo e aumentando la durabilità del sistema pavimento.

Non solo, grazie a due specifiche membrane della linea FASSA LAMINA SYSTEM, è possibile proteggere il supporto di posa da infiltrazioni d’acqua e umidità, evitando la comparsa di efflorescenze in corrispondenza delle fughe della pavimentazione, prevenendo il rischio di trasferimento di umidità agli ambienti adiacenti e la formazione di macchie e muffe, preservando ulteriormente la durabilità.

Per sapere di più in tema di desolidarizzazione e impermeabilizzazione sotto piastrella, abbiamo deciso di sottoporre alcune domande ad Albano Bertolini, Referente dell’Assistenza Tecnica Fassa Bortolo. Ecco cosa è emerso nel corso dell’intervista.

  

Piastrelle ceramiche e rivestimenti lapidei: sfide e innovazioni nella posa in opera

Negli ultimi anni, le piastrelle di ceramica sono state protagoniste di un'importante evoluzione, sia in termini di formato che di spessore. Architetti, interior designer e committenti hanno subito il fascino delle grandi lastre poiché donano agli ambienti un senso di continuità rispetto alla piastrellatura tradizionale. Quali sono le principali problematiche che i maestri piastrellisti si trovano ad affrontare nella posa delle lastre di grande formato?

Le lastre e piastrelle ceramiche di grande formato continuano a guadagnare sempre più popolarità, poiché le loro dimensioni estese diminuiscono le discontinuità e il numero di fughe, contribuendo a creare una percezione di continuità agli ambienti che assume grande valore dal punto di vista estetico.

Oltre alla percezione estetica complessiva, però, è indispensabile tenere conto di alcuni importanti aspetti tecnici quando si realizza una pavimentazione con i grandi formati in ceramica, specialmente in relazione alle discontinuità presenti nel supporto di posa. Primo aspetto da considerare è sicuramente la presenza dei giunti, quest’ultimi necessari per garantire la durabilità della piastrellatura. Purtroppo, si è sempre riscontrato un conflitto tra l'imprescindibile esigenza tecnica dei giunti e la percezione estetica legata alla continuità del rivestimento.

Realizzare piastrellature che, come detto, utilizzano sempre più elementi di grande formato e con minor numero di fughe per metro quadrato, significa avere piastrellature con un modulo elastico sempre più elevato e, di conseguenza, strutture sempre più rigide.

Le lamine sono il giusto compromesso all’interno di questa dinamica, poiché rispondono contestualmente ad esigenze tecniche ed estetiche.

 

Esiste una normativa specifica di riferimento per l’utilizzo e la marcatura di queste membrane?

Al momento, purtroppo non esiste ancora una normativa specifica relativa all’uso e nemmeno una marcatura per questa tipologia di prodotti.

 

Ruolo e funzione del giunto tecnico nel sistema pavimento

Può spiegarci cosa è un giunto e quale ruolo/funzione ha all’interno del sistema pavimento?

Per definizione, il giunto rappresenta una discontinuità. Tra le tipologie più comuni di giunto troviamo il giunto perimetrale, che separa la superficie orizzontale da elementi verticali come pareti e colonne, e il giunto di frazionamento o di contrazione, realizzato sul massetto fresco. Quest'ultimo serve a frammentare i campi e a creare geometrie regolari, funzionando anche come meccanismo di rilascio delle tensioni che si accumulano durante la maturazione del massetto.

Durante il processo di maturazione, infatti, il massetto subisce una contrazione, generando tensioni che, se non gestite adeguatamente, possono causare fessurazioni nel supporto che possono a loro volta ripercuotersi sulla piastrellatura. Il giunto ha quindi il compito di assorbire queste tensioni, prevenendo a monte la formazione di fessure.

La norma UNI 11493 parte 1 impone che la discontinuità del giunto debba essere riportata sulla piastrellatura. Tale sfida è emersa soprattutto con l'introduzione della posa a colla e l’utilizzo di piastrelle di grande formato. Questo diventa un aspetto particolarmente critico se si utilizzano formati di rivestimento in ceramica più ampi, in quanto risulta più complesso far coincidere la fuga della piastrellatura con il giunto.

La norma 11493-1 stabilisce che quando non è possibile allineare i giunti del massetto con quelli della piastrellatura, è necessario effettuare tagli nella piastrellatura stessa interrompendone la continuità e alterando il valore estetico. Prima della posa della piastrellatura, si consiglia perciò di eseguire un layout preventivo di posa; tale operazione permette verificare la geometria di posa con i formati a disposizione per far sì che il giunto del massetto coincida il più possibile con la fuga della piastrellatura, soprattutto quando si lavora con formati più grandi.

Ecco che l'impiego delle lamine diventa fondamentale in quanto permette di traslare il posizionamento del giunto di contrazione presente nel massetto, dando la possibilità al posatore di realizzare il giunto sulla piastrellatura in corrispondenza dell’accostamento tra due differenti elementi in ceramica. La lamina, in virtù della capacità di “crack bridging”, agisce come un ponte sul giunto o sul punto critico da trattare; ciò permette di prevenire la formazione di fessurazioni sulla piastrellatura.

 

Desolidarizzazione della piastrellatura dal supporto di posa

Come garantire una corretta desolidarizzazione della piastrellatura dal supporto?

Se la desolidarizzazione deve svolgere la funzione di anti-frattura, è fondamentale individuare i punti critici da trattare, in quanto su questi punti si dovrà avere la continuità della lamina; in base a questo si deciderà come orientare la posa dei rotoli riducendo il più possibile le interruzioni. Le giunzioni tra i vari teli vengono solamente accostate, non è mai prevista la sovrapposizione.

Se oltre alla funzione anti-frattura la desolidarizzazione dovrà anche svolgere la funzione di impermeabilizzazione, sia le giunzioni che i punti critici dovranno essere trattati ai fini della tenuta con AQUAZIP ELASTOBAND, incollate con uno speciale adesivo-impermeabilizzante, AQUAZIP LAMINA FIX.

I prodotti AQUAZIP ELASTOBAND sono utilizzati per raccordare ed impermeabilizzare superfici ad angolo, per es. verticali con orizzontali, verticali con verticali e per realizzare giunti di dilatazione elastici negli interventi di impermeabilizzazione sotto piastrella in spinta positiva.

 

Le membrane sotto piastrella possono avere molteplici funzioni

Quali altre funzioni possono svolgere queste membrane?

Le lamine sono principalmente progettate per prevenire le fessurazioni sul rivestimento (antifrattura), ma possiedono anche altre potenziali funzioni. La norma UNI 11493-1, al punto 6, discute dell’applicazione di membrane in fogli, aderenti al supporto, in grado di svolgere una serie di funzioni aggiuntive. Queste includono impermeabilizzazione, desolidarizzazione, distribuzione o assorbimento dei carichi, e altre funzioni come lo sfogo del vapore e la correzione acustica.

Le lamine diventano di grande aiuto quando si tratta di posare un nuovo rivestimento su un fondo eterogeneo o in caso di sovrapposizione. È importante considerare che i substrati disomogenei possono reagire in modi differenti; la lamina svolge un ruolo cruciale nel mitigare eventuali tensioni in punti critici, impedendo che si trasmettano in modo concentrato sulla piastrellatura. In particolare, nelle piastrellature di grande formato, dove le tensioni possono essere più accentuate, le lamine sono fondamentali per prevenire la formazione di fessurazioni e garantire la durabilità del rivestimento.

Ricordo che come previsto dalla norma UNI 11493-2, il piastrellista ha l'onere di controllare il supporto e valutare l'idoneità di posa. Il supporto dovrà essere pulito, asciutto, livellato ed in quota, nonché superficialmente resistente e strutturalmente compatto in tutto lo spessore e con resistenza meccanica idonea a ricevere un rivestimento in conformità alla destinazione d’uso finale prevista.

Nel caso in cui si utilizzi un prodotto con funzione impermeabilizzante, è fondamentale sigillare l'accostamento dei teli per garantire la continuità e prevenire eventuali infiltrazioni d'acqua. Questi prodotti sono efficaci contro l'acqua proveniente dall'alto. Pertanto, le lamine impermeabilizzanti trovano ampio impiego anche nelle pavimentazioni di coperture piane, come terrazzi e balconi.

La norma UNI 11493-1 specifica che, quando si posano piastrelle su terrazzi o balconi, il massetto di supporto può essere impermeabilizzato sia sopra che eventualmente sotto, mediante l'uso di materiali impermeabilizzanti. In questo contesto, le membrane desolidarizzanti possono sostituire la funzione tradizionalmente affidata alle guaine liquide (tipo quelli della famiglia AQUAZIP di Fassa Bortolo).

 

Precisazione doverosa: impermeabilizzazione primaria e secondaria

Il fatto che abbiano numerose funzioni, non significa però che queste lamine vadano utilizzate come impermeabilizzanti di tipo primario.

In effetti talvolta riscontriamo un po' di confusione perché alcuni propongono questa tipologia di prodotti anche come impermeabilizzazione di tipo primario, mentre non è corretto. In Italia, per la progettazione di coperture continue piane è necessario seguire le linee guida specifiche stabilite dalla norma UNI 8178.

Per "copertura piana" si intende una superficie in cui l'ambiente sotto l'intradosso è destinato a un uso abitativo, escludendo quindi i balconi o terrazzini a sbalzo. La norma si applica quindi a solai di copertura.

Nel contesto della progettazione di una copertura piana, conformemente alla norma UNI 8178, l'impermeabilizzazione primaria, responsabile della tenuta all'acqua, richiede l'utilizzo di specifici elementi, come membrane prefabbricate bituminose o membrane sintetiche.

 

Per approfondire, leggi questo articolo
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Fassa Bortolo, invece, propone la membrana AQUAZIP LAMINA 3D come prodotto impermeabilizzante secondario, ideale per la protezione del massetto. Quando sulla copertura piana si prevede uno strato di protezione pesante, come una piastrellatura, sull'elemento di tenuta all’acqua, viene realizzato un massetto che può essere a sua volta impermeabilizzato con una guaina liquida o mediante l'uso di una membrana desolidarizzante, come il nostro AQUAZIP LAMINA 3D, sulla quale verrà poi posata la piastrella.

AQUAZIP LAMINA 3D – Membrana multifunzione a tre strati (sp. 2 mm) da utilizzare sotto piastrella, anche in presenza di sistemi di riscaldamento a pavimento.
(Fassa Bortolo)

 

Nel corso del tempo, le fughe e i giunti possono deteriorarsi, consentendo l'ingresso di acqua nel supporto. In zone climatiche fredde, i cicli di gelo-disgelo possono causare il degrado progressivo del supporto, culminando nel distacco delle piastrelle. Inoltre, durante il periodo estivo, l'acqua può passare allo stato di vapore, attraversare il massetto e interagire con gli elementi presenti nella reazione di idratazione del cemento, come la calce idrata, generando fenomeni di sbiancamento e fluorescenza alle fughe.

(Fassa Bortolo)

 Riepilogando, l'obiettivo principale di un impermeabilizzante sotto la piastrella è mantenere il supporto asciutto, ma è sempre è essenziale ricordare che nelle coperture piane la vera tenuta all'acqua deve essere garantita da un’impermeabilizzazione di tipo primario, in accordo con quanto prescritto dalla norma UNI 8178.

 

La linea FASSA LAMINA SYSTEM

Entriamo nel vivo della linea FASSA LAMINA SYSTEM. In sintesi, quali sono le tipologie di lamine che Fassa Bortolo propone al mercato e quali sono le specifiche funzioni di ciascuna?

La linea FASSA LAMINA SYSTEM si compone di tre prodotti innovativi, selezionati per qualità ed elevate prestazioni, da scegliersi in funzione della tipologia di intervento da eseguire e delle esigenze progettuali.

FASSAFLOOR LAMINA TEX svolge funzione anti-frattura, AQUAZIP ECO LAMINA 2D svolge funzione impermeabilizzante per superfici verticali ed orizzontali in ambiente interno, mentre AQUAZIP LAMINA 3D è una membra multifunzione per superfici orizzontali interne ed esterne che svolge funzione di anti-frattura, impermeabilizzante, riduce le sollecitazioni al supporto e permette di attenuare il rumore al calpestio.

 

Membrana antifrattura FASSAFLOOR LAMINA TEX

FASSAFLOOR LAMINA TEX - Telo antifrattura per pavimenti interni ed esterni (nota bene: non svolge funzione impermeabilizzante). Si tratta di una membrana desolidarizzante composta da due diversi strati tessuto non tessuto (TNT): lo strato inferiore in polipropilene è particolarmente resistente alle sollecitazioni per garantire una corretta desolidarizzazione dal supporto, mentre lo strato superiore, in polipropilene e poliestere, consente una migliore adesione con il collante impiegato per la posa delle piastrelle.

Questo prodotto è utilizzato per disaccoppiare e ridurre la tensione tra rivestimenti finiti (piastrelle in ceramica o pietra naturale) ed il supporto di posa, anche in presenza di sistemi di riscaldamento a pavimento.

FASSAFLOOR LAMINA TEX è particolarmente indicata in tutte quelle situazioni dove l’integrità del rivestimento può essere a rischio a seguito di tensioni nel supporto che agiscono in modo parallelo alla pavimentazione (tensioni di taglio), o negli interventi in sovrapposizione, dove per la differenza di formato non c’è corrispondenza tra i giunti presenti nel supporto ed il giunto di dilatazione sul nuovo rivestimento.

Grazie alla buona capacità di crack-bridging del prodotto, permette l’incollaggio del rivestimento su fondi eterogenei, non completamente stagionati o con microfessurazioni complanari fino a 1,5 mm.

Il prodotto può essere applicato su sottofondi portanti come, ad esempio, pavimenti in calcestruzzo stagionato (almeno 6 mesi), massetti in cemento o anidrite, pavimentazioni esistenti con rivestimenti in ceramica, marmo, parquet, legno, ben ancorati al fondo. Può essere utilizzato anche per la desolidarizzazione di pavimenti realizzati su pannelli in fibro-gesso.

FASSAFLOOR LAMINA TEX si installa utilizzando un adesivo specifico mediante l’ausilio di una spatola con dente da 3 mm. Dato lo spessore ridotto, questa membrana può essere installata anche in situazioni in cui non è stata prevista a progetto.

Avvertenze di posa: non far coincidere le giunzioni del telo con giunti, fessurazioni e i punti critici presenti sul supporto. Il telo antifrattura deve avere un distacco di 5 mm dagli elementi verticali (pareti laterali e colonne).

La posa del rivestimento può essere eseguita non appena l’adesivo utilizzato per la posa della membrana risulta calpestabile. Per l'applicazione di rivestimenti ceramici o in materiale lapideo su FASSAFLOOR LAMINA TEX, si consiglia di utilizzare un adesivo cementizio o reattivo ad elevate prestazioni utilizzando la tecnica della doppia spalmatura.

Caratteristiche e vantaggi di FASSAFLOOR LAMINA TEX in breve

  • Buona capacità di crack-bridging.
  • Aumenta la durabilità della piastrellatura su fondi problematici.
  • Evita di rispettare i giunti di frazionamento esistenti nel supporto.
  • Riduce le tensioni al taglio sul rivestimento aumentandone la durabilità.
  • Riduce il rischio di fessurazione su piastrellature realizzate con lastre di grande formato.
  • Ideale in caso di ristrutturazione dato il basso spessore (0,5 mm).
  • Installazione facile e veloce.
  • Elevata resistenza agli alcali.

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Membrane desolidarizzanti impermeabilizzanti AQUAZIP LAMINA 3D e AQUAZIP ECO-LAMINA 2D

All’interno della macro-famiglia AQUAZIP, come già anticipato, Fassa Bortolo propone due membrane desolidarizzanti impermeabilizzanti: AQUAZIP LAMINA 3D e AQUAZIP ECO-LAMINA 2D.

AQUAZIP LAMINA 3D – Membrana multifunzione a tre strati (spessore 2 mm) da utilizzare sotto piastrella, anche in presenza di sistemi di riscaldamento a pavimento. Combina le funzioni di impermeabilizzazione, disaccoppiamento e riduzione del rumore da calpestio.

È la soluzione ideale per il controllo delle fessurazioni su supporti lesionati, per l’impermeabilizzazione dei massetti, il controllo delle tensioni di vapore su sottofondi umidi.

Si compone di un’anima centrale in polietilene a bassa densità, circondata da due strati di tessuto non tessuto in polipropilene: il primo assicura elevata impermeabilità e costituisce una barriera al passaggio dell’acqua, il secondo possiede un’elevata resistenza agli alcali e garantisce al contempo adesione e desolidarizzazione.

AQUAZIP LAMINA 3D si può applicare a pavimento su vari supporti, in ambienti interni ed esterni d’uso residenziale.

Nel caso di applicazione su terrazzi, balconi e pavimentazioni esterne, è obbligatorio verificare che la pendenza del piano di posa verso gli scarichi delle acque meteoriche sia compresa tra 1 e 1,5%.

Per interventi di impermeabilizzazione del substrato si dovrà successivamente procedere all'impermeabilizzazione di tutti i punti critici, quali ad esempio angoli interni ed esterni, raccordi perimetrali tra pavimento e parete, oltre che all'impermeabilizzazione delle giunzioni tra i vari teli, mediante l'impiego degli accessori AQUAZIP ELASTOBAND.

Avvertenza: non utilizzare come elemento di tenuta primaria su coperture piane (per questo impiego si rimanda alle stratigrafie proposte dalla norma UNI 8178-2).

Per la corretta posa in opera di AQUAZIP LAMINA 3D attenersi alle specifiche contenute nella scheda tecnica. Il prodotto si incolla al supporto utilizzando un adesivo specifico e mediante l’ausilio di una spatola con dente da 5 mm. Per una dimostrazione di come si applica la membrana, si invita il lettore alla visione del video che segue.

Caratteristiche e vantaggi di AQUAZIP LAMINA 3D in breve

  • Impermeabile all'acqua.
  • Disaccoppiamento elastico di rivestimenti rigidi.
  • Permette la posa su fondi cementizi umidi e non completamente stagionati (gestione del vapore).
  • Riduce il rumore da calpestio di 6 dB.
  • Ideale per ristrutturazioni grazie ad uno spessore di soli 2 mm.
  • Evita di dover rispettare i giunti di frazionamento esistenti nel supporto.
  • Elevata capacità di crack-bridging; riduce la trasmissione delle tensioni dal supporto.
  • Elevata resistenza agli alcali.
  • Installazione facile e veloce.
  • Ridotto consumo di adesivo.
  • Riduce le sollecitazioni al supporto.
  • Buona stabilità e minore deformazione dovuta alle temperature.

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AQUAZIP ECO-LAMINA 2D - Nuova eco-membrana impermeabilizzante con struttura a tre strati: l’anima impermeabilizzante in polietilene a bassa densità con elevato contenuto di prodotto riciclato è rivestito su entrambe le facce da un tessuto non tessuto in polipropilene che favorisce una maggiore coesione con l’adesivo impiegato sia per la posa della membrana che per quella del rivestimento.

Può essere utilizzata in ambienti interni esposti al contatto con acqua e vapore sia in modo occasionale (come bagni e docce), sia continuo (come bagni turchi), per prevenire il rischio di trasferimento di umidità agli ambienti adiacenti e la formazione di macchie e muffe nelle corrispondenti pareti, preservandone la durabilità.

Si può utilizzare sottopavimento e rivestimento in piastrelle ceramiche, pietra naturale e mosaici, anche in presenza di sistemi radianti. Per ambienti interni d’uso residenziale e commerciale, a pavimento e a parete.

Caratteristiche e vantaggi di AQUAZIP ECO-LAMINA 2D in breve

  • Prodotto con elevato contenuto di PE riciclato.
  • Permette la posa su fondi umidi.
  • Basso spessore (0,5 mm).
  • Installazione facile e veloce.
  • Elevata resistenza agli alcali.
  • Svolge funzione di Barriera al vapore (Sd > 100 metri).
  • Impermeabile all'acqua.

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