Ponte sullo Stretto di Messina: il Comitato scientifico da l'ok ma evidenzia 68 criticità
Il Comitato scientifico esterno deputato alla valutazione della fattibilità ha dato parere positivo al progetto del consorzio Eurolink del Ponte, evidenziando però 68 mancanze, alcune delle quali collegate ai terremoti e ai test per il vento.
Il Ponte sullo Stretto di Messina incassa il parere positivo del Comitato esterno deputato alla valutazione di fattibilità dell'opera, ma anche una serie rilevante di criticità, ben 68, che spaziano dall'assenza di test per il vento ai terremoti più aggiornati.
L'ok è arrivato la scorsa settimana, e il Comitato ha consegnato al Consorzio Eurolink, che dovrà poi procedere alla redazione del progetto esecutivo di un'opera che, in teoria, dovrebbe vedere i cantieri aperti dall'estate del 2024, una serie di raccomandazioni non banali (51 pagine di osservazioni).
Le criticità principali: vento, sismicità, analisi strutturali, materiali
Come spiegato da "Repubblica", ci sono 4 criticità fondamentali.
Prima di tutto, secondo il Comitato, è necessario aggiornare la valutazione di impatto del vento al 2024 (quella attuale è ferma al 2011), compresa quella collegata all'azione combinata con i carichi di traffico ferroviario e stradale.
In seconda istanza, bisogna effettuare controlli dettagliati su sismicità e rischio sismico, con un'analisi che deve tenere conto dell'aggiornamento dei terremoti 'ad oggi'.
Altro doveroso aggiornamento dovrà riguardare le analisi strutturali e bisognerà infine utilizzare materiali innovativi, chiarendo l'origine dell'acciaio determinante per il rispetto delle nuove regole sull'elasticità.
Il problema della Commissione VIA-VAS
Un altro 'nodo' è riferito al parere della Commissione VIA-VAS, la quale dovrà esprimersi sul progetto del ponte di collegamento tra Calabria e Sicilia: la scadenza per l'emissione del 'parere' è fissata al 24 maggio, proprio nel bel mezzo della definizione del progetto, con tutti gli annessi e connessi del caso e potenziali ritardi nell'iter 'voluto' dal ministro delle Infrastrutture Salvini (avvio nell'estate 2024, completamento nel 2032).
Per la valutazione di impatto ambientale verrà riavviata l'istanza con scadenza 90 giorni, in quanto parte del progetto era stato esaminato nel 2011 primad della cancellazione. Insomma, i tempi saranno strettissimi e l'esame riguarda svariati documenti.
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