Ponte Messina: Mims avvia procedura per lo studio di fattibilità tecnico-economica, i dettagli
Lo studio dovrà prendere in esame la soluzione progettuale del "ponte aereo a più campate", in relazione ai molteplici profili evidenziati nella relazione presentata il 30 aprile 2021
Ponte Messina: Mims, avviata la procedura per la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica che valuti le diverse ipotesi identificate
Roma, 12 gennaio 2021 - Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha reso oggi al Consiglio dei Ministri un’informativa sulle azioni necessarie per avviare la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, ai sensi dell'articolo 23, comma 5, del D. Lgs. n. 50 del 2016.
Lo studio dovrà prendere in esame la soluzione progettuale del "ponte aereo a più campate" (relazione finale scaricabile in coda all'articolo), in relazione ai molteplici profili evidenziati nella relazione presentata il 30 aprile 2021 dall’apposito Gruppo di Lavoro istituito nel 2020 presso il Mims, valutandone la intrinseca sostenibilità sotto tutti i profili indicati, mettendola a confronto con quella del ponte "a campata unica” e con la cosiddetta "opzione zero".
Ponte a tre campate ? non tutti sono d'accordo
L’idea di poggiare il ponte sui piloni in mare fu bocciata nel 1990 dai due esperti di fama mondiale - l’americano Robert Whitman e l’olandese Abraham Van Weele - incaricati di esaminare proprio questa soluzione. I due esperti la esclusero per le forti correnti che avrebbero reso arduo l’affondamento dei piloni e per la notevole esposizione al rischio sismico.
Inoltre, lo studio deve fornire gli elementi, di natura tecnica e conoscitiva, occorrenti per valutare la realizzabilità del sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, anche sotto il profilo economico-finanziario.
All'acquisizione del documento di fattibilità tecnico-economica provvederà, tramite procedura di evidenza pubblica, la società RFI Spa, in quanto capace di garantire la più appropriata continuità e interconnessione dell'intervento con quelli ferroviari progettati nei territori calabresi e siciliani.
Per questo, in data odierna è stato dato mandato alla Direzione Generale competente di avviare il processo amministrativo, a valere sui fondi stanziati a tale scopo dalla Legge di bilancio per il 2021.
Giovannini: Ponte sullo Stretto, progetto di fattibilità entro la primavera 2022
Questa decisione del ministro Giovannini non nasce dal nulla. Il ministro aveva infatti anticipato ad agosto 2021 che avremmo avuto un progetto di fattibilità per il Ponte sullo Stretto di Messina entro la prossima primavera in audizione alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti dela Camera. Aveva anche evidenziato che dopo quella data verrà avviato un dibattito pubblico per arrivare a «una scelta condivisa» e avere risorse nella legge di bilancio 2023.
Si ricorda che nei mesi scorsi il Governo ha provveduto a potenziare l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina, anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano complementare, destinando a tale scopo 510 milioni di euro.
Gli interventi messi in atto vanno nella direzione di migliorare e velocizzare l’attraversamento dello Stretto, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima e la riduzione dell’inquinamento.
Tra le iniziative adottate figurano, tra le altre, la riqualificazione del naviglio per il trasbordo ferroviario con la messa in esercizio di due nuove navi e l’ibridizzazione di tutta la flotta, il rinnovo del materiale rotabile ferroviario per velocizzare le manovre di carico/scarico dei treni, la riqualificazione del naviglio veloce per i passeggeri e delle stazioni ferroviarie di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.
Sono previsti anche interventi per migliorare l’accessibilità stradale ai porti.
Come attraversare lo stretto di Messina? Non con l’approccio “Genova”, ma con l’approccio “Millau”
Da tempo e a fasi alterne si torna a parlare di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina.
Si potrà mai tentare di collegare la Sicilia al continente? di sicuro sarà necessario cambiare l’approccio: prima sviluppare il progetto e poi appaltare i lavori. E quale modello prendere a riferimento? Secondo l’autore dell’articolo il viadotto della cittadina francese di Millau, la cui storia dimostra come un problema si sia trasformato in un’opportunità.