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PMI e transizione 5.0: oltre 6 miliardi per agevolazioni fiscali sulla sostenibilità

La Transizione 5.0, parte integrante del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dell'Italia, rappresenta una chance cruciale per le piccole e medie imprese (PMI) italiane di contribuire attivamente alla sostenibilità e alla resilienza economica. Le agevolazioni fiscali previste daranno una svolta alla transizione a patto di rispettare le condizioni stabilite e di non cumulare il credito d'imposta con altre agevolazioni europee.

Opportunità di investimento e credito d'imposta per le imprese

Il DM “Transizione 5.0” segna un'importante evoluzione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dell'Italia, prendendo spunto dalla proposta presentata dal nostro Paese all'Unione Europea, e rispondendo non solo alle esigenze attuali del Paese, ma allineandosi anche agli standard europei con la promozione di una crescita sostenibile e resiliente.

Le imprese, attraverso il piano “Transizione 5.0”, beneficeranno di importanti risorse finanziarie per gli investimenti effettuati nei settori dell’innovazione e della riduzione dei consumi energetici.

I primi chiarimenti sul piano sono stati pubblicati sul sito del gestore dei servizi energetici (GSE) e su quello del Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT), dove viene anche evidenziata la dotazione finanziaria complessiva, pari a 6,3 miliardi di euro.

Le nuove risorse per il credito d'imposta supportano le imprese che decidono di investire in beni materiali e immateriali, con una riduzione dei consumi di almeno del 3% per le strutture produttive e del 5% per i processi aziendali, rispetto all'anno precedente all'inizio del progetto. Restano esclusi dall’agevolazione:

  • i veicoli;
  • i beni con aliquota di ammortamento inferiore al 6,5%;
  • i fabbricati;
  • i beni che possano essere devoluti gratuitamente;
  • interventi che violano il principio di “Do Not Significant Harm” (DNSH) ossia di “non arrecare un danno significativo” all’ambiente.

Per poter usufruire del credito d’imposta, il progetto deve essere avviato entro il 1° gennaio 2024 e concluso entro il 31 dicembre 2025.

Il piano di transizione 5.0 non consente la cumulabilità con altre agevolazioni previste nei programmi e strumenti finanziati con fondi dell'Unione europea.

Quindi non è possibile cumulare tale misura con le iniziative incentivanti che prevedono:

  • Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
  • Fondo sociale europeo + (FSE+);
  • Fondo per la transizione giusta (JTF);
  • altre misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR);
  • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

 

Vantaggi per le PMI che investono nella sostenibilità energetica

I beneficiari del credito d’imposta del piano “Transizione 5.0” sono tutte le imprese che hanno la propria struttura produttiva nel territorio dello Stato e che effettuino negli anni 2024 e 2025 nuovi investimenti con progetti di innovazione allo scopo di apportare una riduzione del consumo.

Al momento restano escluse:

  • le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale;
  • imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9 comma II del d.lgs. 231/2001.

Le aziende che rispettano i requisiti energetici avranno dei vantaggi notevoli con il credito d’imposta.
Di seguito è riportato un riepilogo delle aliquote disponibili in base alla riduzione dei consumi energetici:

  • per una riduzione dei consumi del 3% o 5% si avrà:
  1. 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  2. 15% per investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  3. 5% per investimenti oltre 10 milioni e fino a un massimo di 50 milioni di euro annuali per impresa beneficiaria;
  • per una riduzione dei consumi superiore al 6% o 10% si otterranno:
  1. 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  2. 20% per investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  3. 10% per investimenti oltre 10 milioni e fino a un massimo di 50 milioni di euro annuali per impresa beneficiaria;
  • per una riduzione dei consumi superiore al 10% o 15% si avrà:
  1. 45% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  2. 25% per investimenti oltre 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  3. 15% per investimenti oltre 10 milioni e fino a un massimo di 50 milioni di euro annuali per impresa beneficiaria.

Le agevolazioni del credito d'imposta Piano Transizione 5.0 rappresentano un'opportunità significativa per le PMI che intendono investire in misure più sostenibili e in tecnologie per la riduzione dei consumi energetici. Per massimizzare i benefici e contribuire attivamente alla transizione energetica del Paese è fondamentale però osservare i requisiti specifici previsti dal piano.

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