Piano Periferie: via libera al primo DPCM che sblocca 800 milioni. I dettagli

Fuori uno. Il primo DPCM relativo al cd. Piano Periferie è stato infatti ufficialmente approvato in sede di commissioni parlamentari e sarà, a brevissimo (CDM di domani?) firmato dal primo ministro Paolo Gentiloni. Si tratta di 800 milioni complessivi previsti dal Fondo Investimenti di cui al comma 140 della legge di Bilancio 2017, suddivisi in 270 per il 2017 e 2018 e gli ultimi 260 nel 2019. Gli altri 800 milioni integrativi - lo ricordiamo - erano invece stati assegnati con delibera CIPE del 3 marzo 2017 (ma manca l'invio alla Corte dei Conti).

Il senso finale prevede l'uscita contemporanea dei due provvedimenti, per 'emettere' le due tranche da circa 800 milioni totali per le periferie, integrando i 500 milioni già stanziati con la Stabilità 2016: in totale, il finanziamento ammonta a 2.1 miliardi di euro e i progetti ammessi alla graduatoria sono 120.

Le risorse del Fondo Periferie vanno a comuni e città metropolitane già inseriti nella graduatoria del DPCM del 6 dicembre 2016. Sarà poi, come previsto dal testo, un successivo DPCM a individuare i progetti per la stipulazione delle convenzioni con i comuni (lo scorso 24 marzo sono stati firmati i primi 24 progetti ai quali sono andati, appunto, 500 milioni). Ricordiamo che, a livello finanziario, il prestito prevede il 20% dell'ammontare all'approvazione definitiva del progetto e le tranche successive a Sal.

Altri DPCM di ripartizione del fondo, comunque, arriveranno a giorni alle Camere: l'iter è quindi complesso, ma entro l'estate tutta l'operazione del Fondo Investimenti 2017 dovrebbe completarsi.