Data Pubblicazione:

Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima: le proposte di Assoclima

Rendere più attrattivo l'Ecobonus e proseguire con la riforma delle tariffe elettriche per accrescere l'interesse degli utenti verso i sistemi a pompa di calore

Rendere più attrattivo l'Ecobonus e proseguire con la riforma delle tariffe elettriche per accrescere l'interesse degli utenti verso i sistemi a pompa di calore

Milano, 28 febbraio 2019Assoclima - Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione è stata invitata a un'audizione della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC).

esempio-pompa-di-calore-trento.jpgDopo aver premesso che l'utilizzo diffuso di sistemi a pompa di calore è fondamentale per raggiungere gli obiettivi del PNIEC, il Presidente di Assoclima ing. Roberto Saccone ha illustrato i plus della tecnologia e proposto alcuni interventi da attuare: "Le pompe di calore sono una tecnologia relativamente giovane, ma collaudata, che ha ancora importanti prospettive di miglioramento e innovazione, soprattutto dal punto di vista dell'efficienza energetica."

Per raggiungere l'obiettivo al 2030 di circa 3,1 Mtep di incremento di energia rinnovabile termica richiesto alle pompe di calore occorrerebbe aumentare la potenza termica annua installata di 3,5 milioni di kWt, pari a investimenti per circa 1,5 miliardi di euro l'anno, con effetti positivi sull'economia e l'occupazione. "Il volume delle vendite di pompe di calore elettriche diventerebbe circa il doppio dell'attuale. Le nostre aziende sono pronte dal punto di vista industriale e hanno gli strumenti per fare gli investimenti necessari ad aumentare la produzione. –ha precisato Saccone – Ci chiediamo se l'attuale sistema di incentivazione all'investimento sia però sufficiente a garantire uno sviluppo di questa portata."

Le proposte di Assoclima

Per accrescere l'interesse degli utenti verso la tecnologia delle pompe di calore Assoclima ha pertanto suggerito di rivedere l'Ecobonus e avanzato tre proposte alternative:

  • ridurre da 10 a 5 anni il periodo di erogazione dell'incentivo,
  • stabilire una prima rata di detrazione pari al 25% dell'intero contributo
  • e spalmare il rimanente 75% nei successivi 9 anni oppure prevedere un sistema misto con un ritorno in parte cash e in parte con detrazioni fiscali.

Altro tema importante toccato dal Presidente Saccone durante l'audizione è stato la necessità di mantenere e rafforzare la riforma delle tariffe elettriche: "I dati dimostrano che le tariffe elettriche non progressive stanno dando un grande contributo all'uso razionale dell'energia. Il nostro auspicio è che non ricadano sulla tariffa elettrica,in termini di accise, oneri derivanti da azioni di efficientamento e impiego di rinnovabili in altri settori e che, al contrario, si prosegua col contenimento della tariffa stessa."


ASSOCLIMA – Costruttori Sistemi di Climatizzazione è l'associazione federata ad Anima che in ambito Confindustria rappresenta le aziende costruttrici di sistemi per la climatizzazione estiva e invernale di edifici e di processi industriali. Il comparto rappresentato da ASSOCLIMA occupa più di 7.200 addetti per un fatturato di 1.645 milioni di euro e una quota export/fatturato del 64%. La produzione merceologica si articola in diversi gruppi di specializzazione, comprendenti: pompe di calore - gruppi refrigeratori d'acqua - motocondensanti - ventilconvettori - condizionatori autonomi - unità di trattamento aria - ventilatori - aerotermi - scambiatori di calore - torri di raffreddamento - componenti per la distribuzione e la diffusione dell'aria - impianti per il disinquinamento atmosferico - filtri d'aria.

ANIMA Confindustria Meccanica Varia ed Affine è l'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 214.000 addetti per un fatturato di 47,4 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 60,8%% (dati riferiti al consuntivo 2017). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzatureper acqua e prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.