Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale: riscaldamento giù di 1 grado e altri interventi
L’insieme delle misure di diversificazione illustrate nel Piano approvato dal MITE consentirà nel medio termine (a partire dalla seconda metà del 2024) di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo e comunque di ridurre l’uso del gas in generale
Il Ministero della Transizione Ecologica segnala che - per rispetare gli impegni presi dal Governo in ottica decarbonizzazione per il 2030, i quali assumono in questa fase un’ulteriore rilevanza ai fini strategici dell’aumento della indipendenza energetica - è stato approvato il nuovo Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale (disponibile in allegato).
Il Piano consentirà nel medio termine (a partire dalla seconda metà del 2024) di ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo e comunque di ridurre l’uso del gas in generale.
Ferme restando tali iniziative, nel breve termine, al fine di risparmiare gas e evitare il più possibile un eccessivo svuotamento degli stoccaggi nazionali anche in previsione della stagione 2023-2024, è comunque opportuno attuare un Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, in linea con le indicazioni della Commissione europea, così come recentemente definite nel Regolamento (UE) 2022/1369 del 5 agosto 2022.
Nel Piano, tra l'altro, si prevede che:
- il riscaldamento si abbassa di un grado;
- l'accensione dei riscaldamenti sarà accorciata di 15 giorni (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio).
Si attende un decreto attuativo del MITE
Un decreto del Ministro della Transizione Ecologica disporrà la l'accensione del riscaldamento a 19 gradi nelle abitazioni e 17 gradi negli edifici industriali (con due gradi di tolleranza).
La misura, inoltre, prevede l'introduzione di limiti di ore giornaliere e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano.
Le diverse zone (A più mite, F più fredda) prevedono regole da cui sono comunque esclusi ospedali, case di ricovero, scuole:
- Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
- Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
- Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
- Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
- Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
- Zona F: nessuna limitazione.
Contenimenti del consumi "volontari" nelle industrie
Il Piano parla di contenimento dei consumi “volontario” e non obbligatorio per le industrie, “ma è aperto un confronto con le categorie produttive in modo da valorizzare tutte le opportunità a basso impatto sulla produzione e comunque salvaguardando i settori strategici”.
Tali misure vanno a potenziare quanto già oggi prevede “l'interrompibilità volontaria”.
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