Piano Casa: tra le proposte anche incentivi fiscali, investimenti per interventi di recupero, semplificazione

Il Ministero delle Infrastrutture ha reso noto che prosegue l'attività del tavolo per la definizione del Piano Casa, iniziativa promossa dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

Il gruppo di lavoro si sta impegnando nell'elaborazione di politiche organiche volte a fronteggiare le questioni legate al disagio e all'emergenza abitativa.

Al fine di rendere pubbliche le proposte pervenute dalle associazioni e dagli stakeholder, è disponibile una pagina dedicata, accessibile tramite il link "Piano Casa", sulla quale è possibile esaminare le principali idee ricevute e le macroaree di lavoro, condivise con enti, associazioni e altre realtà coinvolte, alcune delle quali diventeranno il focus di tavoli tecnici tematici.

Eventuali ulteriori proposte potranno essere inviate entro il 16 febbraio 2024 all'indirizzo mail istituzionale: segr.dgespa@mit.gov.it della Direzione Generale competente, per una successiva valutazione.

Piano Casa: le proposte divise per aree

Queste le aree sulle quali sono state presentate proposte:

• semplificazione delle procedure, in particolare per la riconversione e riqualificazione del patrimonio pubblico
• inutilizzato o in disuso (scuole, ospedali, uffici) e per la procedura sfratti (nuova formula locativa con durata libera e che preveda rilascio immediato in caso di morosità o finita locazione);
• partenariato pubblico-privato/modello cooperative/housing sociale;
• offerta di alloggi ERS/ERP con significativa prevalenza della locazione/godimento in grado di favorire il 'mixietè' sociale per evitare effetti ghetto;
• recupero edilizio patrimonio ERP (edilizia residenziale pubblica);
• utilizzo alloggi privati invenduti;
• incentivi, correttivi fiscali e detassazione per canoni non corrisposti;
• rifinanziamento Fondo sostegno locazione e Fondo Inquilini morosi incolpevoli;
• mercato di sostituzione;
• valorizzazione delle aree di edilizia popolare;
• premialità fino al 100% per demolizione e ricostruzione di fabbricati non sottoposti a vincoli storici;
• destinazione di risorse pubbliche per la riduzione dell'incidenza del costo di costruzione e acquisizione degli immobili sul prezzo finito degli alloggi;
• impiego di capitali "pazienti".