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PIANO CASA: la Liguria mette on line il testo coordinato con le novità

Con la pubblicazione della l.r. n.22 del 22 dicembre 2015 sono state introdotte alcune modifiche al Piano Casa del novembre 2009: disponibile il testo coordinato

Con la pubblicazione della l.r. n.22 del 22 dicembre 2015 sono state introdotte alcune modifiche al Piano Casa del novembre 2009 raccolte nel testo coordinato

Lo scorso 7 gennaio 2016 è entrata in vigore la legge regionale n.22 del 22 dicembre 2015. Pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Liguria n.22 del 23 dicembre 2015, il provvedimento introduce alcune importanti modifiche al Piano casa, la legge regionale n.49 del 3 novembre 2009 ("Misure urgenti per il rilancio dell'attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio") e successive modifiche.
La legge risponde alle esigenze di promozione e agevolazione degli interventi di adeguamento e di rinnovo del patrimonio edilizio esistente presentate dai comuni, dalle categorie professionali ed economiche e dagli utenti, con particolare riguardo alla situazione degli immobili in condizioni di rischio idraulico e idrogeologico.
 
L'ossatura fondamentale
Il Piano Casa si applicherà anche agli immobili condonati e nei territori di tutti i Parchi naturali della Liguria (tre erano esclusi), fermo restando - una modifica inserita strada facendo - l’ultima parola concessa agli enti Parco. Confermata pure la possibilità di demolire e ricostruire due immobili in punti diversi dello stesso Comune, accorpandoli e applicando un “bonus” di volume del 35% (elevabile in alcuni casi specifici, si veda la tabella per dettagli).
Presente anche la prevalenza del Piano casa rispetto agli strumenti comunali (piani urbanistici), salvo che - una novità - i Comuni non si oppongano indicando aree “protette”. Confermata invece la cancellazione del limite minimo di frazionamento delle unità immobiliari ampliate, prima a 60 metri quadri.

Principali novità
Per quel che riguarda la riqualificazione e l'ampliamento degli immobili, i proprietari, dopo apposito riammodernamento, potranno ampliarlo a seconda della dimensioni iniziali. In ambito residenziale, si va da mini appartamenti a villette. Il bonus può essere utilizzato a piacere: scelta quindi libera tra allargare, sopraelevare o entrambi. Prevista anche la possibilità di convertire parti annesse al fabbricato principale come box e cantine, su cui si può spalmare una parte dei bonus. Per quel che riguarda il bonus demolizioni e ricostruzioni, si applicherà a fabbricati fino a 2.500 metri cubi e chi lo farà avrà un premio standard del 35% che però andrà a crescere in particolari condizioni. Ad esempio, nei territori a rischio alluvioni o frane si sale al 50% se la ricostruzione avverrà in zona sicura. 
 

  

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