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Pertinenze esterne con dimensioni abitabili: linee guida in Gazzetta Ufficiale

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell'Ambiente con le linee guida predisposte dall'ISPRA e dalle ARPA/APPA sull'esposizione ai campi elettromagnetici relativamente alla definizione delle pertinenze esterne con dimensioni abitabili, nel caso di utilizzazione per permanenze non inferiori a quattro ore continuative giornaliere

Le linee guida di definizione delle pertinenze esterne con dimensioni abitabili, predisposte dall'Ispra e dall'Arpa/Appa e contenute nel decreto del Ministero dell'Ambiente del 7 dicembre 2016 pubblicato sulla GU n.19 del 24 gennaio, sono relative al decreto legge 179/2012 e si riferiscono, come specificato all'art.14, comma 8 lettera d), all'esposizione ai campi elettromagnetici, i cui fattori di riduzione della potenza devono appunto essere individuati in apposite linee guida.

Le linee guida, che saranno aggiornate ogni sei mesi, partono dai livelli di campo elettromagnetico consentiti come modificato, appunto, dall'art.14 comma 8 del decreto legge 179/2012, che modifica quanto stabilito in precedenza dal DPCM 8 luglio 2003 sulla "fissazione dei limiti di esposizione" ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze tra i 100 e i 300 kHz e la conseguente rilevazione dei livelli, da effettuarsi secondo determinate indicazioni e tecniche di misurazione.

Si evidenzia che "laddove siano assenti pertinenze esterne degli edifici, i calcoli previsionali dovranno tener conto dei valori di assorbimento dei campi elettromagnetici da parte delle strutture degli edifici". L'Ispra segnala che per ambiente abitativo con "permanenze continuative non inferiori a quattro ore giornaliere" si intende un luogo destinato tale negli strumenti urbanistici (per completezza, si veda l'Allegato 1 al decreto, che fornisce una lista di destinazioni d'uso riconducibili ad ambiente abitativo o meno), ossia tutti i fabbricati utilizzati e destinati alla permanenza di persone per fini residenziali e/o lavorativi, compresi gli edifici utilizzati a scopo promiscuo, come ad esempio alberghi, ospedali, scuole, così come anche altri luoghi, attrezzati per la permanenza delle persone, anche in assenza di ripari permanenti (es. campeggi), purché tale destinazione d'uso risulti da idoneo titolo autorizzativo.

Qui, appunto, si inseriscono le linee guida, il cui documento definisce quali pertinenze esterne di dimensioni abitabili quelle con superficie minima di 2 metri quadri con profondità pari ad almeno 1,4 metri quadri. Nell'Allegato 2 al decreto, quindi, viene fornita una lista dettagliata di tali pertinenze, tra i quali rientrano balconi, terrazzi ad uso esclusivo, porticati ad uso esclusivo, tettoie, gazebi, ecc.