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Periferie: ecco i vincitori del Concorso per la riqualificazione di aree urbane periferiche

Sono on-line sulla piattaforma Concorrimi i nomi dei vincitori del Concorso di idee per la riqualificazione di aree urbane periferiche - https://www.periferie.concorrimi.it/aree - che è stato bandito dalla Direzio-ne Generale Periferie Urbane del MiBACT e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Pae-saggisti e Conservatori.

Sono on-line sulla piattaforma Concorrimi i nomi dei vincitori del Concorso di idee per la riqualificazione di aree urbane periferiche - https://www.periferie.concorrimi.it/aree - che è stato bandito dalla Direzione Generale Periferie Urbane del MiBACT e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

Come noto le aree riguardano: Aprilia (Latina): Area in quartiere Toscanini; Corato (Bari): Area “Case minime” in rione Belvedere; Marsala (Trapani): Area nel Parco della Salienza; Palermo: Area “Cittadella dello sport” in quartiere S. Filippo Neri (ZEN); Reggio Calabria: Area in rioni Trabocchetto e Sant’Anna; Ruvo di Puglia (Bari): Area ex Convento in rione Cappuccini; San Bonifacio (Verona): Area in quartiere Praissola; Santu Lussurgiu (Oristano): Area ex Collegio Carta-Meloni; Sassari: Area in quartiere Latte Dolce

L’annuncio è stato dato da Federica Galloni, Direttore Generale per l'Arte e l'Architettura Contemporanee e le Periferie Urbane del MiBACT e da Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori presso il Padiglione Italia dell’Arsenale di La Biennale di Venezia, durante la Festa dell’Architetto 2016.

Bandito il 12 settembre scorso, il concorso è un’iniziativa frutto di una convenzione sottoscritta tra Dire-zione Generale e Consiglio Nazionale e nata per promuovere presso i giovani progettisti l’opportunità di presentare proposte ideative su alcune aree periferiche, caratterizzate da situazioni di marginalità eco-nomica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi.

Come ha spiegato il Direttore Generale Federica Galloni:“Sul tema delle periferie urbane non basta più elencare parole chiave, quali giovani, terzo settore, contemporaneità perché è arrivato il momento di renderle concrete di fare in modo che interagiscano con il territorio e diano efficace risposta alle tante richieste. Il Concorso DGAAP/CNAPPC è stato ideato e realizzato proprio in questo senso, risponde a una visione concreta della Direzione che parte dal territorio e indaga la necessità di coniugare l’architettura con l’esigenza di una migliore qualità dell’ambiente edificato e quindi della vita delle per-sone.”

Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti ha ricordato come “Questa iniziativa rappresenti in maniera emblematica la possibilità di svolgere concorsi in tempi brevi grazie anche all’utilizzo delle procedure telematiche, garanzia anche di trasparenza e terzietà. Per quanto riguarda il contenuto del concorso esso corrisponde all’idea di una architettura che si sta riappropriando sempre più della sua funzione civile, confermando come gli architetti italiani siano indispensabili per migliorare le periferie, incidendo, di fatto, sulla marginalità sociale, per risolvere i problemi della condizione del patrimonio edilizio del Paese ed in grado, con la loro professionalità, di innovare i modelli e le tecniche dell’abitare, promuovendo una nuova consapevolezza verso la sostenibilità ecologica ed economi-ca”.

La prima fase dell’iniziativa ha visto la selezione delle aree, avvenuta attraverso un bando di manifestazione d’interesse aperto a tutti i Comuni d’Italia, che hanno risposto positivamente partecipando in 140 (58 dal Sud e Isole, 35 dal Centro e 47 dal Nord).

Tra i 220 partecipanti, la Giuria ha individuato i vincitori attraverso l’attribuzione del punteggio (con un massimo di 100 punti) conseguente all’analisi di elementi considerati prioritari, che riguardavano in particolare gli aspetti compositivi e formali della proposta, intesi come qualità, innovazione e rapporto con il contesto urbano- le sue caratteristiche funzionali, quali la capacità di riuso o rifunzionalizzazione e le prestazioni dei servizi, le specificità tecnologiche legate alla sostenibilità sociale, economica ed ambientale e la sicurezza, e in ultimo, la capacità di valorizzare l’area, ovvero gli effetti virtuosi previsti su scala urbana.

Per ciascuna delle aree è stato nominato un solo vincitore, per il quale La Direzione Generale ha reso disponibile l’assegnazione di un contributo di 10.000 euro; i progetti saranno donati ai Comuni, i cui Sindaci hanno assunto in sede di selezione, l’impegno di affidare ai vincitori gli approfondimenti progettuali, affinché possano procedere allo sviluppo e la realizzazione degli interventi.

 

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