Perché un Data Scientist in uno studio di progettazione e quali sono le sfide di un BIM Coordinator
Questi i principali temi discussi a Londra durante il quarto incontro di IDTUK, il network di italiani nel Regno Unito con spirito collaborativo e passione per la trasformazione digitale.
Questi i principali temi discussi a Londra lo scorso 5 dicembre durante il quarto incontro di “Italians in Digital Transformation UK” (IDTUK), il network di italiani nel Regno Unito con spirito collaborativo e passione per la trasformazione digitale.
L’appuntamento, ospitato nei nuovi uffici londinesi della compagnia di costruzioni Skanska, è stato caratterizzato da una crescente partecipazione, oltre che da un ritrovato equilibrio di genere, a sottolineare l’attivo interesse per le tematiche affrontate dal gruppo.
A condividere la loro esperienza, questa volta, si sono alternate la Dr. Annalisa Romano, Data Scientist presso la società di ingegneria ARUP, e Alice Ampolo con Carmine Andrea Rago e Francesca Taglieri, architetti e BIM Coordinator per lo studio di architettura Grimshaw.
Il ruolo del Data Scientist nelle società di ingegneria e architettura
Nel primo intervento Annalisa Romano, già ingegnere, dottore di ricerca e ricercatrice al CERN di Ginevra, ha ripercorso il suo recente passato guidato dalla passione per i dati e dall’approccio ai linguaggi di programmazione per affrontare sfide complesse tra la fisica e l’ingegneria.
I due casi studio da lei introdotti hanno riguardato un’analisi comportamentale di fasci di ioni in un acceleratore di particelle e un’analisi per la valutazione dell'irraggiamento solare su scala urbana; un tipo di analisi, quest’ultimo, sempre più richiesto alle società di ingegneria e architettura per considerazioni in ambito energetico e di sostenibilità ambientale.
Quest’esperienza, sviluppata nell’ambito dell’iniziativa internazionale “C40” per il contrasto all’emissione dei gas serra e la mitigazione degli effetti del riscaldamento globale nelle grandi aree urbane del pianeta, ha evidenziato tra le altra cose come, sempre più spesso, in assenza di specifici dataset proprietari, sia di fondamentale importanza il ricorso all’uso (e talvolta la validazione) degli Open Data disponibili. Particolare interesse nei presenti è stato suscitato dalla gestione dei flussi di informazioni ed i veri e propri workflow per la creazione di un tool al servizio di un’amministrazione pubblica per valutare le potenzialità energetiche legate all’adozione di moduli fotovoltaici sul territorio.
“Mi ha colpito molto la presentazione della Dr.Annalisa Romano: mi ha aperto un mondo completamente nuovo! Non avevo mai collegato il ruolo del Data Scientist al settore delle costruzioni, Ho potuto capire quanto sia importante avere una figura in grado di raccogliere, elaborare e gestire i dati per una migliore progettazione” - Mauro Mosca, architetto presso Gardner Stewart Architects.
Implementazione strategica del BIM: quali sfide per uno studio internazionale di architettura?
L’intervento successivo, da parte della rappresentanza di Grimshaw, ha introdotto alcune sfide tipiche di uno studio internazionale di architettura, sia in termini di implementazione strategica del BIM a livello aziendale sia di soluzioni a specifiche criticità di progetto. Due le esperienze progettuali presentate: una stazione ferroviaria e l’ampliamento di un’aeroporto internazionale, entrambe nel Regno Unito.
Alice Ampolo, BIM Coordinator, ha presentato le sfide che la realtà del Design Technology Group, il network responsabile della definizione dei processi digitali a livello organizzativo, ha dovuto affrontare nel processo di implementazione del BIM. Dalla definizione dei programmi di formazione, col continuo aggiornamento del team in materia di strumenti e standard, alla ricerca dell’efficienza di metodi e, non ultimo, il coordinamento tra i diversi progetti e la standardizzazione dei processi ai fini della coerenza delle diverse consegne.
L’esperienza presentata nella seconda parte da Carmine Andrea Rago, Architetto e BIM Coordinator di commessa, ha invece raccontato le sfide di un primo progetto infrastrutturale complesso, evidenziando coma le difficoltà di un processo collaborativo aumentino allorquando le competenze e le capacità, quindi il livello di maturità BIM, non siano allineate all’interno del gruppo di progettazione.
La risoluzione delle criticità di comunicazione, la pianificazione della formazione, e dello scambio delle informazioni risultano ancora elementi chiave, così come la chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità tra le parti. Tutto questo avviene con il supporto di strumenti collaborativi digitali come Slack e Asana o altre piattaforme sviluppate internamente.
In chiusura, Francesca Taglieri, Architetto e BIM Coordinator, ha evidenziato le complessità non-ordinarie della progettazione in ambito aeroportuale, caratterizzata dalla presenza di un numero elevato di partecipanti al progetto e una straordinaria mole di informazioni relative allo stato di fatto e alla progettazione. Qui dove la coerenza delle informazioni e la necessità di interoperabilità tra i contenitori e le diverse piattaforme (non ultimo l’uso del GIS) risultano essere punti cruciali lo sviluppo di processi di automazione ad-hoc può’ essere il game-changer.
“Era la prima volta che partecipavo agli incontri IDTUK. Ho apprezzato molto il clima informale dell’incontro, che non è mai sfociato in banalità ma ha saputo mantenere un tono innovativo e di ampio respiro. Mi è piaciuto molto il fatto che le tematiche trattate riguardassero aspetti diversi dell’esperienza lavorativa in settori digitali. Questi incontri sono un’occasione preziosa per entrare in contatto con realtà digitali che, altrimenti, sarebbero molto difficili da conoscere; un’occasione unica per incontrare, scambiare idee e stabilire collaborazioni con tanti altri colleghi connazionali che operano in UK. E’ molto raro trovare eventi di questo tipo con un tale spirito collaborativo. Consiglio fortemente la partecipazione a questi eventi.” - Alessandra Luna-Navarro, ricercatrice presso il “Glass & Façade Technology Research group” dell’Università di Cambridge.
Appuntamento al 20 Febbraio, per il quinto evento.
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