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Perché scegliere un posatore di cappotti certificato

Con il bonus 110% abbiamo assistito alla grande diffusione dei sistemi di isolamento a cappotto. Come scegliere i posatori in modo da evitare brutte sorprese solo dopo pochi anni.

La certificazione è una garanzia di qualità per il cliente

Tra pochi giorni si giungerà alla prima dead-line per i lavori sulle unifamiliari che vogliono usufruire del superbonus 110%, e tutti gli operatori coinvolti, sia le imprese che i professionisti, stanno lavorando a pieno regime per rispettare le scadenze imposte. E l’aumento del numero di imprese edili che hanno iniziato la loro attività, più di 30.000 nuove imprese dall’entrata in vigore del superbonus, può indurre a pensare che sul mercato si siano presentati operatori poco esperti nei lavori edili, tristemente identificati come “improvvisatori”.

Nel caso della posa dei sistemi di isolamento a cappotto, l’affidamento dei lavori ad una impresa poco qualificata può comportare di avere una qualità della finitura inferiore a quella attesa, con difetti estetici nella colorazione della facciata o con i segni che indicano la sequenza delle lavorazioni.

 

Perché scegliere un posatore di cappotti certificato

 

Potrebbe però accedere che, nel caso non sia seguita la regola d’arte, venga ridotta l’efficacia dei lavori svolti, in termini di prestazione termiche complessivamente ottenute o addirittura che si manifestino problematiche più sostanziali, quale il distacco di parte del rivestimento entro pochi anni dalla sua realizzazione.

Le cause che concorrono all’insorgenza di queste problematiche possono essere molteplici, ma senza dubbio ci possono essere la scarsa conoscenza dei prodotti specifici per la realizzazione del sistema di isolamento e delle tecniche di posa, a cui può essere associata una carente manualità nello svolgimento delle operazioni materiali che devono essere eseguite. Ad esse va spesso aggiunta la fretta nel terminare i lavori, dettata dall’esigenza contrattuale di rispettare i tempi di consegna dell’opera pattuiti.

La fretta sottende spesso una componente di scarsa formazione e aggiornamento sulle tecniche e sui prodotti: ad esempio, scarsa conoscenza dei tempi di presa e di maturazione, scarsa conoscenza delle conseguenze dell’applicazione con condizioni metereologiche avverse, scarsa conoscenza dei metodi di protezione dalle intemperie o dai raggi del sole.

 

I posatori certificati

Una tutela contro questi rischi è la scelta di un’impresa che si avvale di personale di posa certificato ai sensi della norma UNI 11716, dal titolo “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali che eseguono la posa dei sistemi compositi di isolamento termico per esterno (ETICS) – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”.

La certificazione costituisce una garanzia che il posatore abbia dimostrato di possedere:

  • esperienza nel settore;
  • conoscenze necessarie del processo di preparazione e posa del cappotto;
  • abilità e competenza per lo svolgimento delle operazioni di posa.

nel rispetto della regola dell’arte, come esposto nella norma UNI/TR 11715, relativa alla progettazione e posa del sistema a cappotto.

Per ottenere la certificazione, un posatore deve presentare la propria domanda ad un Organismo di Certificazione, corredata da documentazione che attesti l’esperienza maturata nella specifica attività e la formazione che ha seguito, nel rispetto dei seguenti requisiti:

  • conoscenza della lingua italiana, sufficiente alla lettura e comprensione della documentazione di cantiere e dei materiali/prodotti da impiegare;
  • periodo di praticantato e/o pratica professionale documentabile di almeno quattro anni presso un professionista del settore o in conto proprio;
  • in alternativa al precedente requisito, frequenza di un corso di formazione specifico (di durata di almeno 120 ore), qualificato dall’Organismo di Certificazione, che preveda un periodo di pratica professionale di almeno un anno. 

Se la domanda è accettata, il posatore deve sostenere un esame che è normalmente composto di tre prove: una prova teorica scritta, una orale ed una pratica, comprensiva di simulazioni di situazioni reali operative attinenti all'attività professionale. 

Attraverso la prova scritta, il posatore deve dimostrare di possedere almeno le conoscenze necessarie alla verifica dell’adeguatezza di materiali e rispettive modalità e attrezzature di posa, alla preparazione del supporto e all’installazione del sistema a cappotto, secondo la norma UNI/TR 11715.

Attraverso la prova pratica, il posatore deve dimostrare di possedere le abilità in fase di posa di un sistema a cappotto secondo i criteri sanciti dalla norma UNI/TR 11715. Durante la prova, il posatore dovrà pertanto eseguire un’installazione, seguendo le fasi previste dalla norma, comprensiva di preparazione materiali, taglio e incollaggio pannelli, fissaggio meccanico, applicazione rinforzi ed elementi complementari, esecuzione di collegamenti, applicazione intonaco di base armato con rete ed esecuzione finitura.

Durante lo svolgimento delle singole prove, il posatore è valutato da un esaminatore che ha maturato un’esperienza di almeno cinque anni nell’ambito dei sistemi a cappotto, che giudica sulla base di criteri oggettivi l’operato del posatore.

Se tutte le prove sono valutate positivamente, il posatore supera l’esame e ottiene la certificazione, che ha la durata di almeno 5 anni.

 

Come trovare posatori certificati

La certificazione ottenuta dal posatore è rilasciata da Organismi di Certificazione accreditati da Accredia sulla specifica figura professionale e contiene almeno le seguenti informazioni:

  • il nome e cognome della persona certificata;
  • l’identificazione dell’Organismo di Certificazione;
  • il marchio Accredia;
  • il riferimento alla norma UNI 11716;
  • il profilo professionale;
  • date di emissione iniziale, data di emissione corrente, data di scadenza.

Gli estremi della certificazione sono riportati sia sul registro dell’Ente Italiano di Accreditamento Accredia, sia sul registro pubblicato da ogni organismo di certificazione, da cui è possibile risalire ai nominativi di posatori certificati. Tale registro riporta inoltre lo stato di validità del certificato stesso.

 

Validità della certificazione

La certificazione non è rilasciata una volta per sempre, come avviene per i titoli scolastici, ma è soggetta ad un mantenimento annuale e ad una scadenza. Qualora la certificazione non sia mantenuta, viene inizialmente sospesa, per poi essere revocata.

La certificazione può essere sospesa nel caso annualmente non si rispettino i seguenti requisiti:

  • aver svolto la propria attività presso almeno un cantiere;
  • aver gestito correttamente eventuali reclami ricevuti da parte di clienti;
  • assenza di contenziosi amministrativi o legali.
  • essere in regola con il pagamento dei diritti di certificazione dovuti, ove previsti.

La certificazione può essere sospesa anche nel caso in cui l’organismo riceva una segnalazione documentata da parte di una parte terza (ad es. cliente del posatore, concorrente, datore di lavoro o un direttore lavori) relativa al mancato rispetto del codice etico o alla deontologia professionale. Causa di sospensione della certificazione può anche essere la mancanza di continuità nell’esercizio della specifica pratica professionale.

 

Vantaggi della certificazione

La certificazione non è dunque una verifica puntuale delle competenze del posatore. È un processo più articolato che si protrae nel tempo seguendo la storia professionale del posatore e la sua evoluzione nel tempo.

L’ottenimento della certificazione è quindi frutto di una valutazione positiva sia della storia professionale precedente all’esame di certificazione sia dell’esame stesso. Il suo mantenimento è prova di una valutazione positiva relativamente all’aggiornamento professionale del posatore e alla mancanza di “lamentele” non correttamente gestite da parte dei suoi clienti o di altre figure che sono parti interessate rispetto al processo di posa

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