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Pavimento e oltre: le pavimentazioni in cotto del Municipio di Fiumicino ne diventano le facciate

Nel progetto per il Municipio di Fiumicino l’accurato intarsio di laterizio e granito costituisce il denominatore comune per la costruzione di pavimentazioni che diventano rivestimenti di facciata e di facciate che si confondono nella pavimentazione

Un’ampia superficie piegata caratterizza il progetto di Alessandro Anselmi, Maurizio Castelli, Pia Pascolino e Natale Russo per il Municipio di Fiumicino, avviato nel 1996 e completato nel 2002. Una cascata di mattoni che definisce il selciato della piazza in pendenza, che è anche la copertura dell’autorimessa, la gradinata di ingresso, che è anche la copertura della sala consiliare, il rivestimento delle facciate dei due volumi principali, che si trasforma, salendo in alto, nella loro copertura.
Una superficie che mette a sistema una serie di funzioni, attribuendo carattere e unità a uno spazio articolato e rendendo evanescente il confine tra spazio esterno e spazio interno, con l’intenzione dichiarata dallo stesso Anselmi di costituire “un luogo delle istituzioni non separato, dove i cittadini possano penetrare, incontrarsi, sostare sia all’interno che all’esterno” (Alberto Ferlenga, Alessandro Anselmi, Maurizio Castelli, Pia Pascolino e Natale Russo per il Municipio, Fiumicino, Roma, 2002, Casabella, n. 709, marzo 2003, p. 6). Un susseguirsi di mattoni che presenta una rara cura nella progettazione del particolare costruttivo.
Il carattere omogeneo del rivestimento trova, infatti, numerosi punti di singolarità nelle soluzioni di dettaglio utilizzate di volta in volta per realizzare il pavimento, le facciate, le coperture, oppure ancora la gradonata a ventaglio.
Il tema principale sviluppato a livello di particolarità esecutiva è l’intarsio del rivestimento in mattoni posati di piatto con listelli e cordoli in granito: questi ultimi definiscono sull’intera superficie piegata una macro tessitura rispetto a quella più minuta del rivestimento di mattoni e sottolineano la delimitazione delle superfici della piazza.
Il manto di copertura dell’autorimessa è anche la pavimentazione della grande piazza inclinata. La struttura è realizzata in cemento armato ed è completata da un pacchetto costituito, in sequenza, da una cappa formata con una spianata di calce, da un massetto, dall’impermeabilizzazione con strato di scorrimento ed infine dalla pavimentazione in mattoni disposti di piatto su uno strato di malta di allettamento. I giunti tra gli elementi di rivestimento in laterizio sono allineati in entrambe le direzioni e i listelli di granito vanno a definire campiture costituite da quattro file per dieci di mattoni che, in corrispondenza dell’attacco con il piano stradale, diventano di diciotto per dieci. Lungo la direzione est-ovest, i listelli tracciano sulla pavimentazione una serie di linee parallele continue, mentre nella direzione perpendicolare i cordoli risultano continui in corrispondenza del corpo collocato a est per poi diventare discontinui in corrispondenza del ciglio verso ovest. L’intradosso della copertura, che progressivamente emerge dal piano stradale, è rivestito con tessere di vetro, mentre un cordolo di granito la delimita lungo il perimetro. In prossimità del corpo di fabbrica collocato a est, la pavimentazione presenta un giunto di dilatazione, realizzato con l’interposizione di una sigillatura siliconica tra due listelli di granito che interrompe in tutta la sua lunghezza il piano inclinato interessando anche la gradonata.
Una tessitura molto simile è utilizzata per il rivestimento del tamponamento inclinato dei due volumi principali che, nella parte alta, piega ancora una volta andando a costituire la copertura.
In questo caso, i listelli di granito sono disposti verticalmente e orizzontalmente senza soluzione di continuità, così da determinare una scansione regolare del rivestimento in mattoni, caratterizzata da campiture di quattro mattoni per dieci, così come nella pavimentazione. Tale regolarità trova eccezione soltanto nella parte terminale del fronte sud dove i cordoli verticali di granito sono discontinui. La parete di tamponamento è costituita da una muratura esterna composta da un pannello di schiuma poliuretanica compreso fra due pareti di cemento armato e da una muratura interna composta da un pannello di schiuma poliuretanica ma con un solo strato di cemento armato. Il rivestimento in mattoni, in questo caso, è messo in opera mediante collante a base cementizia addittivato con lattice elasticizzante e impermeabilizzante. Anche nel rivestimento delle facciate e delle coperture la superficie è perimetrata da un cordolo in granito.
Alla presenza materica del laterizio, che riveste la superficie piegata, si contrappone la leggerezza dei volumi che essa ricopre e la trasparenza delle facciate di vetro e metallo che si affacciano sul contesto. La traccia di queste ultime emerge verso la piazza in corrispondenza delle interruzioni dei piani verticali costituite, sul versante sud, dal sistema di accesso posizionato al terzo livello e dalle finestrature del quarto livello e, sul versante est, dal doppio ordine di finestrature corrispondenti agli uffici del secondo e del terzo livello. I materiali utilizzati per la realizzazione delle finestrature e dei tamponamenti leggeri (vetro, profilati di alluminio, lamiere di alluminio lisce e mandorlate) sottolineano l’estraneità di questi elementi nei confronti della superficie nella quale si incuneano; estraneità che è ulteriormente evidenziata dalla loro differente giacitura rispetto al rivestimento in laterizio.

Dettaglio 3
Sezioni verticali e viste dall’alto della pavimentazione della piazza in corrispondenza del ciglio rilevato (lato ovest) e dell’attacco con il piano stradale (lato sud).

Descrizione
Il pacchetto che costituisce la copertura dell’autorimessa e la pavimentazione della piazza è costituito dalla struttura portante in cemento armato, da una cappa formata con una spianata di calce, da un massetto, dall’impermeabilizzazione con strato di scorrimento ed infine dalla pavimentazione in mattoni di dimensioni 13,5x29x6 cm posati di piatto su uno strato di malta di allettamento.

Legenda

  1. pavimentazione in mattoni 13,5x29x6 cm
  2. guaina impermeabile con strato di separazione
  3. massetto
  4. struttura in cemento armato
  5. cordolo in granito
  6. asfalto
  7. canalina in calcestruzzo
  8. griglia con telaio in acciaio zincato
  9. appoggio in cemento armato
  10. terreno
  11. gocciolatoio in alluminio
  12. rivestimento in tessere di vetro
  13. listello in granito 2x58,5x6 cm
  14. isolamento


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Alessandra Zanelli

Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’ambiente costruito (BEST)del Politecnico di Milano

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