Pavimenti flottanti in ceramica: cosa c'è da sapere

Pavimento in ceramica che si installa senza l'ausilio di colle e stucchi

Con il termine pavimenti flottanti, o galleggianti, nel mondo ceramico si rimanda solitamente ai pavimenti sopraelevati per interni o esterni, le cui caratteristiche sono già state approfondite in due articoli precedenti, ovvero:

• Pavimenti sopraelevati per interni, caratteristiche tecniche e normativa di riferimento;
• Pavimenti sopraelevati per esterni, caratteristiche tecniche e funzionali.

Nel presente articolo approfondiremo le tematiche relative alla posa flottante per esterno e interno direttamente sulla superficie di utilizzo, senza quindi l’ausilio di strutture o piedistalli.

Esploriamo quindi una categoria di pavimenti in ceramica che, sebbene non sia ancora ampiamente diffusa, rappresenta un'interessante innovazione per il settore. Questa innovazione apre la strada a ulteriori sviluppi che avvicineranno sempre più le piastrelle di ceramica ai materiali compositi, combinando diverse caratteristiche e fasi nei propri strati, come elasticità, resilienza, isolamento termico ed acustico.

Pavimento flottante in ceramica per interni

Il sistema autoposante è composto da una lastra in gres porcellanato a cui è stata applicata sulla marca (retro della piastrella) uno strato di materiale elastico in gomma ad alta densità, o in sughero, con spessori dal 0,6mm - 2mm avente la funzione di:

1. Aumentare la resistenza meccanica della ceramica;
2. Creare un adeguato grip sulla superficie di posa;
3. Creare un buon isolamento acustico.

Le piastrelle per pavimenti flottanti vengono preventivamente bordate con un materiale plastico per salvaguardarne gli spigoli e permettere l’accostamento. Non solo, la bordatura crea uno sbarramento allo sporco e garantisce la pulibilità del pavimento.

Vantaggi del pavimento autoposante in ceramica

• Immediatamente calpestabile (Non sono necessari stucchi o collanti).
• Pratico (può essere installato su qualsiasi superficie che sia perfettamente planare senza dover necessariamente demolire il vecchio pavimento e quindi, nel caso di edifici storici, può essere utile).
• Facile e veloce da posare (i costi si riducono e non è necessario attendere tempi di asciugatura o maturazione).
• Eventualmente riutilizzabile (può essere smontato e ricollocato in ambienti diversi da quelli iniziali).
• Facile sostituibilità (per un esercizio commerciale può essere utile cambiare immagine del locale con facilità).
• Fonoassorbente (grazie al materassino tra superficie di posa e la piastrella).
• Igienico e facilmente pulibile (è un pavimento in ceramica).
• Riduzione degli spessori di posa (negli edifici esistenti può essere utile/necessario).
• Accessibilità alla superficie di posa (le “tracce” degli impianti possono rimanere visibili o un vecchio pavimento può non essere demolito del tutto).

Pavimento flottante in ceramica per esterno

In questo caso, si utilizzano piastrelle di elevato spessore (generalmente maggiore di 20 mm) che vengono posate direttamente su sabbia o ghiaia per realizzare pavimenti per giardini, gazebo, bordo piscine, terrazze, percorsi pedonali ect. Come per i pavimenti autoposanti in ceramica per interno, la facilità di posa, l'elasticità di utilizzo, la sostituibilità, il pregio estetico e architettonico rappresentano i punti di forza di questa soluzione.

Indicazioni sulla posa in opera

Per una posa corretta è raccomandato:

• Creare un buon sottofondo planare, compatto e drenante;
• Appoggiare la lastra sul letto di ghiaia o di sabbia mantenendo una fuga minima di 1cm o più larga (passo giapponese).
• Eseguire una corretta stabilizzazione del pezzo battendo con martello in gomma;
• Riempire le fughe tra le lastre con ghiaia o sabbia per dare maggiore stabilità alla superficie.