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Pavimentazioni industriali in calcestruzzo: stato dell’arte e prospettive future per il settore

Il settore delle pavimentazioni di calcestruzzo per uso industriale è in costante evoluzione, tra nuove tecnologie, materiali innovativi e una crescente consapevolezza della necessità di standard più chiari e condivisi. Questi temi sono stati al centro di una tavola rotonda, organizzata da Conpaviper al Forum Massetti e Pavimenti al SAIE Bologna 2024, in cui esperti del settore si sono confrontati sulle principali problematiche, sfide e prospettive per il futuro del settore delle pavimentazioni continue in calcestruzzo.

L’evento ha evidenziato la necessità di un approccio più strutturato e proattivo, in cui progettisti, produttori di calcestruzzo, direttori lavori, esecutori e committenti possano dialogare in modo più efficace, evitando errori di progettazione, incomprensioni e scelte basate esclusivamente sul “prezzo”, piuttosto che sulle reali prestazioni della pavimentazione.

  

Pavimentazioni in calcestruzzo: il focus Conpaviper al Saie di Bologna 2024

In occasione della 4ª edizione del Forum Massetti e Pavimenti, tenutasi a SAIE Bologna (9-12 ottobre 2024), una delle sette tavole rotonde è stata dedicata al tema “Pavimenti industriali innovativi: soluzioni, norme, capitolati, controlli”.

L’evento è stato aperto da una key lecture dell’ing. Gianluca Pagazzi, Coordinatore del Comitato Tecnico sezione Calcestruzzo di Conpaviper, che ha illustrato lo stato dell’arte del settore, ponendo le basi per il dibattito successivo.

 

Forum Massetti e Pavimenti Conpaviper 2024, SAIE Bologna (11 ottobre 2024)
(© Conpaviper)

 

I protagonisti della tavola rotonda

Alla discussione hanno partecipato esperti del settore, soci Conpaviper e rappresentanti di associazioni e aziende espositrici a SAIE: Giovanni Saba (vicepresidente Conpaviper con delega alla sezione Calcestruzzo), Rossano Marras (consigliere Conpaviper), Mariangela Marconi (consigliere Conpaviper), Andrea De Benedetti (socio Conpaviper), Roberto Muselli (socio Conpaviper), Alessandra Buoso (Comitato Tecnico Assiad), Marco De Gregorio (UNI), Marco Francini (ATECAP), Alessandra Tonti (ARCELOR MITTAL), Andrea Epi (CHRYSO ITALIA), Riccardo Vanetti (CHIMICA EDILE) e Federico Alberio (FIBROCEV).

Tra i presenti in sala, anche il prof. Francesco Biasioli, il cui intervento ha fornito un contributo chiave alla discussione, offrendo spunti di riflessione sullo sviluppo del settore.

Di seguito una sintesi delle principali tematiche emerse durante la key lecture e la tavola rotonda. Per una visione più approfondita sullo stato dell’arte e sulle prospettive future del settore, si consiglia la visione della videoregistrazione dell’evento.

 

La key lecture

 

Stato dell’arte e futuro delle pavimentazioni in calcestruzzo

L’intervento iniziale ha evidenziato il lavoro svolto da Conpaviper negli ultimi anni per promuovere standard tecnici, normative e buone pratiche nel settore delle pavimentazioni in calcestruzzo, con l’obiettivo di migliorare la qualità, la durabilità e la sicurezza delle opere.

 

Pavimentazioni di calcestruzzo a uso industriale come strutture portanti

Non semplici superfici di finitura, ma strutture portanti a tutti gli effetti: l’intervento introduttivo ha ribadito come le pavimentazioni industriali siano soggette a sollecitazioni elevate, giocando un ruolo di primaria importanza nella sicurezza e nella funzionalità degli ambienti di lavoro. Il loro riconoscimento normativo come elementi strutturali ha reso indispensabile un approccio progettuale e anche esecutivo più rigoroso, che non si limiti alla scelta dei materiali, ma consideri anche la resistenza a carichi statici e dinamici, pianificazione dei giunti, la planarità, resistenza allo scivolamento e la resistenza all’usura, garantendo così prestazioni elevate e una maggiore durabilità nel tempo.

 

Innovazione e normativa: un equilibrio da trovare

Uno dei punti chiave della relazione ha riguardato il lavoro di Conpaviper nella redazione di linee guida tecniche (Scarica il Codice di Buona Pratica) e nella collaborazione con enti normativi. Il settore sta attraversando una fase di transizione con l’avvento dei nuovi cementi a minor impatto ambientale e l’utilizzo di calcestruzzi fibro-rinforzati (secondo la Linea Guida Ministeriale), con studio e sviluppo mix design sempre più performanti e nuove metodologie di posa.

Tuttavia, la sfida principale rimane quella di armonizzare innovazione, normativa e le resistenze degli addetti ai lavori e loro committenti, garantendo che le nuove tecnologie siano adeguatamente regolamentate, applicabili nella pratica e economicamente riconosciute.

 

Le principali sfide del settore

Durante la lecture, sono stati evidenziati alcuni dei problemi ancora irrisolti, tra cui:

  • Mancanza di progettazione specifica: spesso i capitolati di appalto riportano indicazioni generiche e non tarate sulle reali necessità di utilizzo della pavimentazione.
  • Scarsa formazione dei tecnici: progettisti non sempre possiedono una conoscenza approfondita delle pavimentazioni di calcestruzzo a uso industriale, portando a prescrizioni errate o incomplete, nonché alla mancanza di adeguati controlli da parte della Direzioni Lavori.
  • Difficoltà di accettazione delle innovazioni: soluzioni come le pavimentazioni senza giunti (jointless) o pavimentazioni post tese (post-tensioning) sono tecnologie consolidate, ma ancora poco utilizzate a causa della resistenza al cambiamento da parte di alcuni attori della filiera.
  • Esigenze estetiche vs. prestazioni funzionali: spesso i committenti danno priorità all’aspetto estetico (assenza di macchie, uniformità del colore) piuttosto che alla durabilità e alle prestazioni strutturali della pavimentazione.

 

Il futuro delle pavimentazioni di calcestruzzo a uso industriale

Guardando avanti, il settore delle pavimentazioni industriali in calcestruzzo dovrà affrontare nuove sfide legate alla sostenibilità, all’integrazione di materiali innovativi e all’ottimizzazione dei tempi di realizzazione. La digitalizzazione, con strumenti come la modellazione BIM, e l’uso di calcestruzzi a basso impatto ambientale saranno determinanti nel definire gli standard del futuro.

L’intervento si è concluso con un invito alla collaborazione tra progettisti, imprese e fornitori di materiali, per garantire che l’innovazione non resti solo sulla carta, ma si traduca in soluzioni concrete e applicabili per il miglioramento della qualità e della durabilità delle pavimentazioni industriali in calcestruzzo.

 

Pavimenti Industriali innovativi: soluzioni, norme, capitolati, controlli

 

La Tavola Rotonda

Ecco una sintesi dei principali temi dibattuti nel corso della tavola rotonda.

 

Destinazione d’uso e qualità della progettazione

Uno dei temi chiave del dibattito è stato il concetto di destinazione d’uso, spesso trascurato nei capitolati di progetto. È emerso che molte pavimentazioni vengono richieste senza un’analisi approfondita delle necessità operative, portando a soluzioni inadatte o eccessivamente semplificate. In particolare, si è discusso della necessità di standardizzare le tipologie di pavimentazione, creando soluzioni predefinite che possano rispondere in modo chiaro alle diverse esigenze, proprio come avviene nel settore automobilistico, dove un cliente sceglie l’auto in base all’utilizzo che ne farà.

Parallelamente, si è sottolineato il ruolo critico della progettazione: spesso i progettisti non hanno una conoscenza approfondita delle pavimentazioni e delle loro prestazioni, con prescrizioni incoerenti o non applicabili nella realtà del cantiere. Questo porta a un circolo vizioso in cui le imprese esecutrici devono colmare le lacune progettuali, assumendosi rischi tecnici e legali.

 

Nuovi materiali e sostenibilità

Un altro punto di grande rilievo è stato il cambiamento nei materiali da costruzione, in particolare i cementi a basso contenuto di clinker, sviluppati per ridurre l’impatto ambientale del settore. Tuttavia, questi nuovi prodotti richiedono adattamenti nelle tecniche di posa e finitura, sollevando interrogativi su quale sia la migliore metodologia di lavorazione.

L’industria della chimica del cemento, per gli additivi, sta lavorando per sviluppare soluzioni in grado di migliorare la lavorabilità, il suo mantenimento e la resa estetica delle pavimentazioni realizzate con questi nuovi cementi.

L’innovazione, quindi, non può limitarsi ai materiali, ma deve includere anche un cambio di mentalità nei committenti, spingendoli a considerare la pavimentazione come un investimento strategico piuttosto che un semplice costo da minimizzare.

 

L’intervento del professor Biasioli: il valore della conoscenza

Il professor Francesco Biasioli ha offerto un importante contributo alla discussione, evidenziando come il settore delle pavimentazioni industriali sia cresciuto notevolmente in Italia, raggiungendo livelli di qualità molto elevati rispetto al panorama europeo. Tuttavia, ha sottolineato che la vera innovazione non deve essere solo tecnica, ma anche culturale, attraverso una maggiore formazione e diffusione della conoscenza.

Uno dei problemi principali rimane la mancanza di un linguaggio comune tra i vari attori del settore, che spesso porta a prescrizioni errate, scelte tecniche poco efficaci e incomprensioni sui requisiti reali delle pavimentazioni. Per superare questa frammentazione, il professor Biasioli ha suggerito un approccio più commerciale e strutturato: proporre ai committenti un “catalogo” di soluzioni standardizzate, con prestazioni chiaramente definite, evitando dibattiti infiniti su dettagli tecnici come l’uso delle fibre, delle reti o degli additivi.

 

Pavimentazioni di calcestruzzo a uso industriale: il futuro del settore tra collaborazione e innovazione

L’evento ha messo in luce come, nonostante le difficoltà, il settore delle pavimentazioni di calcestruzzo a uso industriale in Italia sia in una fase di maturazione. Tuttavia, per continuare a evolversi, è fondamentale migliorare il dialogo tra progettisti, esecutori e committenti, diffondere una maggiore cultura tecnica e rendere più accessibili le informazioni sulle scelte progettuali.

La chiave del futuro sarà unire innovazione tecnologica e approccio collaborativo, superando le barriere che ancora ostacolano la diffusione delle normative, buone pratiche, metodologie di posa e maturazione garantendo pavimentazioni sempre più performanti, durevoli e sostenibili.

La chiave del futuro sarà unire innovazione tecnologica e approccio collaborativo, superando le barriere che ancora ostacolano la diffusione delle buone pratiche e garantendo pavimentazioni industriali sempre più performanti, durevoli e sostenibili.

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