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PAVIMENTAZIONI in MASSELLI: la preparazione dei SOTTOFONDI

INDICAZIONI GENERALI RELATIVE ALLA PREPARAZIONE DEI SOTTOFONDI PER LA REALIZZAZIONE DI PAVIMENTAZIONI MODULARI IN CALCESTRUZZO

1.Introduzione

I masselli autobloccanti sono diffusamente conosciuti e utilizzati in Italia per realizzare pavimentazioni sia in ambito privato che pubblico.
Materiali poliedrici capaci di esaltare contesti architettonici diversi, le pavimentazioni in CLS dialogano con ciò che le circonda senza dimenticare durabilità, economicità della posa e minima manutenzione.
La forte valenza estetica ha permesso a questi prodotti di affermarsi negli ultimi decenni dai vialetti e cortili fino a parcheggi, piazze, marciapiedi; mentre le elevate prestazioni tecniche hanno reso i pavimenti in calcestruzzo protagonisti nelle carreggiate stradali e nelle aree industriali.
L’utilizzo di pavimentazioni in masselli permette innanzitutto di riqualificare esteticamente le aree esterne.
“La pavimentazione in masselli in calcestruzzo si definisce autobloccante in quanto realizza in opera un sistema di elementi posati a secco su letto di sabbia e sigillati a secco con sabbia fine essiccata, in grado di sviluppare una efficace distribuzione dei carichi a cui è sottoposto tramite il piano di posa e l’attrito generato dalla sabbia nei giunti”(Codice di pratica per la posa in opera di masselli autobloccanti in calcestruzzo, Assobeton, 2001).
Nate in Olanda nel secondo dopoguerra per rimpiazzare le pavimentazioni in laterizio, gli autobloccanti cominciano a diffondersi negli anni ’60 nel resto del mondo e anche in Italia venendo prodotte con un unico impasto di calcestruzzo (monostrato).

Nel 1972 la ditta RECORD introduce nel mercato nazionale la tecnologia produttiva del massello autobloccante multistrato.

La differenziazione nel corpo dell’elemento di due strati, quello di supporto in calcestruzzo ordinario, e quello di usura in calcestruzzo realizzato con particolari miscele selezionate e più pregiate, consente di ottimizzare le caratteristiche superficiali, sia tecniche che estetiche, del prodotto e apre la ricerca verso l’ottimizzazione delle caratteristiche superficiali sia dal punto di vista tecnico che estetico.

2.Caratteristiche Tecniche

Una corretta progettazione della pavimentazione e la scelta di materiali idonei rappresentano il presupposto indispensabile per la realizzazione di interventi qualitativi e durevoli.
A tal fine i masselli Magnetti possono giocare un ruolo estremamente importante grazie alle loro peculiari caratteristiche:
- sono disponibili in una vasta gamma di forme, dimensioni, colori e finiture, adattandosi a qualunque contesto architettonico, morfologia del terreno e classe di traffico (da
- possiedono caratteristiche tecniche, di accuratezza dimensionale e di durabilità garantite;
- la loro posa in opera viene eseguita a secco su letto di sabbia, come pure la sigillatura dei giunti con sabbia fine, pertanto la pavimentazione è posabile anche con basse temperature ed immediatamente agibile a posa ultimata;
- sono facilmente rimovibili e riutilizzabili in caso di interventi nel sottosuolo o per modifiche delle destinazioni d’uso della pavimentazione;
- contribuiscono a migliorare le condizioni termo-igrometriche ambientali: riduzione della temperatura media e delle polveri nocive;
- possono essere permeabili all’acqua in modo da non impoverire la falda e non sovraccaricare fognature e corsi d’acqua superficiali;
- sono disponibili in diversi formati e livelli di finitura, compresa la pietra naturale, e sono quindi inseribili in tutti i contesti architettonici e ambientali.

3 - Sezione tipo della pavimentazione in opera

Lo schema seguente illustra una sezione tipo di una pavimentazione in masselli autobloccanti: le definizioni sono quelle riportate nelle normative nazionali Uni 9065 e UNI 7998.



4. Criteri di dimensionamento della pavimentazione

Gli strati del sottofondo di cui agli strati inferiori della sezione di cui sopra dovranno essere adeguatamente dimensionati al fine di sopportare i carichi indotti dal traffico ed essere pavimentate con il prodotto e lo schema di posa più idonei in relazione alla classe di carico e alla forma della strada.
Nell’approcciarsi alla progettazione di una pavimentazione in masselli autobloccanti occorre tenere conto dei seguenti fattori:

- il traffico previsto per la pavimentazione in esercizio;
- le caratteristiche del suolo in loco sul quale deve poggiare la massicciata;
- le caratteristiche dei materiali disponibili in loco per la realizzazione della massicciata;
- le caratteristiche tecniche minime dei masselli e della sabbia di allettamento;

Il dimensionamento deve portare a definire la tipologia dei materiali da utilizzarsi e gli spessori degli strati costituenti la massicciata in modo che gli stessi rimangano funzionali per tutta la durata utile di vita della pavimentazione, senza che gli sforzi superino quelli massimi ammissibili sul suolo di supporto.

Per il dimensionamento occorre preliminarmente distinguere tra 2 casi: la realizzazione di una massicciata di tipo flessibile (ghiaia naturale non legata, misto bitumato) piuttosto che la realizzazione di una massicciata di tipo rigido (misto cementato, calcestruzzo).

4.1. Massicciata di tipo flessibile

Una massicciata di tipo flessibile è realizzata con materiali naturali non legati oppure con materiale stabilizzato con bitume.

In questo caso i criteri di dimensionamento sono i seguenti:
- lo sforzo verticale in corrispondenza del piano di appoggio della massicciata sul suolo naturale al momento dell’apertura al traffico:
- la deflessione sotto carico e la deformazione ammissibile a livello del suolo naturale durante la vita utile della pavimentazione e tenendo conto di fenomeni di fatica;
- gli spessori minimi degli strati di materiali utilizzati per la costruzione della massicciata.

 

4.2. Massicciata di tipo rigido

Una massicciata di tipo rigido è realizzata con misto cementato o calcestruzzo.

Il comportamento rigido è caratterizzato dal funzionamento “a lastra” della massicciata, che induce uno sforzo di trazione alla base dello strato. Il principio di dimensionamento consiste quindi nel mantenere lo sforzo di trazione nella massicciata inferiore a quello ammissibile per il materiale utilizzato.

In questo caso i criteri di dimensionamento sono i seguenti:
- lo sforzo al livello del suolo naturale, tenuto conto dei fenomeni di fatica;
- lo sforzo di trazione ammissibile negli strati della massicciata, tenuto conto dei fenomeni di fatica;
- gli spessori minimi degli strati di materiali utilizzati per la costruzione della massicciata.

 



4.3. Analisi del traffico

La buona conoscenza del traffico previsto è fondamentale sia nella scelta del tipo di pavimentazione più adatta che nel dimensionamento della struttura.

La tabella seguente permette una classificazione del traffico ai fini del dimensionamento.



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