Pavimentazioni in “cotto” per ambienti interni
Si descrive la realizzazione di una pavimentazione “galleggiante”, per ambienti interni, di cui viene evidenziato il positivo ruolo svolto dal laterizio. Si delineano, inoltre, soluzione tecnica, indicazioni operative e suggerimenti rivolti al progettista, direttore dei lavori ed esecutore.
Una pavimentazione galleggiante è caratterizzata dalla presenza di uno strato elastico smorzante atto a desolidarizzare (“disaccoppiare”) il trinomio massetto di irrigidimento - strato di allettamento – rivestimento dalle superfici di contatto inferiore e laterali.
Trova applicazione in tutte quelle ambientazioni interne dove le esigenze legate all’isolamento di rumori di origine impattiva (come quelli da calpestio sui solai interpiano) risultano preminenti.
Essa consente, se accuratamente progettata ed eseguita, una attenuazione dei rumori di calpestio intorno a 15÷20 dB riducendo sensibilmente la propagazione del rumore per vie laterali.
La soluzione più efficace ed affidabile prevede un doppio massetto: all’estradosso del solaio si realizza il massetto di implementazione impiantistica e sopra di questo - previa stesura dello strato resiliente - si predispone il massetto di irrigidimento ad alta densità; segue poi la posa del pavimento.
Prestazioni connotanti dei manufatti in laterizio
Nel controllo dei rumori da calpestio, i manufatti da pavimento in laterizio, in particolare quelli formati a stampo, possono fornire un utile contributo. Rispetto ai materiali lapidei e ad altri materiali ceramici, essi presentano, infatti, minori valori di durezza e di impedenza acustica.
La naturale microporosità del laterizio unitamente alla massa, relativamente elevata negli alti spessori, garantisce, inoltre, un’utile attenuazione dei rumori aerei.
Progetto e realizzazione: suggerimenti
Si riepilogano, di seguito, una serie di suggerimenti ed accorgimenti costruttivi per la corretta realizzazione di un pavimento galleggiante con rivestimento in “pianelle di cotto”:
• la posa del pacchetto funzionale costituito da materiale elastico, massetto di irrigidimento, allettamento e pavimento, deve avvenire successivamente alla realizzazione delle partizioni interne ed alla posa delle reti impiantistiche, in modo da consentire l’intonacatura delle prime e il bloccaggio dei cavidotti a pavimento nel massetto porta-impianti;
• il materiale elastico deve essere posato su un piano perfettamente livellato e privo di asperità; dopo la sua stesura, occorre controllare che non si abbia interruzione alcuna, verificando l’adeguatezza dei sormonti (3÷4 cm) e dei risvolti verticali. Per proteggere il materiale elastico da eventuali stress meccanici conseguenti alla realizzazione del massetto, è buona norma prevedere fogli protettivi (feltro bitumato, polipropilene, polietilene ecc.) posti all’estradosso, anch’essi adeguatamente sormontati; questo accorgimento è indispensabile qualora si impieghino materiali elastici ad alto assorbimento d’acqua quali quelli di tipo fibroso o poroso;
• il massetto di irrigidimento in cls deve avere una densità di almeno di 1800 kg/m3 e spessore costante minimo di 5÷6 cm. È consigliabile armare leggermente il massetto con rete metallica in modo da consentire l’assorbimento delle tensioni da ritiro, ripartire meglio i carichi ed evitare fenomeni di punzonamento e/o schiacciamento del materiale resiliente e, al contempo, da evitare ripercussioni sulla stabilità dello strato di rivestimento;
• il bordo superiore del risvolto verticale del materiale resiliente va rifilato a filo pavimento;
• i collegamenti rigidi tra pavimento e pareti laterali vanno assolutamente evitati.
Allo scopo, occorre distaccare i zoccolini battiscopa (o i rivestimenti a piastrelle delle pareti dei bagni e delle cucine) dall’estradosso del pavimento di qualche millimetro; lo spazio che si crea può essere sigillato con materiali elastici (ad esempio, silicone o polietilene);
• per ridurre la trasmissione dei rumori impattivi verso gliambienti sottostanti, le partizioni interne vanno anch’esse desolidarizzate dal solaio mediante una striscia tagliamuro in materiale elastico con densità ρ≥500kg/m3
Testo e figure sono estrapolati da “Le pavimentazioni in laterizio. Mattoni, sestini e pianelle di cotto”, di A. Laurìa, Edizioni Laterservice Srl E’ possibile ordinare il volume c/o: Laterservice Srl, Via A. Torlonia 15, 00161 Roma, tel. +39 06 44236926, fax +39 06 44237930.
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