Restauro e Conservazione | Architettura | Territorio
Data Pubblicazione: | Ultima Modifica:

Patrimonio UNESCO 2023: un sito candidato per l'Italia, è allarme per la città di Venezia

61 nuovi siti sono stati inseriti nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. L'Italia festeggia un nuovo sito Patrimonio dell'Umanità. Durante la 45ª Sessione del World Heritage Committee riunitasi a Riyadh, si è discusso anche sulla possibilità di inserire Venezia nella Lista dei patrimoni in pericolo, per il momento l'ipotesi è stata scartata.

Siti Patrimonio UNESCO: i dati aggiornati ad oggi

Con le ultime nomine avvenute durante la 45ª Sessione del World Heritage Committee riunitasi a Riyadh, nella Lista del Patrimonio Mondiale sono stati iscritti ben 1197 siti (900 siti culturali, 227 naturali e 39 misti) presenti in 168 Paesi del mondo.

Oltre all'inserimento di ben 61 nuovi siti nella prestigiosa Lista Patrimonio dell'Umanità, il World Heritage Committee, composto dai rappresentanti di 21 Stati che hanno ratificato la Convenzione sul Patrimonio Mondiale (Accordo di Parigi, 1972), hanno attentamente valutato lo stato di conservazione di ben 260 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Se prima dell'inizio dei lavori a Riyadh nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo risultavano 55 siti iscritti, a seguito delle consultazioni il bilancio si è aggravato di un'unità. Purtroppo, ad oggi abbiamo 56 siti Patrimonio UNESCO iscritti nella blacklist. Fuori dalla Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo "Le tombe dei re di Buganda a Kasubi" (Uganda) dentro, invece, due siti ucraini a causa del conflitto in corso: la "Cattedrale di Santa Sofia e i relativi edifici monastici" nella città di Kiev e il Centro storico di Leopoli

VENEZIA NON FINISCE NELLA BLACKLIST DEI PATRIMONI IN PERICOLO

A Riyadh si è tornato a discutere sulla questione se inserire o meno la città di Venezia e la sua Laguna nella blacklist dei patrimoni UNESCO in pericolo. Durante le votazioni del 14 settembre 2023, ben 20 Paesi su 21 hanno respinto questa possibilità, l'unico paese che non si è espresso a riguardo è stata la Thailandia.
>>> Leggi la notizia <<<

Salgono a 59 i Siti UNESCO in Italia: l'ultimo nominato è un patrimonio naturale

Con l'ultima nomina arrivata il 20 settembre 2023, i siti italiani iscritti nella Lista Patrimonio dell'Umanità salgono a 59. Ciò rende l'Italia il paese con il maggior numero di patrimoni in assoluto; 6 patrimoni naturali, 53 patrimoni culturali di cui 8 sono identificati come paesaggi culturali.

Il “Carsismo nelle evaporiti e grotte dell’Appennino Settentrionale” entra nella prestigiosa Lista Patrimonio UNESCO nel 2023 come patrimonio naturale perché risponde al criterio (viii) previsto dalle Linee Guida Operative per l'attuazione della Convenzione sul Patrimonio Mondiale.

Linee Guida Operative UNESCO: cosa prevede il criterio (viii)
Il patrimonio deve "Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.

Parliamo di un patrimonio naturale presente nell'Appennino Settentrionale che presenta oltre il 90% delle rocce evaporitiche visibili, in un area che comprende l'Alta Valle Secchia, la Bassa Collina Reggiana, i Gessi di Zola Predosa, i Gessi Bolognesi, la Vena del Gesso Romagnola, le Evaporiti di San Leo e i Gessi di Onferno.

Unico nel suo genere, questo fenomeno di carsismo evaporitico è stato studiato a livello globale e comprende alcune delle cave di gesso più profonde mai registrate al mondo, raggiungendo addiritttura una profondità massima di 265 metri.

Oltre 900 grotte e diverse sorgenti evaporitiche. L'importanza di questo sito naturale è evidente non solo dal punto di vista geologico e geomorfologico, ma anche dal punto di vista paleontologico, biologico, archeologico e artistico. Questa eccezionalità è il risultato della combinazione unica di fattori geologici e climatici che si manifestano in questa regione.

Tra i siti italiani candidati per il Patrimonio Unesco figurava anche "Il Paesaggio Culturale di Civita di Bagnoregio" in provincia di Viterbo. Già presentata dalla Delegazione Permanente d'Italia presso l'UNESCO, la sua candidatura è stata ritirata prima dell'apertura dei lavori della 45° Sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale.

Cos'è un patrimonio naturale secondo la Convenzione UNESCO?

Rientrano tra i patrimoni naturali:

  1. i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni di valore universale eccezionale dall’aspetto estetico o scientifico,
  2. le formazioni geologiche e fisiografiche e le zone strettamente delimitate costituenti l’habitat di specie animali e vegetali minacciate, di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico o conservativo,
  3. i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale.

Lista Patrimonio Mondiale in Pericolo: quali siti a rischio nell'area europea?

In base alla Convenzione del Patrimonio Mondiale del 1972, un bene del Patrimonio Mondiale, come definito negli articoli 1 e 2 della Convenzione, può essere incluso nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo dal Comitato se si ritiene che soddisfi almeno uno dei criteri associati ai pericoli accertati e/o ai pericoli potenziali.

L'inclusione di un sito nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo abilita il Comitato del Patrimonio Mondiale a fornire assistenza immediata tramite il Fondo del Patrimonio Mondiale alla proprietà in questione che è a rischio.

Quali sono i siti Patrimonio UNESCO a rischio e in pericolo nell'area europea?

Venezia città fragile ma l'UNESCO la esclude dalla Lista dei patrimoni in pericolo

Turismo intensivo e cambiamento climatico rischiano di danneggiare Venezia irreparabilmente. Già da diverso tempo, quando si parla di Venezia, patrimonio dell’umanità dal 1987, l'attenzione è focalizzata su queste criticità.

Tuttavia, sia la mobilitazione del mondo dell'arte e della cultura, sia quella dei cittadini, e nemmeno l'anticipato divieto di accesso alle navi da crociera, sono stati efficaci nel prevenire un nuovo richiamo da parte dell'UNESCO avvenuto nel 2021 e preceduto da un altro del 2014.

"Venezia, una delle città storiche più belle del mondo e patrimonio emblematico dell’umanità dal 1987, è da molti anni minacciata su più fronti. Affronta problemi complessi e sistemici, come l'impatto delle alte maree e del moto ondoso sulle fondamenta degli edifici storici, gli effetti negativi indotti dall'uomo sull'ecosistema della sua laguna e la trasformazione del suo habitat vernacolare storico per ragioni commerciali e turistiche portando, tra le altre cose, all’esodo degli abitanti." - World Heritage Centre dell’UNESCO

Sempre secondo il World Heritage Centre dell’UNESCO "gli effetti del continuo deterioramento dovuto all'intervento umano, compreso il continuo sviluppo, gli impatti dei cambiamenti climatici e del turismo di massa minacciano di causare cambiamenti irreversibili all'eccezionale valore universale" della città lagunare."

La possibilità di iscrivere Venezia e della sua Laguna nella Lista dei siti in pericolo è stata discussa in questi giorni a Riyadh durante la 45ª Sessione del World Heritage Committee.  Fortunatamente, quasi tutti i paesi che costituiscono il Comitato hanno respinto questa possibilità, pertanto Venezia è salva e non finisce nella blacklist dei patrimoni in pericolo. Con ogni probabilità, il provvedimento sul contributo di accesso, approvato qualche giorno fa dalla Giunta del Comune di Venezia, ha convinto i Paesi votanti ed è stato riconosciuto come uno sforzo per salvaguardare la città.

Oggi è una grandissima giornata per tutta l’Italia. La notizia che il sito ‘Venezia e la sua laguna’ ha evitato di essere inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO in pericolo ci riempie di soddisfazione perché vede confermare l’ottimo lavoro svolto in ambito internazionale dalla nostra Nazione, dimostratasi, anche in questa occasione, capace di farsi trovare pronta in relazione alle sfide sulla salvaguardia dei suoi immensi tesori e la loro sostenibilità” ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura con delega all’UNESCO, Gianmarco Mazzi. (Fonte: MIC)

Dal 2024, per accedere a Venezia servirà la prenotazione e il versamento del "Contributo di Accesso"

La notizia è stata confermata da Comune di Venezia il 12 settembre 2023 attraverso un comunicato stampa. La Giunta comunale, il 5 settembre scorso, ha approvato il testo definitivo del "Regolamento per l'Accesso alla Città Antica di Venezia e alle Isole Minori della Laguna".

"Il provvedimento - si legge nella nota stampa - fissa le linee guida per l’introduzione di un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici, con la definizione di principi generali, esclusioni, esenzioni, controlli e sanzioni, attraverso una piattaforma multicanale e multilingua che sarà resa disponibile a breve. L’obiettivo è quello di disincentivare il turismo giornaliero in alcuni periodi dell'anno." 

La sperimentazione, che partirà nella primavera 2024, sarà attiva in 30 giornate, le quali verranno definite dalla Giunta con un apposito calendario. >>> MAGGIORI DETTAGLI

Ucraina: 3 Patrimoni UNESCO in pericolo a causa della guerra

A causa della guerra in Ucraina, nel mese di gennaio 2023, era stata avviata una procedura accelerata per iscrivere il Centro storico di Odessa nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha utilizzato una procedura di emergenza prevista dalle Linee guida operative della Convenzione del Patrimonio Mondiale. Una decisione che di fatto ha riconosciuto l’eccezionale valore universale del sito e il dovere di tutta l’umanità di proteggerlo.

Contestualmente all'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale, il Centro storico di Odessa è stato poi inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo. 

Il 15 settembre 2023, il Comitato per il Patrimonio Mondiale ha deciso di iscrivere la Cattedrale di Santa Sofia e i relativi edifici monastici della città di Kiev (Patrimonio UNESCO dal 1990) e il Centro storico di Leopoli (Patrimonio UNESCO dal 1998) nell'Elenco dei patrimoni dell'umanità in pericolo a causa della minaccia di distruzione rappresentata dall'offensiva russa.

Oggi l'Ucraina può richiedere e fruire di un'assistenza internazionale tecnica e finanziaria rafforzata per garantire la protezione del bene e, se necessario, ricevere assistenza nella la sua riabilitazione.

A fine luglio 2023, l'UNESCO ha organizzato un corso intensivo di formazione per più di 20 professionisti del patrimonio culturale provenienti da otto regioni dell'Ucraina, tra cui le città di Odessa, Kiev e Leopoli, minacciate da attacchi sempre più frequenti. Attraverso moduli teorici e pratici, i professionisti ucraini del patrimonio hanno acquisito le competenze e le conoscenze necessarie per ridurre in modo proattivo i rischi per il patrimonio. In tempo di guerra, le competenze di primo soccorso per il patrimonio culturale diventano essenziali.

Per approfondire >>> Di fronte alla guerra, l'azione dell'UNESCO in Ucraina

Leggi anche
Il Restauro italiano in Ucraina: un supporto concreto alla ricostruzione
Assorestauro coinvolta attivamente in Ucraina per fornire un aiuto e un supporto concreto alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio storico a rischio di distruzione.

Vienna nella Lista dei Patrimoni Mondiali in pericolo

Risale al 2001 la nomina del Centro storico di Vienna nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. All’interno dei confini dei 371 ettari del Centro Storico di Vienna sono conservati i caratteri che sostengono il suo eccezionale valore universale, comprese le sue qualità architettoniche e urbane che illustrano le tre principali fasi di sviluppo della città – medievale, barocca e Gründerzeit – e che simboleggiano la storia austriaca e mitteleuropea. A protegge l'ambiente immediato della proprietà iscritta, una zona cuscinetto di 462 ettari.

A distanza di sedici anni dall'iscrizione nella Lista UNESCO, durante la 42a sessione delle Commissione riunitasi a Cracovia nel 2017, il Centro Storico della capitale austriaca - ricco di complessi architettonici, tra cui castelli e giardini barocchi, nonché la Ringstrasse della fine del XIX secolo - è stato inserito nella Lista del patrimonio in Pericolo a causa delle costanti sfide imposte dallo sviluppo del tessuto urbano che potrebbero alterare le sue caratteristiche storico architettoniche e il suo skyline. 

Confermata anche nel 2023 la decisione di mantenere il Centro storico di Vienna nella Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo.

Romania: il Paesaggio minerario di Roșia Montană è un patrimonio in pericolo

Il paesaggio minerario di Roșia Montană racchiude il complesso minerario romano sotterraneo più rilevante, esteso e tecnologicamente diversificato attualmente conosciuto a livello mondiale. Questo complesso risale all'epoca dell'occupazione romana della Dacia (106 al 271 d.C.). Roșia Montană si trova in un anfiteatro naturale circondato dai massicci montuosi e dalle valli radiali nella catena metallifera dei Monti Apuseni, nel cuore della Romania, nella storica regione della Transilvania.

L'estrazione dell'oro durante l'epoca romana avveniva all'interno di quattro piccole montagne, ovvero Cârnic, Lety, Orlea e Cetate, che dominano l'orizzonte di Roșia Montană. La presenza di reperti archeologici romani nell'area circostante è abbondante e diffusa, include zone per la lavorazione dei minerali, insediamenti abitativi, strutture amministrative, luoghi sacri e necropoli. Tutto ciò è correlato a una fitta rete di antichi sotterranei che si estende per oltre 7 chilometri.

Il paesaggio di Roșia Montană è considerato un patrimonio vulnerabile a causa dell'attività mineraria scarsamente controllata nell'area. La tutela del sito è garantita dalla sua inclusione nella Legge per la protezione dei monumenti storici (L. 422/2001), la quale prevede anche misure straordinarie di pianificazione urbana per la tutela del patrimonio. Tuttavia, al momento i controlli sulle concessioni minerarie non sono considerati sufficienti a prevenirne l'espansione.

4 Monasteri in Kosovo sono in pericolo dal 2006

Il complesso, identificato dall'UNESCO con il nome Monumenti medievali del Kosovo, è costituito da quattro edifici ecclesiastici che riflettono i momenti più alti della cultura romanico-bizantina, con il suo stile caratteristico nella pittura murale, sviluppatasi nei Balcani tra il XIII e il XVII secolo.

L'estesa proprietà è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo a causa delle difficoltà nella sua gestione e conservazione derivanti dall'instabilità politica della regione. Il Comitato ha chiesto alla Serbia maggiore collaborazione con i programmi dell'UNESCO, con la Missione delle Nazioni Unite in Kosovo (UNMIK) e con le Istituzioni provvisorie di autogoverno in Kosovo nella cura del sito.

61 sono i nuovi siti nominati Patrimonio Unesco nel 2023

Il 45esimo World Heritage Committee UNESCO ha analizzato le candidature di ben 74 siti; 50 le candidature esaminate riferite al 2023, 24 quelle riferite al 2022 che erano ancora in attesa di giudizio.

Nel 2023, nella Lista Patrimonio UNESCO sono stati inseriti ben 61 nuovi siti Patrimonio dell'Umanità, 50 patrimoni culturali e 11 patrimoni naturali, tra i quali anche il “Carsismo nelle evaporiti e grotte dell’Appennino Settentrionale” in Italia.

SCOPRI TUTTI I NUOVI SITI UNESCO


ndr. Articolo in aggiornamento

Architettura

L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

Scopri di più

Restauro e Conservazione

Con il topic "Restauro e Conservazione" vengono raccolti tutti gli articoli pubblicati che esemplificano il corretto approccio a quel sistema di attività coerenti, coordinate e programmate, dal cui concorso si ottiene la conservazione del patrimonio culturale.

Scopri di più

Territorio

Con questo Topic "Territorio" abbiamo voluto raggruppare le news e gli approfondimenti che riguardano questi argomenti.

Scopri di più

Leggi anche