Patate e computer: dalla grande carestia Irlandese al guasto di Crowdstrike

Il guasto di Crowdstrike non mi ha sorpreso: sono uno dei tanti informatici che da più di 30 anni pone il problema della sicurezza, ma vede i rischi correre più veloci delle contromisure.

Oltre ai tanti rischi, ampiamente dibattuti e solo parzialmente risolti in questi anni, ce n’è uno meno considerato ma estremamente grave: l’effetto di ampliamento dei danni dovuto alla costituzione di monopòli, tipici di alcuni settori informatici.

Il blocco informatico mi ha fatto subito pensare, per analogia, alla Grande Carestia Irlandese.

Ho quindi pensato di utilizzare “Claude” l’Intelligenza Artificiale di Antrophic, per fare un parallelo tra la monocultura delle patate nella carestia irlandese e il monopolio di Microsoft nel recente blocco informatico, aggiungendo una breve descrizione della carestia Irlandese per quanti non la conoscono.

Quanto sotto è stato prodotto da “Claude” senza correzioni o modifiche da parte mia.

Monocultura delle patate in Irlanda vs Monopolio Microsoft

1. Dipendenza eccessiva:

• Irlanda: Dipendenza quasi totale da un'unica coltura (patate) per il sostentamento.
  
• Microsoft: Dipendenza globale da un singolo sistema operativo e suite di produttività.

2. Vulnerabilità sistemica:

• Irlanda: Un singolo patogeno (peronospora) devastò l'intera produzione nazionale.
  
• Microsoft: Un bug o un attacco informatico può compromettere sistemi in tutto il mondo.

3. Effetto domino:

• Irlanda: Il fallimento del raccolto di patate causò una crisi economica e sociale generalizzata.
  
• Microsoft: Problemi nei servizi Microsoft possono paralizzare attività aziendali e governative su scala globale.

4. Mancanza di alternative immediate:

• Irlanda: Difficoltà nel passare rapidamente a colture alternative.
  
• Microsoft: Sfide nel migrare velocemente a sistemi operativi o software alternativi.

5. Impatto su larga scala:

• Irlanda: La carestia colpì milioni di persone in tutto il paese.
  
• Microsoft: I blocchi informatici possono influenzare miliardi di utenti in tutto il mondo.

6. Lenta adattabilità:

• Irlanda: Cambiamenti nelle pratiche agricole richiesero tempo.
  
• Microsoft: La transizione verso sistemi più diversificati è un processo lungo e complesso.

7. Conseguenze a lungo termine:

• Irlanda: Cambiamenti demografici e socioeconomici duraturi.
  
• Microsoft: Crescente consapevolezza dei rischi di monopolio tecnologico e spinta verso la diversificazione.

Questo parallelo evidenzia come la dipendenza eccessiva da un singolo sistema, sia esso agricolo o tecnologico, possa creare vulnerabilità significative su vasta scala.

La diversificazione e la resilienza sono cruciali in entrambi i contesti per mitigare i rischi associati a tali dipendenze.

La Grande Carestia irlandese (1845-1852)

La Grande Carestia che colpì l'Irlanda a metà del XIX secolo fu una delle più gravi catastrofi umanitarie dell'Europa moderna. Le sue cause principali furono:

1. Dipendenza dalle patate: La popolazione irlandese, specialmente i contadini poveri, dipendeva quasi esclusivamente dalle patate come fonte di nutrimento.
   
2. Peronospora: Nel 1845 arrivò in Irlanda un fungo patogeno, la Phytophthora infestans, che distrusse gran parte dei raccolti di patate per diversi anni consecutivi.
   
3. Politiche economiche britanniche: Le leggi sul libero scambio e l'esportazione di cereali dall'Irlanda, nonostante la carestia, aggravarono la situazione.
   
4. Struttura sociale: Il sistema dei latifondi e l'estrema povertà di gran parte della popolazione rurale resero molti irlandesi vulnerabili alla carestia.
   
5. Risposta inadeguata del governo: Le autorità britanniche reagirono lentamente e in modo insufficiente alla crisi, sottovalutandone inizialmente la gravità.
   
6. Sovrappopolazione: La rapida crescita demografica dell'Irlanda nel periodo precedente aveva aumentato la pressione sulle risorse alimentari.

Questi fattori combinati portarono a una catastrofe che causò circa un milione di morti e l'emigrazione di un altro milione di irlandesi, cambiando per sempre il volto demografico, sociale ed economico dell'isola.