Interventi di consolidamento sulle capriate in legno con acciaio

Ricostruzione dell’appoggio ammalorato di una capriata tramite una piastra di acciaio e protesi di legno

Quest’operazione estremamente delicata può essere effettuata sia senza la rimozione della capriata sulla quale si interviene e delle strutture ad essa sovrastanti, che dopo il completo loro smontaggio e posizionamento a terra.

Nel primo caso deve essere montata un’impalcatura, fornita di puntelli regolabili, che sostenga ogni sua parte, alla quale è bene conferire un leggero sollevamento. Ciò può ottenersi facendo ricorso all’appoggio dell’intera struttura sugli orizzontamenti sottostanti adeguati a sorreggerne il peso, oppure ad un sistema di sostegni sospesi.

La figura 1 mostra uno dei metodi possibili per ricostruire l’appoggio di una capriata nel quale si utilizza una piastra d’acciaio zincato (o più piastre) che, successivamente all’asportazione delle parti ammalorate, è inserita nelle membrature attraverso tagli e ad esse collegata con barre filettate e dadi o con bulloni.

Figura 1 - Ricostruzione dell'appoggio ammalorato di una capriata tramite una piastra di acciaio e protesi di legno – fasi di intervento: identificazione (A) e rimozione della parte degradata (B); taglio delle membrature nella parte sana rimanente con sega a catena (C), inserimento delle piastre di rinforzo, loro fissaggio e unione saldata, nonché posa in opera delle parti ricostruite (D); fissaggio alla piastra di rinforzo delle parti ricostruite con bulloni o barre filettate, iniezione con resine epossidiche (E) e chiusura delle asole con tasselli superiore e inferiore (F).    

La parte di struttura rimossa e ricostruita è applicata sulla piastra e fissata anch’essa allo stesso modo.

È possibile, inoltre, porre in opera la piastra suddivisa in più parti da assemblare e saldare direttamente sul posto, durante il posizionamento, con l’accortezza di schermare completamente la saldatura affinché non danneggi il legno. Anche in questo caso è indispensabile saturare tutti i vuoti con resine epossidiche ed eseguire un forte incollaggio tra le strutture sostituite e quelle rimaste.

Si consiglia, trattandosi di un intervento oltremodo complesso, di eseguire, ad opera terminata e a maturazione delle resine avvenuta, una prova di carico sotto un’azione equivalente ai sovraccarichi accidentali previsti dalla normativa.

Rinforzi semplici di acciaio delle unioni tra elementi di strutture composte

È utile talvolta ricorrere a semplici applicazioni di rinforzo per ottenere efficaci e soprattutto rapide ricostituzioni di collegamenti tra le parti di una struttura dissestata di tipo composto.

Gli elementi di rinforzo, tutti immediatamente rimovibili, rimarranno visibili. Pertanto si consiglia di utilizzare questa tecnica quando sia indispensabile un intervento veloce o provvisorio, oppure quando il sistema da aiutare non sia di pregio storico-artistico.

Si tratta di squadrette (Figura 2) o di cuffie d’acciaio (Figure 3 e 4) la cui costruzione non richiede particolari maestrie e che, in molti casi, possono essere reperite in commercio.

ATTENZIONE
È importante ricordare solamente che le viti, i bulloni o le barrette di collegamento, anch’esse d’acciaio, non devono essere poste “in linea” e ciò al fine di evitare di indebolire l’elemento su cui andranno applicate con la creazione di superfici con fibre rescisse. 

Leggi l'articolo nel pdf.

In ALLEGATO è possibile scaricare tutte le TAVOLE PROGETTUALI.

Questo articolo è tratto dal volume "Consolidamento delle strutture lignee con l'acciaio".