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Parquet stratificato o "prefinito": caratteristiche, posa in opera e manutenzione

Ecco il vademecum che raccoglie le principali informazioni tecniche per chi sceglie di posare un pavimento in legno stratificato.

Cosa si intende con parquet statificato?

Con questa definizione si identifica un pavimento realizzato con elementi di legno costituiti da più strati, lavorati sui fianchi a maschio e femmina, preventivamente già calibrati, levigati e verniciati prima della loro posa in opera.

Il parquet stratificato presenta delle caratteristiche costruttive innovative rispetto al parquet massiccio.

Le specie legnose con cui viene realizzato il parquet prefinito sono le stesse del parquet tradizionale, con la differenza che è solo lo strato superficiale a essere in legno pregiato. Sarà proprio lo strato nobile, quello visibile e calpestabile a donare al pavimento il suo colore specifico e le sue caratteristiche estetiche.

Il problema della stabilità, rispetto ad un parquet massiccio, viene risolto dalla realizzazione di ogni singolo elemento ligneo in due o tre strati: uno strato superiore costituito, come nei parquet tradizionali, da uno spessore importante di legni pregiati e uno di supporto, tecnologicamente più complesso, al quale è delegato invece il compito di rendere il pavimento indeformabile contrastando in modo efficace la naturale tendenza al movimento del legno. Questa parte, costituita da multistrato a strati incrociati o da legni resinosi, è sagomata lateralmente a formare incastri di precisione che vincolano tra di loro gli elementi lignei, stabiliscono fin dal primo momento la perfetta planarità del pavimento.

Ogni listone di un parquet stratificato è formato da uno o più strati di supporto sul fondo e uno strato nobile in legno pregiato in superficie.

 

Dimensioni dei listoni di un parquet prefinito

I listoni di un parquet stratificato possono avere misure e spessori variabili. Generalmente lo spessore complessivo è costituito da uno strato nobile - di spessore compreso tra 2,50 a 6,00 mm - e uno strato di supporto di spessore, compreso di strato nobile, da 9 a 16 mm. La larghezza del listone è variabile - da 70 mm a 500 mm - e con lunghezza da 350 mm a 4000 mm. Ad ogni modo, secondo le prescrizioni contenute nella norma UNI EN 13756, lo spessore dello strato nobile non deve mai essere inferiore ai 2,5 mm, si tratta di una condizione necessaria perché il pavimento possa essere definito come parquet.

Il parquet prefinito arriva al posatore già verniciato in fabbrica, in modo da garantire al prodotto durezza e resistenza all’usura. È proprio l’essiccazione della vernice, che avviene grazie a particolari macchine a raggi UV, a rendere il parquet prefinito un pavimento fruibile e calpestabile subito dopo la posa.

Gli elementi lignei indipendentemente dalle dimensioni, sono costituiti normalmente da due o più strati.

  • Stratificato a due strati.
  • Stratificato a tre strati.

Parquet stratificato a due strati è composto da:

  • Strato di legno nobile
    La parte superficiale del parquet, il cosiddetto strato in legno nobile, è in puro legno massello con uno spessore minimo di 2,5 mm. Possono essere utilizzati diversi legni pregiati come rovere, faggio, acero, noce o ciliegio. Lo strato di legno nobile può essere levigato più volte riportando il pavimento in legno alla sua bellezza originaria anche dopo anni e preservando risorse naturali.
  • Strato portante/supporto
    Il supporto facilita la posa e rende il parquet più resistente e flessibile. È formato da elementi di legno di conifera (abete) o da multistrato a strati incrociati. Su questo viene incollato il legno nobile.

 

Parquet stratificato a due strati.

Parquet stratificato a due strati.

 

Parquet stratificato a tre strati è composto da:

  • Strato di legno nobile
    La parte superficiale del parquet, il cosiddetto strato in legno nobile, è in puro legno massello con uno spessore minimo di 2,5 mm. Possono essere utilizzati diversi legni pregiati come rovere, faggio, acero, noce o ciliegio.
  • Strato intermedio
    Lo strato intermedio è costituito da legno di conifera (abete) o da multistrato a strati incrociati, incollato il legno nobile al supporto.
  • Controbilanciatura
    Il parquet prefinito a 3 strati è ben controbilanciato, grazie a un’impiallacciatura di abete, incollata sul retro dello strato intermedio.

Il parquet a tre strati può essere installato con posa flottante su ogni tipo di superficie, compresi i pavimenti radianti. Gli elementi lignei del parquet vengono uniti fra loro mediante accoppiamento maschio-femmina o a click.

Parquet stratificato a tre strati.

Parquet stratificato a tre strati.

 

Vantaggi e svantaggi di un parquet prefinito

Per quanto riguarda il prefinito, i vantaggi sono i seguenti:

  • Stabilità: grazie alla sua struttura assicura ad ogni elemento ligneo l’indeformabilità e riesce a compensare perfettamente le inevitabili sollecitazioni, inoltre patisce meno l’umidità.
  • Durata: la presenza di incastri millimetrici consente una superficie perfettamente planare. Lo strato superiore di legno nobile risulta interamente utilizzabile. Le caratteristiche strutturali del supporto consentono di ridurre al minimo le deformazioni indotte dalle condizioni climatiche ambientali e danno una grande stabilità anche nel tempo, pertanto gli interventi di levigatura sono richiesti solo per eliminare eventuali segni di usura.
  • Estetica: un prodotto così stabile permette la realizzazione di elementi lignei di dimensioni maggiori, più larghe e più lunghe rispetto ai prodotti tradizionali. L’indeformabilità del parquet stratificato e la lavorazione dei fianchi a angolo retto (senza svasature) riducono al minimo il rischio di formazione di fessure.
  • Praticità: Il pavimento stratificato viene fornito già verniciato in fabbrica con procedimento industriale, senza polvere e cattivi odori.
  • Posa in opera: tempi di posa ridotti calpestabile appena 24 ore dopo la posa.
  • Riparabilità: si può sostituire una piccola porzione di pavimento senza il bisogno di levigarlo tutto.
  • Ecologia: lo strato nobile prodotto da legni nobili delle migliori specie, sotto si usano legni a rapida ricrescita, realizzando così un prodotto con impiego razionale e corretto delle risorse forestali.
  • Manutenzione: molto semplice.

Gli svantaggi di un parquet stratificato sono i seguenti:

  • potere isolante ridotto, per via del poco spessore;
  • incontrollabilità dei materiali usati;
  • strato nobile ridotto;
  • difetti non mitigabili;
  • presenza a vista dei giunti di dilatazione tra una stanza e l’altra nella posa flottante.

 

Posa del parquet stratificato

Come abbiamo visto, il parquet stratificato può essere composto da due o tre strati; in base alle dimensioni dei listoni si indica la possibilità o meno di posa flottante.

La posa incollata è più complessa: occorre prima verificare il fondo, che deve essere livellato e asciutto, e successivamente si stende la colla con una spatola e poi si procede appoggiando i listoni sulla colla, come il parquet massiccio.

La posa flottante (solo per stratificati a tre strati) è invece una tecnica molto pratica e veloce perché, dopo la verifica del fondo, non prevede l’incollatura dei listoni al suolo, ma la semplice interposizione di un materassino fra fondo e pavimento. In questo caso, i listoni si congiungono e stabilizzano tra loro attraverso elementi a incastro maschio-femmina.

Le geometrie di posa sono quelle classiche e spaziano dalla spina di pesce alla spina ungherese, dalla posa a correre al cassero regolare.

 

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Manutenzione del parquet stratificato

Una delle comodità del parquet prefinito è che non necessita di particolari cure. Per pulire un parquet prefinito è sufficiente un panno leggermente umido e un detergente neutro. L’importante è evitare di lavarlo utilizzando troppa acqua, perché il parquet rischierebbe di deteriorarsi.

 

La normativa tecnica di riferimento per il parquet prefinito

La norma UNI EN 17546:2021 definisce la metodologia e la valutazione dell’incollaggio dello strato superiore di un parquet su uno prefinito stratificato.

La nuova norma UNI 11368:2021 “pavimentazioni in legno e parquet- Posa in opera- Criteri e metodi di valutazione della realizzazione della pavimentazione, a posa ultimata e al momento della consegna” è l’ultima novità in campo normativo per quanto riguarda la valutazione dei pavimenti posati. Le novità interessanti sono soprattutto mirate a circoscrivere in termini di tempo quelle che sono la determinazione dei vizi e difetti di un pavimento appena consegnato…

La nuova norma UNI EN 13489:2018 ha aggiornato i criteri di scelta e selezione delle caratteristiche degli elementi del parquet per interni.

La nuova norma UNI 11371:2017 ha introdotto importanti novità per ciò che riguarda la progettazione e idoneità dei massetti per le pavimentazioni in legno.

La norma UNI EN 11493-1 aggiornata al giugno 2016, ha introdotto importanti novità che richiamano l’attenzione di tutti gli operatori del sistema, Progettisti, Direzione Lavori, geometri di cantiere, operatori della posa.

 

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