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Parquet, imbarcamenti di parchetti in legno: indagine sulle cause

Il presente articolo contiene lo stralcio di una serie di prove di laboratorio che illustrano, partendo da materiali simili utilizzati in un cantiere oggetto di contenzioso, che aveva presentato un imbarcamento di una pavimentazione in parquet a distanza di circa 1 anno dopo la posa. L’intervento complessivo era stato realizzato con due diverse stratigrafie, uno con sottofondo tradizionale e l’altro con sottofondo alleggerito, secondo lo schema riportato nel seguito dell’articolo.

Il presente articolo contiene lo stralcio di una serie di prove di laboratorio che illustrano, partendo da materiali simili utilizzati in un cantiere oggetto di contenzioso, che aveva presentato un imbarcamento di una pavimentazione in parquet a distanza di circa 1 anno dopo la posa.

L’intervento complessivo era stato realizzato con due diverse stratigrafie, uno con sottofondo tradizionale e l’altro con sottofondo alleggerito, secondo lo schema riportato nel seguito dell’articolo.

L’imbarcamento del parquet rilevato nel pavimento eseguito con sottofondo leggero, lasciava pensare che fosse quest’ultimo la causa del fenomeno riscontrato, e che la sua deformazione (ritiro) avesse potuto provocare l’imbarcamento degli strati esistenti sopra, autolivellante cementizio, colla e parquet, ma tale facile supposizione poco si correlava alle caratteristiche del sistema pavimento nel suo insieme, ad in particolare ai moduli elastici, alle tensioni e alle deformazioni dei vari materiali.
Sono state pertanto eseguite una serie di prove di laboratorio, simulando l’insieme dei due pavimenti, con la esatta stratigrafia e gli stessi materiali, cercando inoltre anche di simulare il possibile aumento dell’umidità ambientale, altro parametro da indagare, visto che i locali erano stati tenuti chiusi per molto tempo, e quindi si era presumibilmente accumulata una umidità relativa piuttosto elevata negli ambienti ristrutturati.
Le prove sono state condotte con verifiche semplici, verificando le deformazioni con metodi “da cantiere” ma, come si potrà notare, anche senza deformometri digitali precisi ma con delle semplici monetine (che sono comunque sempre di spessori e pesi noti) i risultati sono chiari e perfettamente leggibili.
Da tali prove risulta inequivocabilmente che non è il sottofondo a produrre le deformazioni riscontrate, ma il parquet posato che, assorbendo umidità, si deforma e deforma anche l’autolivellante cementizio ad esso perfettamente aderente.


Inarcamento del parquet che, alla fine della prova, ha trascinato con se l’autolivellante cementizio ad esso aderente (da notare le monete agli estremi della bolla)

La ricerca effettuata sul “sistema pavimento” è stata condotta verificando le varie interazioni dei materiali tra loro al variare delle condizioni esterne, in particolare quelle igrometriche, senza preconcetti di sorta, inserendo o escludendo  alcuni materiali costituenti il “sistema pavimento”

Nello specifico sono state prese a riferimento due diverse stratigrafie, simili a quelle esistenti in opera:
-    Pavimento con sottofondo tradizionale
-    Pavimento con sottofondo leggero

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