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Pareti sismoresistenti in c.a.: alcuni confronti fra NTC 2018, NTC 2008 ed Eurocodice

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Le Norme Tecniche 2018 hanno introdotto diverse modifiche nell’ambito della progettazione e della verifica delle pareti in calcestruzzo armato. Il capitolo è stato riorganizzato profondamente dal punto di vista tipografico. Sebbene non siano cambiate le procedure di base, dando l’illusione di una conferma dei contenuti precedenti, ad una più attenta lettura si notano differenze, alcune più evidenti, altre che potrebbero sembrare di poco conto, che possono comportare rilevanti variazioni nella valutazione della capacità delle strutture e quindi nel progetto finale.

Confronto fra diverse metodologie di verifica per le pareti sismoresistenti

Lo scopo del presente articolo è quello di confrontare tra di loro i risultati che si ottengono sulle pareti seguendo le metodologie di verifica proposte dalle norme di principale diffusione: NTC 2018, EC8 e NTC2008.

Per i confronti, saranno trattate separatamente le strutture ad alta, media e bassa duttilità; anche se alcune modifiche accomunano tutte e tre le categorie, per maggior chiarezza saranno ripetute in ciascun paragrafo.

Il caso in studio

Per avere un’indicazione numerica di ciò che cambia nella pratica progettuale, ipotizziamo di considerare un semplice caso in cui sono schematizzate due pareti, una tozza e una snella, di pari altezza ed ugualmente caricate con forze di due tipi: una verticale e un’altra orizzontale, simulante l’azione del sisma. Il software di calcolo utilizzato nelle analisi è Namirial CMP, nella versione 30. Le caratteristiche delle pareti sono illustrate nelle figure seguenti:

pareti-sismo-resistenti-namirial-1.JPG

pareti-sismo-resistenti-namirial-2.JPG

È importante sottolineare che si è scelto di trattare solo alcuni aspetti, al fine di evidenziare le differenze fra le suddette normative; pertanto questo articolo è ben lontano dal voler essere una trattazione esaustiva dell’argomento. A questo fine si rimanda ai testi delle norme citate e della letteratura tecnica.

Pareti in CD “A” – DCH: cosa cambia

Si tratta della categoria di strutture per le quali i cambiamenti introdotti dalle NTC 2018 sono meno rilevanti. Nella determinazione delle sollecitazioni di verifica, rispetto alle NTC 2008, è stata eliminata la variazione di +/-50% dello sforzo normale, operazione prevista nelle norme attuali per le sole pareti estese debolmente armate.

Per il resto, le modifiche hanno riguardato due aspetti: il primo riguarda la limitazione alle sole pareti snelle dell’operazione di traslazione verso l’alto del diagramma dei momenti flettenti; il secondo riguarda le strutture miste telaio-pareti, con l’adozione del diagramma semplificato di inviluppo del taglio nel caso di parete snella, come per Eurocodice 8, mentre per le NTC 2008 era prevista solamente per le pareti non estese debolmente armate in CD “B”.

La variazione della formula di amplificazione del taglio per pareti snelle (formula [7.4.14], in cui compare un’elevazione al quadrato che nella (7.4.13) delle NTC 2008 non era presente) va probabilmente attribuita alla correzione di un refuso; tale formula nella sua attuale struttura corrisponde infatti alla (5.25) nell’Eurocodice 8.

Per le verifiche in classe di duttilità alta prendiamo in esame la parete snella. Per questo caso particolare le indicazioni contenute nelle NTC2018 e nell’EC8 combaciano; l’applicazione delle stesse per ottenere la domanda in termini di Momento e Taglio per il nostro esempio può essere riassunta nei grafici seguenti:

NTC 2018: cosa cambia per le pareti in CD “A”

NTC 2018: cosa cambia per le pareti in CD “A”

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