Ostacoli all'adozione delle pompe di calore in Europa: Politiche Nazionali, costi dell'energia ed informazioni fuorvianti
Questo articolo analizza gli ostacoli all'adozione delle pompe di calore in Europa, tra cui politiche nazionali incoerenti, alti costi iniziali e dell'energia elettrica ed informazioni fuorvianti nella ricerca dei pro e contro delle pompe di calore.
Più del 70% dell'energia UE arriva da combustibili fossili
Secondo un recente articolo della rivista settimanale The Economist “The EU should be the world’s heat-pump pioneer” (“L'UE dovrebbe essere il pioniere mondiale delle pompe di calore”), L’ Unione Europea dovrebbe avere il primato mondiale nell’adozione di pompe di calore delle pompe di calore, ma sta attualmente perdendo terreno rispetto agli obbiettivi prefissati.
Secondo Eurostat, circa metà dell'energia consumata nell'UE è destinata al riscaldamento e al raffreddamento, e più del 70% di questa energia proviene ancora dai combustibili fossili, principalmente gas naturale. Il riscaldamento degli edifici rappresenta circa il 35% delle emissioni di gas serra legate all'energia. E circa quattro quinti del consumo energetico degli edifici residenziali è utilizzato per il loro riscaldamento e per la fornitura di acqua calda.
Le pompe di calore rappresentano una tecnologia fondamentale per il futuro del riscaldamento domestico, offrendo un'alternativa ecologica alle tradizionali caldaie a gas e alle stufe a legna.
Tuttavia, l'adozione di questa tecnologia in Europa è ostacolata da diverse problematiche, tra cui politiche incoerenti dei singoli paesi, il costo dell'energia elettrica rispetto al gas e la disinformazione sul tema.
Politiche Nazionali: confronto tra Germania e Italia
Le politiche nazionali giocano un ruolo cruciale nella diffusione delle pompe di calore. Secondo The Economist gli esempi della Germania e Italia hanno mostrato come l'incertezza e i cambiamenti nelle politiche possano frenare l'adozione di queste tecnologie. L’articolo nota che:
Germania: L'anno scorso, la Germania ha proposto una legge che avrebbe vietato nuove caldaie a gas e petrolio, incentivando l'uso di pompe di calore alimentate da elettricità a basse emissioni di carbonio o rinnovabile. Tuttavia, la proposta è stata duramente criticata dai tabloid e dal partito AfD, che l'ha definita "Heizhammer" (il martello del riscaldamento). Il governo ha ceduto alle pressioni, diluendo la legge che ora richiede che i nuovi sistemi di riscaldamento funzionino con almeno il 65% di energie rinnovabili, rallentando così l'adozione delle pompe di calore.
Italia: Il Superbonus 110% introdotto dal governo Conte nel 2020 offriva crediti d'imposta per l'installazione di pompe di calore e pannelli solari. Tuttavia, l'implementazione è stata problematica, con abusi e costi fuori controllo. Il governo Meloni ha quindi ridotto drasticamente il bonus, causando un calo significativo delle vendite di pompe di calore.
Costo dell'energia elettrica
Sono ben noti i problemi legati al costo elevato (il prezzo delle pompe di calore è due o tre volte quello delle caldaie a gas) ed alla necessità di adattare le proprietà (alcuni edifici necessitano di ristrutturazioni per installare le pompe di calore) per installare le pompe di calore.
Altrettanto determinante per l’adozione delle pompe di calore è il costo dell’energia elettrica rispetto al gas. Questo è chiaro dal grafico sottostante che nell’ Asse Y mostra la quantità di pompe di calore vendute per ogni 1,000 abitazioni nel 2023 e nell’ Asse x lo “spark gap” ovvero il divario di costo tra elettricità e gas naturale.
Nei paesi dove l'elettricità è relativamente economica rispetto al gas, le pompe di calore sono più convenienti, nonostante le temperature più fredde.
Questo è il caso della Norvegia (dove il 90% dell’elettricità proviene dall’idroelettrico), Svezia, Finlandia (con alti contributi da rinnovabili e nucleare).
L’ Italia presenta un "spark gap" medio-alto di 2.6 con vendite nel 2023 intorno a 15 pompe di calore per 1000 abitazioni.
SI noti invece il Regno Unito, dove il prezzo dell'elettricità è considerevolmente più alto di quello del gas, l'adozione delle pompe di calore è più difficile.
Il costo dell’energia diventa ancora più determinante quando si tratta del raffrescamento via pompa di calore. Come dimostrato dal Prof. Ing. Paolo Conti, del dipartimento DESTEC dell’ Università di Pisa, in un recente corso Geo Network, il servizio di raffrescamento, a differenza del riscaldamento, non sfrutta energia rinnovabile dall'ambiente esterno. La pompa di calore, infatti, sottrae energia dall'edificio rilasciandola all’aria o all’acqua che raffredda il condensatore, utilizzando solamente energia elettrica. Per questo un abbinamento con un impianto fotovoltaico può migliorare di molto l’efficienza di una pompa di calore.
L'ostacolo rappresentato dal costo iniziale relativamente elevato può essere ridotto nel tempo grazie ai miglioramenti tecnologici e produttivi di pompe di calore. Secondo The Economist, il costo delle pompe di calore potrebbe arrivare a pareggiare quello delle caldaie a gas entro il 2030.
Per quanto riguarda il costo dell'energia elettrica nei singoli paesi Europei si prevede una diminuzione grazie all’ incremento delle fonti rinnovabili e così, la curva del "spark rate" potrà scendere.
Secondo un'analisi del Sole 24 Ore basata sui dati pubblici di Terna, nel 2023 la quota di energia rinnovabile in Italia ha raggiunto il 43,8%, grazie al contributo delle fonti green quali idroelettrica, eolica, solare, biomasse e geotermica.
Informazioni fuorvianti sulle pompe di calore
Nella ricerca dei pro e contro delle pompe di calore ci imbattiamo spesso in informazioni fuorvianti che rappresentano un ulteriore ostacolo.
Per contrastare la confusione sul tema, Carbon Brief, un'organizzazione basata nel Regno Unito che svolge informazione e analisi dedicata alla comunicazione degli ultimi sviluppi sulla scienza del clima e la politica energetica, ha identificato e confutato 18 miti comuni che circondano questa tecnologia.
Ne evidenziamo quattro particolarmente comuni:
Mito 1: "Le pompe di calore non funzionano negli edifici esistenti." Verità: Milioni di edifici di tutte le età in tutto il mondo sono stati dotati con successo di pompe di calore, dimostrando che questa tecnologia può essere adattata anche agli edifici storici.
Mito 2: "Le pompe di calore non funzionano quando fa freddo." Verità: Paesi nordici come Norvegia, Svezia e Finlandia utilizzano con successo le pompe di calore anche a basse temperature, mantenendo alta l'efficienza energetica.
Le prestazioni delle pompe di calore aria-aria raccolte in studi di test sul campo in climi "miti" freddi in cinque paesi: Canada, Cina, Germania, Svizzera, Stati Uniti e Regno Unito. Fonte: Duncan Gibb et al. (2023).
Mito 3: "Le pompe di calore costano di più e aumentano le bollette." Verità: Sebbene l'investimento iniziale possa essere maggiore, le pompe di calore sono più efficienti delle caldaie a gas e possono ridurre le bollette a lungo termine.
Mito 4: "Le pompe di calore sono una tecnologia nuova e non testata." Verità: Le pompe di calore sono una tecnologia matura e ampiamente utilizzata da decenni in molti paesi del mondo
Il tema è spesso al centro di battaglie informative, quindi è evidente che il successo dell'installazione dipende dalla qualità del progettista incaricato, il quale consiglierà la soluzione migliore dopo aver studiato l'edificio in questione con una analisi che includa simulazioni attraverso software per la termotecnica, quali Euclide Certificazione Energetica.
Il Ruolo delle Pompe di Calore nell’efficientamento energetico
Per raggiungere l'obiettivo dell'UE di installare 60 milioni di pompe di calore entro il 2030, è essenziale che l'Unione e i suoi membri adottino politiche più chiare e coerenti.
Sebbene la prima pompa di calore come la conosciamo oggi sia stata costruita dall'ingegnere austriaco Peter von Rittinger nel 1856, non è sorprendente che la recente adozione di massa di questa tecnologia causi confusione informativa. Tuttavia, con l'aumento delle installazioni e l'acquisizione di maggiore esperienza, possiamo aspettarci una maggiore trasparenza per tutti i soggetti coinvolti.
In parallelo, la riduzione dei costi dell'elettricità e delle pompe di calore è cruciale per incrementare l'utilizzo di questa tecnologia.
L'efficientamento energetico e la decarbonizzazione sono ambiti in cui l'Europa può ancora rivendicare una leadership mondiale, ma le politiche devono essere sostenute da innovazioni tecnologiche e prezzi energetici favorevoli.
Le pompe di calore giocano un importante ruolo nell'efficientamento energetico, se integrate con azioni parallele.
Pompe di Calore
Con questo Topic raccogliamo le news e gli approfondimenti dedicati al tema delle pompe di calore.
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