Osservatorio Nomisma: ripresa per il mercato immobiliare, timore Brexit
Presentato ieri 13 luglio l’Osservatorio immobiliare Nomisma sulle grandi città “I primi mesi del 2016 hanno evidenziato segnali di ripresa che sebbene ancora deboli – evidenzia Nomisma – non sono più circoscritti al solo settore residenziale, ma hanno investito anche gli immobili per le imprese”. Tuttavia, “i confortanti segnali di ripresa sul fronte delle compravendite potrebbero essere annullati nei prossimi semestri da un quadro continentale connotato dal progressivo indebolimento delle prospettive di crescita, con l’inatteso risultato del referendum sulla Brexit che rappresenta un formidabile innesco di una nuova fase di incertezza e instabilità che contribuisce ad attenuare un ottimismo che sembrava riaffacciarsi dopo oltre 8 anni di recessione”.
Le compravendite di abitazioni sono cresciute del 3,6% nel 2014, del 6,5% nel 2015 e del 20,6% nei primi tre mesi di quest’anno (+17,3% la media di tutti i comparti, dati dell’Agenzia delle Entrate).
Rispetto al 2007 il mercato delle compravendite nelle 13 grandi città italiane presenta ancora un ridimensionamento del 40% nel segmento residenziale e del 50% degli immobili per l’impresa».
Nomisma quindi resta prudente e stima un saldo positivo degli scambi del 7,6% per fine 2016, un trend che dovrebbe continuare su ritmi solo leggermente più alti negli anni successivi.
Per quanto riguarda i mutui, Nomisma prevede che il proseguimento di una fase di espansione grazie all’allentamento dei criteri di offerta delle banche, ai bassi tassi di interesse e di una domanda forte.
Prezzi: “nel primo semestre del 2016 la variazione tendenziale annua si posiziona ancora in territorio negativo, con una variazione che oscilla dal -1,8% delle abitazioni nuove al -2,5% degli uffici”.
Ridotti i tempi per la conclusione delle trattative.