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OSSERVATORIO: intervista a due protagonisti dell'iniziativa

Antonio Lucchese ed Emanuele Renzi rappresentano, insieme a Massimo Sessa che ne è coordinatore, il Sevizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici all’interno dell’Osservatorio e, in particolare, all’interno del Gruppo di Coordinamento.

Antonio Lucchese è il dirigente responsabile della I divisione del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Si occupa dei procedimenti per il rilascio dell’abilitazione degli organismi di certificazione, ispezione e prova dei prodotti da costruzione, degli organismi di certificazione del controllo del processo di produzione in fabbrica nonché della vigilanza sugli stessi. È responsabile delle attività finalizzate alla predisposizione di norme tecniche, linee guida e studi tecnici di carattere generale e normativo in materia di sicurezza delle costruzioni. Nell’ambito della revisione delle Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14/01/2008) è Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Produttori”.

Emanuele Renzi è il dirigente responsabile della V divisione del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. È responsabile dei progetti SICURNET 1. e SICURNET 2. e, fra le altre cose, si occupa dell’attuazione in Italia della Direttiva Europea sui prodotti da costruzione (CPD, Dir. 86/106/CEE): Marcatura CE e Benestare Tecnico Europeo sui i prodotti da costruzione. Ha partecipato alle attività dell’EOTA (Organizzazione Europea per il Benestare Tecnico Europeo). È membro della delegazione italiana nel Comitato Permanente per le Costruzioni presso la Commissione UE.

1. Dopo la riunione del 21 luglio 2011, l’incontro del 20 febbraio è stato il debutto per l’Osservatorio da un punto di vista operativo. In questo senso si può esprimere un bilancio positivo?
(Emanuele Renzi) Il bilancio è sicuramente positivo; le aspettative attorno all’Osservatorio come strumento di qualificazione del settore del calcestruzzo e del calcestruzzo armato sono tante e si può affermare di aver iniziato con il piede giusto. Prima di tutto, particolarmente positiva è stata la partecipazione di larga parte dei componenti, a prova della grande importanza data all’iniziativa. Sono stati toccati argomenti importanti, che riflettono i temi caldi del settore. Mi riferisco ad esempio al tema della vigilanza e dei controlli: la partecipazione, fra gli altri, della Guardia di Finanza e della Direzione Nazionale Antimafia all’incontro conferma la volontà di porre sempre maggiore attenzione a quegli strumenti in grado di contrastare i comportamenti illeciti e a garantire il rispetto delle norme. L’Osservatorio dovrà supportare l’operato di queste istituzioni coordinando lo scambio di informazioni dai soggetti più tecnici, addetti ai lavori, verso quelli esterni al settore del calcestruzzo. Uno strumento importante a supporto delle azioni di vigilanza e controllo è sicuramente la normativa. Si prevede, infatti, la revisione di quella esistente ma anche la messa a punto di nuove norme specifiche.

2. Quali sono, in questo senso, i principali strumenti normativi e qual è il ruolo dell’Osservatorio?
(Antonio Lucchese) In questo caso ci si riferisce ad una rivisitazione del panorama delle norme che regolano il settore del calcestruzzo e del calcestruzzo armato, allo scopo di fornire indicazioni chiare e univoche su quali siano le regole da rispettare e quali le sanzioni. La revisione delle Norme Tecniche per le Costruzioni e delle Linee Guida* rappresentano un bel passo in avanti in questa direzione. Anche la nuova circolare, che si sta mettendo a punto, rivolta agli Organismi di Certificazione del Controllo del processo di fabbrica ha la funzione di regolare meglio il settore della produzione del calcestruzzo.

3. In che modo la nuova circolare svolgerà questo compito?
(Emanuele Renzi) L’idea della circolare nasce dalla necessità di creare uno strumento normativo ad hoc per regolare l’attività degli Organismi di Certificazione. L’obiettivo è quello di rendere omogenee le attività di certificazione, favorire la trasparenza e fornire ulteriori strumenti per la sorveglianza da parte del Servizio Tecnico Centrale; tutto questo tramite, ad esempio, la creazione di modelli unici per certificati e check list nonché la messa a punto di un database all’interno del sito dell’Osservatorio che contenga le informazioni relative allo stato delle certificazioni e che possa costituire quel riferimento unico e istituzionale a supporto delle attività di controllo, per il riconoscimento e la “rintracciabilità” dei certificati FPC attivi.

4. Quali saranno i prossimi passi dell’Osservatorio?
(Antonio Lucchese) Negli ultimi mesi si è passati ad una fase finalmente operativa; è fondamentale continuare su questa strada e per far questo, ciascun componente, nell’ambito delle proprie competenze, è chiamato a dare il suo contributo. Solo in questo modo si potrà garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Proprio per questo motivo, d’ora in poi, l’Osservatorio lavorerà attraverso Gruppi di Lavoro. Lo scopo è di portarsi avanti su tutti i fronti che si sono aperti in questi mesi; tutto in un’ottica di grande operatività. Ad esempio prevediamo di lavorare a pieno ritmo, sulla revisione delle Linee Guida, in modo da ottenere una pubblicazione unica e che sia anche coerente con la nuova edizione delle Norme Tecniche per le Costruzioni. Ma vogliamo anche che non si arresti il dibattito e che nascano nuove iniziative, su indicazione libera di tutti i componenti. L’auspicio più grande è che questa nuova ed importante istituzione sia il collettore di tutte le iniziative atte a valorizzare il settore del calcestruzzo e del calcestruzzo armato.

 

* Una delle attività previste nell’ambito dell’Osservatorio sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato è rappresentata dalla revisione delle Linee Guida del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. I testi in questione sono:
− Linee Guida sul calcestruzzo preconfezionato;
− Linee Guida sul calcestruzzo strutturale ad alta resistenza;
− Linee Guida sul calcestruzzo strutturale;
− Linee Guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo indurito mediante prove non distruttive.