Ordine di demolizione e importanza della corretta comunicazione

Condono edilizio e ordine di demolizione

I ricorrenti avevano acquistato un immobile per il quale avevano presentato un'istanza di condono edilizio, accompagnata dal pagamento degli oneri previsti. Il comune aveva emanato un ordine di demolizione sulla base dell'assenza di titoli autorizzativi e la presunta mancanza di una richiesta di sanatoria.

Impugnazione dell'ordine di demolizione

L'ordine di demolizione è stato impugnato dai ricorrenti che hanno sostenuto le seguenti motivazioni:

• la violazione delle garanzie procedurali, perché è stata l’impossibilità di partecipare al procedimento di avvio dell'ordine di demolizione, non essendo mai stati debitamente informati;
• l’assenza di esito nell'istanza di condono, istanza che non è stata ancora esaminata dal comune, violando pertanto le disposizioni legislative che sospendono i procedimenti sanzionatori durante la valutazione delle domande di condono.

Decisione del tribunale: illegittimità dell’ordine di demolizione

Il ricorso è stato accettato dal TAR che ha rilevato che l'ordine di demolizione era illegittimo per diversi motivi:

• la richiesta di condono sospende il procedimento e di conseguenza l'adozione di sanzioni come l'ordine di demolizione non è valida secondo quanto previsto dalla normativa vigente;
• la mancata comunicazione comporta che non è stata rispettata la necessità di informare i ricorrenti del procedimento amministrativo, precludendo la loro partecipazione.

L’importanza della corretta informazione e dei diritti dei cittadini nelle procedure amministrative

Questa sentenza del TAR Sicilia ribadisce l'importanza della corretta informazione e del rispetto dei diritti dei cittadini nel contesto delle procedure amministrative.

La decisione rappresenta un precedente significativo nella risoluzione di casi simili, sottolineando la necessità di una scrupolosa osservanza delle normative vigenti da parte della pubblica amministrazione.