Oice: il decreto 77 fa calare drasticamente il numero delle gare di progettazione
Si conferma l’effetto 'Decreto 77' sulle progettazioni pubbliche: in quattro mesi più che dimezzati i bandi, frazionati quelli UE, spariti 70 milioni ad evidenza pubblica.
Scicolone, Presidente Oice: “Per sostenere il settore occorre proroga al 2023 del superbonus: domanda pubblica in calo e meno trasparente”.
Gare Ue diminuite di un terzo
Si conferma il calo drastico delle gare di progettazione dopo l’entrata in vigore del decreto 77 sulle semplificazioni Pnrr, che ha innalzato la soglia per gli affidamenti diretti a 139mila: negli ultimi quattro mesi (giugno-settembre), rispetto ai quattro mesi precedenti i bandi scendono del 51,6% in numero e del 20,2% in valore e diminuiscono di oltre un terzo (da 373 a 242) anche le gare UE (oltre 214.000 euro), evidentemente frazionate per evitare la gara.
Spariscono dal mercato quasi 70 milioni di progettazione in quattro mesi e quasi si annullano le procedure negoziate nazionali con invito a 5 offerenti: da 541 a 36, anche se in molti casi anche sotto i 139.000 si chiedono almeno 5 offerte.
A settembre gli avvisi per manifestazioni di interesse relative a incarichi per progettazione sotto la soglia dei 140.000 euro sono stati 111, il 66,9% del totale, con un valore stimato in 6,2 milioni di euro, pari al 12,8% del valore totale.
E’ questo il commento del presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone a corredo dei dati dell’Osservatorio Oice/Informatel “I dati di settembre rafforzano le nostre preoccupazioni per gli effetti del decreto 77/21 sulle semplificazioni; l’innalzamento del tetto per gli affidamenti diretti da 75.000 a 139.000 in quattro mesi ha ridotto di oltre il 50% il numero dei bandi e ha fatto sparire dal mercato quasi 70 milioni di progettazione che avrebbero contribuito ad alimentare un mercato che comunque aveva tenuto negli ultimi due anni.
A questo elemento generale si aggiungono le preoccupazioni per la scarsa trasparenza degli affidamenti in questa fascia, sulla quale ci auguriamo che si appunti la vigilanza dell’Anac soprattutto per l’attuazione del principio di rotazione.
A questo punto diventano essenziali per il nostro settore due cose: in primo luogo prevedere la proroga a tutto il 2023 della disciplina del Superbonus, che sta trainando positivamente il mercato privato con quasi 10 miliardi di investimenti stimati per il 2021; in secondo luogo si deve monitorare con attenzione l’attuazione delle procedure del Pnrr a livello di soggetti attuatori perché la sensazione che abbiamo è che il personale che si sta assumendo sarà difficile che possa supportare validamente gli uffici tecnici chiamati al superlavoro previsto dal Piano.
Si pensi anche transitoriamente al ricorso strutturato a supporti di project management esterni che potrebbero rappresentare un’occasione anche per formare le nuove leve”.
A settembre pubblicati 166 bandi per un valore vicino ai 50 mln di euro
Tornando ai dati dell’osservatorio che riguardano la sola progettazione rileviamo che a settembre sono stati pubblicati 166 bandi per 48,7 milioni di euro, che rispetto ad agosto crescono del 4,4% in numero ma calano del 2,2% in valore; rispetto a settembre 2020 le gare crescono dello 0,6% in numero e dell’84,1% in valore. Le gare pubblicate sulla gazzetta europea sono state 51, in una di queste, con un valore di 370.000 euro, il criterio di aggiudicazione scelto è il massimo ribasso. Gli accordi quadro sono stati 14, l’8,43% del totale, con un valore di 22,4 milioni di euro, il 45,9% del valore totale messo in gara.
Nei primi nove mesi del 2021 sono stati pubblicati per servizi di sola progettazione 2.719 bandi con un valore di 663,8 milioni di euro, +20,8% in numero e +18,0% in valore sull'analogo periodo del 2020. Il valore raccolto nei nove mesi del 2021 è in gran parte dovuto alle gare sotto soglia il cui valore cresce del 58,1%, mentre le gare sopra soglia crescono solo del 9,9%. Gli accordi quadro sono stati 82, il 3,02% del totale, per un valore di 194,7 milioni di euro, il 29,3% del totale.