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Nuovo regime dei forfettari: l'Agenzia delle Entrate spiega tutte le novità

Il nuovo documento del Fisco, dopo le novità apportate in materia dalla legge di Bilancio 2023, riepiloga le specifiche su ingresso, permanenza e fuoriuscita dal regime dei forfettari

In una nuova circolare, la n.32/2023 del 5 dicembre, l'Agenzia delle Entrate fa il punto sugli effetti delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 (art.1 comma 54 della legge 197/2022) al regime forfettario, sostitutivo con aliquota fissa del 15% riservato alle persone fisiche titolari di partita Iva che esercitano un’attività di impresa, arte o professione in forma individuale.

Nello specifico, ci si focalizza - come peraltro approfondito in questo articolo a firma Alessandro Bonuzzi - su ingresso, permanenza e fuoriuscita dal regime dei forfettari.


Regime dei forfettari: chi applica già il regime?

Ci sono già dentro i contribuenti che nel 2022 hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 65mila euro, ma inferiori a 85mila.

Viste le rilevanti modifiche normative, il contribuente che abbia optato per il regime ordinario non è tenuto a rimanere per l’intero triennio nello stesso regime.

 

Soglia non superiore a 85.000 euro

La principale modifica della Legge di Bilancio 2023 riguarda l'introduzione di una nuova soglia per il regime forfettario, la quale non deve essere superiore a 85.000 euro.

Tale requisito è applicabile già dal 2023.

 

Permanenza nel regime agevolato

La soglia di 85.000 euro consente la permanenza nel regime forfetario a coloro che già lo applicavano nel 2022 in base alla circolare n. 9/E del 2019.

La nuova soglia si applica sia a chi già era nel regime forfetario nel 2022 che a nuovi soggetti.

 

Superamento dei 100 mila euro: fuoriuscita immediata

È stata introdotta una causa di fuoriuscita "immediata" dal regime forfetario nel caso in cui si superi la soglia di 100.000 euro di ricavi o compensi percepiti nell'anno.

 

Nuove soglie: come funzionano?

Se durante l'anno si percepiscono ricavi o compensi superiori a 85.000 euro ma inferiori a 100.000 euro, si rimane nel regime forfetario nell'anno in corso, ma si esce in quello successivo, con la conseguente rettifica dell'Iva non detratta.

Se si supera la soglia dei 100.000 euro, si passa al regime ordinario nello stesso anno, con effetti immediati sul piano fiscale.

 

Passaggio al regime ordinario

Per quanto riguarda le imposte dirette, il contribuente rientra nel regime ordinario sin dall'inizio dell'anno.

Per l'Iva, si passa al regime ordinario dal momento dell'incasso che ha comportato la fuoriuscita dal regime, con l'emissione di una nota di debito per l'importo della corrispondente imposta.

 

Chiarimenti sui quesiti

La circolare fornisce chiarimenti a domande poste dagli operatori.

Ad esempio, se un contribuente inizia l'attività in corso d'anno, il superamento del limite di 100.000 euro deve essere valutato senza confrontare il volume dei ricavi o compensi alla frazione dell'anno di attività.

Inoltre, coloro che hanno aderito al regime ordinario nel 2021 possono applicare il regime forfetario dal 1° gennaio 2023 se nel 2022 hanno percepito ricavi o compensi pari o inferiori a 85.000 euro, senza rispettare il vincolo triennale di permanenza nel regime ordinario.


LA CIRCOLARE E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE.

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