Nuovo Polo Scolastico Campus KID: il modello di spazio educativo firmato Mario Cucinella Architects
Procedono come da cronoprogramma i lavori del Polo Scolastico Campus KID firmato da Mario Cucinella Architects, il modello di campus che porta con sé tutte le sperimentazioni più innovative degli spazi educativi nel post-pandemia. A settembre 2024, gli alunni della scuola elementare Donini potranno trasferirsi nel nuovo complesso scolastico. Il campus urbano polifunzionale di San Lazzaro di Savena, frutto di un percorso progettuale partecipato, ospiterà oltre alle funzioni scolastiche, anche edifici e aree dedicate allo sport e alla cultura.
Un intervento di rigenerazione proiettato nel futuro: la sfida di Campus KID
Il progetto di Campus KID è un grande intervento di rigenerazione non solo urbana ma anche culturale, sociale, antropologica, proiettata nel futuro che ha coinvolto il territorio di San Lazzaro di Savena (BO).
Infatti, il quadrante urbano di circa 10 ettari compreso tra via Kennedy, via Wolf e via Giovanni XXIII è oggetto di un importante intervento di trasformazione urbana. Il nuovo campus urbano polifunzionale, a lavori ultimati, ospiterà funzioni scolastiche (riqualificazione e ampliamento della scuola media Jussi e la costruzione della nuova scuola elementare Donini), sportive (Stadio, piscina, palestre e campi da calcetto) e culturali (teatro/auditorium).
Il progetto di Campus KID è iniziato nel 2015 ed è il risultato di un percorso partecipato che ha coinvolto direttamente nella progettazione l'intera comunità, compresa la parte di cittadini su cui vale davvero la pena investire per il futuro, ovvero i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 6-14 anni.
Risale al mese di settembre 2018 la data di pubblicazione del bando di concorso in un unico grado per l'elaborazione di una proposta ideativa compositiva generale dell’area denominata Campus KID.
Obiettivo principale del concorso di progettazione è stato quello di ottenere una soluzione architettonica che dotasse Campus KID di una connotazione stilistica unitaria nella quale si potesse riconoscere e percepire il dialogo formale tra il costruito, le aree libere, le funzioni ospitate e la città circostante. Ad aggiudicarsi il concorso e ad ottenere l'affidamento dell'incarico dei lavori è stato lo studio di architettura guidato da Mario Cucinella.
Il progetto è stato presentato alla comunità a fine maggio 2020, la video registrazione completa dell'evento è disponibile a fine articolo.
Perché chiamare questo nuovo campus urbano 'KID'? Il termine 'KID' è un innegabile riferimento alla traduzione inglese del termine bambino/ragazzo ma il nome è nato come acronimo di Kennedy (piscina comunale), Iussi (scuola media), Donini (scuola elementare).
Il progetto firmato Mario Mario Cucinella Architects per il Nuovo Polo Scolastico di San Lazzaro di Savena
L'idea di realizzare un grande tetto di legno che copre sia la scuola nuova che la scuola esistente - quest'ultima da poco riqualificata - porta con sé l'idea di voler comunicare attraverso l'architettura un senso di protezione dello spazio sottostante, centro civico d'eccelenza per l'educazione e le relazioni sociali delle future generazioni.
«L’edificio della scuola vuole dare vita a un complesso unitario (scuole, palestra, auditorium) attraverso un’architettura che tiene insieme il nuovo edificio e l’esistente. - dichiara lo studio Mario Cucinella Architects - La sua grande copertura come un foglio sospeso accoglie tutte le funzioni del plesso creando continuità a tutti gli spazi adibiti ad uso diverso che lavorano così in maniera complementare, dando luogo ad corpo unico da un punto di vista viso-percettivo».
«Lo spazio dell'aula negli ultimi decenni non è cambiato - sostiene Mario Cucinella - quello che è cambiato è il rapporto degli studenti con il sistema di apprendimento». Infatti, l'avvento degli strumenti digitali ha di fatto mutato l'approccio con il sapere che oggi, rispetto al passato, è diffuso e accessibile. «Quale sarà il ruolo della scuola? Sarà quello di aiutare i bambini e i ragazzi a crearsi una coscienza critica» - conclude l'architetto.
Restano quindi le aule tradizionali ma accanto si creano spazi dinamici e flessibili che favoriscono tanto le relazioni sociali quanto l'educazione.
«Luce, colori, spazi dinamici e flessibili, cortili e giardini, il contatto con la natura: questi ingredienti creano un ambiente di comfort ideale dove i ragazzi e anche i più piccoli possano crescere sia intellettualmente che fisicamente. La distribuzione genera una successione di ambienti dove interno ed esterno, costruito e naturale sono pensati perfettamente integrati, sia nelle aule che negli spazi connettivi».
Benessere, inclusività e flessibilità nel pieno rispetto delle condizioni ambientali sono i principi che hanno guidato la progettazione di Campus KID.
La scuola elementare Donini comprende 20 aule didattiche, laboratori e aule speciali per una capienza fino a 500 bambini; mentre la scuola media Jussi, partendo dall'utilizzo dell'edifico esistente, prevede 18 aule didattiche e laboratori, per una capienza fino a 450 ragazzi.
Il progetto degli spazi scolastici risponde alle esigenze di diversificazione della didattica e alla necessità di offrire nuovi scenari per l’insegnamento e l’apprendimento rispetto a tre elementi: la relazione/condivisione, la laboratorialità e infine la polivalenza.
Completano l’offerta del Campus gli spazi per lo sport, tra cui una tripla palestra - configurabile in varie tipologie di campi sportivi – e diversi ambienti di servizio come spogliatoi, gradonate per il pubblico, magazzini e locali tecnici. Tali funzioni saranno in utilizzo anche alle società sportive locali in orario extra-scolastico. I campi principali saranno inoltre omologati CONI.
Gli spazi connettivi della scuola diventano il luogo della relazione
Sono proprio gli spazi connettivi, interni ed esterni, i luoghi collettivi deputati allo scambio e alla relazione. Spazi pensati per essere flessibili che si integrano con gli ambienti per la didattica normale e speciale, nonché gli spazi comuni e quelli a servizio della comunità come l’auditorium.
Allo spazio tradizionale dell'aula si affincano quindi 'spazi ibridi', spazi di scoperta e di progetto volti a un apprendimento dinamico e di relazione collettiva.
A caratterizzare il progetto una grande piazza coperta che diventa spazio condiviso ed elemento di connessione tra i due edifici scolastici e l'auditorium.
Entrando nel nuovo edificio della scuola elementare si incontra un'ampia gradonata che funge da teatro e da biblioteca accesibile a tutti, nonché da elemento di collegamento con il piano superiore dell'edificio. La scala si trasforma così in uno spazio flessibile e multifunzionale a servizio delle relazioni e della didattica.
Il modello della "gradonata a teatro" lo si ritrova anche nello spazio d'ingresso della scuola media Jussi; un nuovo atrio ricavato nella porzione di edificio che sarà annessa a quello esistente.
Anche l'auditorium presenta i caratteri di uno spazio flessibile e multifunzionale. Infatti, nessuna seduta è collegata direttamente al pavimento permettendo quindi di sfruttare lo spazio a seconda delle esigenze del momento; uno spazio che può essere utilizzato come sala conferenze, laboratorio per la didattica o altro. L'accesso all'auditorium è indipendente rispetto ai due edifici scolastici in modo tale da garantire un suo utilizzo anche in orario extrascolastico da parte dalla comunità di San Lazzaro.
«Il plesso diventa uno strumento socio-culturale, dove l’architettura stessa è veicolo di comunicazione e di conoscenza per chi la usa» fanno sapere dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il progetto paesaggistico di Campus KID
Il progetto paesaggistico del nuovo polo scolastico Campus KID - con l’obiettivo di creare una “struttura vegetale” che faciliti il contatto e l’apprendimento “con” e “nella” natura - si estende a un’area didattica riservata e a un parco pubblico.
L’intervento include anche un giardino didattico: oltre a uno spazio con orti, serre e un piccolo frutteto – dove gli alunni saranno guidati dagli insegnanti nella coltivazione - sono previste aree di apprendimento – una con sedute naturali in tronchi su pavimentazione in gomma colorata e l’altra con una seduta ad auditorium su prato – e alcune di gioco – con pavimentazioni naturali, una in sabbia e una in trucioli di legno.
L’utilizzo di vegetazione autoctona e “naturalizzata”, per i nuovi impianti arborei e arbustivi previsti dal progetto, mira a creare la percezione di un “paesaggio” il più vicino possibile a quello che è ancora possibile vedere fuori città, in alcuni lembi di pianura e in collina, garantendo un aumento della biodiversità locale. Essendo tutte caducifoglie, inoltre, la loro presenza contribuisce a mitigare la radiazione solare durante la stagione estiva e a preservare l’illuminazione naturale degli spazi nella stagione invernale.
Una scuola che rispetta gli standard prestazionali nZEB e CAM
Dal punto di vista della sostenibilità energetica, l'edificio rispetta gli standard prestazionali di un nZEB (edificio a energia quasi zero) e dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) oltre che i requisiti minimi regionali previsti.
Gli impianti di climatizzazione (a pompa di calore) e ventilazione sono alimentati da energia elettrica prodotta in buona parte da un ampio parco fotovoltaico installato sulla copertura; la disposizione dei moduli è stata appositamente studiata per massimizzare la produzione di energia da FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) in funzione dell'orientamento e della curvatura della copertura.
La facciata opaca è costituita da un adeguato livello di isolamento termico pensata in relazione alla massa termica necessaria per garantire un certo livello di comfort interno ambientale. Le chiusure finestrate saranno caratterizzate da brise soleil di legno disposti verticalmente che permetteranno di dare maggior enfasi al movimento curvilineo della facciata stessa.
L'architettura come uno strumento educante
«L'architettura è rappresentazione di noi stessi - afferma l'architetto Mario Cucinella - I progetti hanno valore e qualità perchè dietro hanno una storia vera, una storia di partecipazione. Sono cose che non puoi comprimere solo dietro a un atto progettuale ma gli devi costruire un percorso, soprattutto perchè un edificio rappresenta una comunità».
"L'architettura è il terzo educatore" affermò il pedagogista Loris Malaguzzi; il valore dell'architettura non è da rintracciare nel semplice involucro che racchiude l'edificio scolastico, ma nella potenza comunicativa che offre l'architettura stessa.
«Attraverso la forma dell'edificio, al di là del rispetto della normativa, noi professionisti abbiamo il dovere di comunicare ai ragazzi che ci stiamo prendendo cura di loro e del loro futuro - afferma l'architetto Cucinella - e lo possiamo fare attraverso la costruzione dello spazio».
Polo scolastico Campus KID come nuovo modello di scuola post-Covid
«L’emergenza epidemiologica Covid-19 ha messo la scuola e le istituzioni davanti ad una sfida: ripensare gli spazi dell’educazione e della formazione. Con il progetto di Campus Kid il nostro Comune ha già intrapreso questo percorso, che guarda agli edifici scolastici non più come semplici contenitori, ma come veri e propri spazi educanti, parte integrante del percorso formativo ed educativo. Luoghi che prediligono la didattica all’aria aperta e il contatto con la natura, spazi con una chiara vocazione e che invitano alla condivisione delle esperienze, stimolando e incoraggiando la creatività, l’ingegno, il pensiero critico e la crescita dei nostri bambini e ragazzi» dichiarò il sindaco Isabella Conti durante la presentazione del progetto alla comunità.
«Gli edifici devono dare spazio ad aspetti che prima non c'erano, alle nuove esigenze. Quindi, gli spazi l'educazione e la cultura hanno bisogno di una politica attenta a questi aspetti per un vero rilancio del paese. Per troppo tempo abbiamo fatto coincidere il luogo educativo con una norma, ma la norma non produce qualità e tanto meno bellezza. Gli edifici sono sempre una forma di educazione, la scuola a maggior ragione» dichiarò Mario Cucinella.
Investimenti e finanziamenti messi a disposizione
Sono 4 gli stralci previsti per la realizzazione del progetto Campus KID. I primi 2 stralci fanno riferimento alla realizzazione del POLO SCOLASTICO INTEGRATO costituito dalla scuola media Jussi (riqualificazione e ampliamento dell'edificio esistente) e dalla scuola elementare Donini (edificio realizzato ex novo) e dei servizi annessi. I lavori riferiti al 1° e 2° stralcio sono stati avviati nell'estate del 2020 e si sono conclusi a fine aprile 2024. Il 3° stralcio è dedicato alla realizzazione della palestra mentre il 4° stralcio interessa gli edifici e le altre aree del campus.
A quanto ammonta il valore economico degli investimenti e dei finanziamenti ottenuti per la realizzazione di questo ambizioso progetto?
A maggio 2024, in occasione dell'inaugurazione, è stato comunicato che il progetto Campus KID ha richiesto un investimento complessivo di 19 milioni di euro, di cui 10 di finanziamenti ottenuti da Enti sovraordinati. Tra questi anche 4,8 milioni del PNRR – rigenerazione urbana.
Durante la presentazione del progetto in diretta facebook e youtube avvenuta a fine maggio 2020, il sindaco Isabella Conti aveva annunciato che i costi stimati relativi alla realizzazione del 1° e 2° stralcio sarebbero stati i seguenti:
Il costo di costruzione del 1° stralcio è stimato in 2.875.000 euro:
- 2.048.000 euro sono le risorse statali ottenute dall'Amministrazione Comunale per aver partecipato al bando che metteva a disposizione una parte dei fondi dell'8x1000 destinati all'Edilizia Scolastica;
- 827 mila euro è l'investimento diretto a carico dell'Amministrazione Comunale.
Il costo di costruzione del 2° stralcio è più consistente, il valore è stimato in 5.495.000 euro:
- quasi 3 milioni di euro i finanziamenti ottenuti dalla Regione Emilia-Romagna;
- 760 mila euro i fondi ottenuti dal Miur per l'antisismica;
- 1.800.000 euro è l'investimento diretto a carico del Comune.
Dalla tabella delle opere pubbliche 2021-2022-2023 del Comune di San Lazzaro, leggiamo che l'importo a contratto (iva esclusa) relativo al 1° stralcio del nuovo Polo Jussi-Donini ammonta a euro 1.958.092,75 mentre quello relativo al 2° stralcio a euro 4.205.890,94. All'interno del documento, si legge anche che l'importo a contratto per il 3° stralcio dei lavori - relativo alla realizzazione delle palestre - ammonta a euro 5.824.042,96 (Fondi PNRR) con fine lavori prevista a novembre 2024; mentre il 4° stralcio, relativo alla riqualificazione e ampliamento del parcheggio su via Giovanni XXIII e le aree verdi limitrofe alla scuola, ammonta a euro 566.048,40 (Fondi PNRR).
Campus KID: i partner del progetto
Luogo: San Lazzaro di Savena (Bo)
Anno: 2018 – in corso
Tipologia: Istruzione
Cliente: Comune di San Lazzaro di Savena
Progetto:
Mario Cucinella Architects
Design Leader: Tommaso Bettini
Project Director: Marco Dell’Agli, Cecilia Patrizi, Giulio Desiderio
Project Leader: Ulrich Seum, Luca Vernocchi, Luca Sandri
Architects: Silvia Conversano, Francesca Fabiana Fochi, Laura La Mendola, Alessio Naldoni, Simone Papucci, Maria Pazzaglia, Martina Ruini, Valerio Vincioni, Augusta Zanzillo
R&D Specialist: Andrea Rossi
Landscape Design: Roberto Bacchilega
Computational: Roberto Guidi
Senior Visual Artist Specialist: Walter Vecchio
Progettazione strutturale, impianti elettrici e speciali e coordinamento alla sicurezza: Ing. Tommaso Pazzaglia
Progettazione antincendio: Arch. Christian Zambonini
Geologo: Geol. Claudio Preci
Esperto energetico-ambientale: Ing. Cosimo Marinosci
Impresa esecutrice 1. e 2. Stralcio: RTI con Capogruppo Ahrcos (opere edili), con Sistem (carpenteria lignea), INCI (carpenteria metallica), MEI (Impianti)
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