Nuovo indice di circolarità NCI ed EPD: certificare un prodotto è ancora più agevole
Il Nuovo Indice di Circolarità NCI è il primo accreditato a livello mondiale. Questo schema di verifica, conforme alle norme UNI CEI EN ISO/IEC 17065 e ISO 14065, semplifica la certificazione dei prodotti circolari, integrando criteri come materiali riciclati, energia rinnovabile e gestione dei rifiuti. Ecco in cosa consiste nello specifico.
Certificazione NCI: i 4 specifici indici
Si è concluso, dopo più di un anno di lavoro, il processo di accreditabilità dello schema di verifica del Nuovo Indice di Circolarità NCI. L’NCI è definito come un set di quattro specifici indici (NCI dei materiali, dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti) che rappresentano la quota parte di:
- materiali circolari;
- energia rinnovabile;
- acqua riciclata;
- rifiuti inviati a riciclo.
rispetto al totale utilizzato per la produzione del prodotto e quantificato lungo il ciclo di vita dello stesso.
Lo Schema è nato originariamente, dalla collaborazione tra ICMQ ed ENEL X, come Certificazione di Prodotto in conformità alla UNI CEI EN ISO/IEC 17065:2012 “Valutazione della conformità - Requisiti per organismi che certificano prodotti, processi e servizi”, con caratteristiche tipiche delle certificazioni di prodotto quali ad esempio:
- la Certificazione della dichiarazione da parte del produttore sugli indici di circolarità;
- il controllo di produzione in fabbrica;
- la tenuta sotto controllo, anno per anno, delle caratteristiche del prodotto.
Elementi monitorati annualmente da parte dell’Organismo di Certificazione.
Con l’estensione del campo di applicazione delle norme UNI CEI EN ISO/IEC 17029 “Valutazione della conformità – Principi e requisiti generali per gli Organismi di Validazione e Verifica” e della ISO 14065 “Principi generali per gli enti di validazione e verifica delle informazioni ambientali” a tutte le informazioni ambientali quali EPD (Environmental Product Declaration) o CFP (Carbon Footprint di Prodotto), per analogia anche l’NCI ha dovuto subire una variazione nello standard di riferimento.
Di conseguenza, il Regolamento e i documenti annessi sono stati rivisti e rivalutati da Accredia, Ente unico di Accreditamento italiano, secondo i requisiti delle due norme sopracitate.
Livello di Garanzia e soglia di rilevanza
La caratteristica peculiare di tali norme è quella di introdurre il concetto di Livello di Garanzia e di soglia di rilevanza (definita con il termine materialità secondo il linguaggio normativo).
Il livello di garanzia sulla dichiarazione da parte del produttore può essere limitato o ragionevole. Nello Schema NCI essa è stata fissata, dai proprietari dello Schema, in “ragionevole”: vale a dire che il giudizio su quanto dichiarato dall’Organizzazione si sintetizza nella seguente affermazione: “sulla base delle procedure svolte, del campionamento eseguito, della procedura di auto-controllo e delle evidenze acquisite, l’Asserzione preparata dall’Organizzazione in conformità al Regolamento dello Schema è stata redatta correttamente in tutti gli aspetti significativi”.
La soglia di rilevanza è stata fissata all’1% sul risultato finale. Tale errore comporta un livello di garanzia ragionevole e qualora questo valore venisse superato, l’output rappresenterebbe una Non Conformità da correggere.
Il valore della certificazione
Non esistendo, al momento, alcuna norma internazionale che standardizzi gli ambiti di definizione, calcolo e certificazione di un indice di circolarità, lo Schema NCI, primo ad essere accreditato a livello mondiale, rappresenta un punto di riferimento per gli Organismi di Verifica che volessero venire incontro alle esigenze di “circolarità” dei loro clienti mediante uno schema che ricordiamo essere composto dai seguenti documenti:
- il Regolamento dello Schema Circular Certification Product;
- il Modello di calcolo e verifica, che rappresenta il Tool di calcolo, costituito da una cartella di lavoro Excel per la raccolta delle informazioni e il calcolo degli Indici di Circolarità. Questo strumento viene reso disponibile a chi ne fa richiesta;
- la Metodologia di calcolo e manuale tecnico, contenente le modalità di calcolo degli indici e le istruzioni per l’uso del tool;
- il “Regolamento d’uso del marchio Circular Certification” che definisce le regole per l’utilizzo delle etichette Circular Certification.
NCI e EPD: una sinergia vincente
Il calcolo dell’NCI, mediante l’ausilio del tool, è un esercizio utile a chi volesse imbastire un inventario per lo sviluppo di una Dichiarazione Ambientale di Prodotto EPD. Gli input da inserire nel tool di calcolo sono, infatti, strettamente legati all’Unità Funzionale del prodotto oggetto di verifica (qualora esistesse una PCR Product Category Rule), e ai moduli del ciclo di vita (BOX1).
La struttura del modello di calcolo consente la costruzione di un inventario LCA coerente con un'EPD. Se un produttore desidera sviluppare l’EPD di un prodotto, partendo dal relativo NCI, sarebbe possibile utilizzare l'inventario precedentemente formulato per l'NCI.
Se un’organizzazione desidera sviluppare un NCI dopo l'EPD, ci sarà una sovrapposizione tra l'inventario realizzato per l'EPD e la struttura del modello di calcolo per l'NCI, richiedendo un trasferimento di informazioni quantitative e qualitative nel Tool predisposto per la calcolo dell’NCI, che semplifica di gran lunga il processo di raccolta dati.
I tecnici di ICMQ sono a disposizione per fornire tutte le informazioni relative al calcolo dell’NCI e alla sua verifica.
I MODULI DI CICLO DI VITA
- A1 – materie prime e imballo delle materie prime;
- A2 – trasporto delle materie prime al sito di produzione;
- A3 – materiali ausiliari di produzione e materiali per l’imballo del prodotto finito;
- A3 – consumi di energia e acqua in produzione, destino dei rifiuti di produzione;
- A4 – trasporto del prodotto finito al sito di installazione;
- A5 – installazione del prodotto nel sito di utilizzo;
- B1 – consumi di energia e acqua per la fase di uso; materiali consumabili per la fase di uso;
- B2: materie prime e componenti per la manutenzione; trasporto delle materie prime e dei componenti per la manutenzione; consumi di energia per la manutenzione;
- C1: disinstallazione del prodotto a fine vita utile;
- C2: trasporto del prodotto a fine vita;
- C3: destino dei rifiuti a fine vita, secondo l’ottica del produttore; materie prime e componenti per il remanufacturing; trasporto delle materie prime e dei componenti per il remanufacturing; consumi di energia per il remanufacturing.
CIRCULAR EVOLUTION
Circular Evolution™ nasce dalla partnership tra Enel X, CESI e ICMQ e si propone di diffondere la conoscenza e l’applicazione dei principi della circular economy.
Attraverso gli schemi di certificazione promossi, consentiamo alle organizzazioni più virtuose di assumere sempre maggiore consapevolezza rispetto ai benefici raggiungibili tramite il nuovo paradigma dell’economia circolare che coniuga competitività, innovazione e sostenibilità.
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